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Nasce Redacon, Redazione della Cooperativa Novanta

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Grande avvenimento per l'informazione dell'Appennino reggiano. Mercoledì 17 novembre prossimo, alle ore 20,30, presso il salone della Pieve di Castelnovo ne' Monti, sarà presentata ufficialmente alla cittadinanza Redacon-Redazione della Cooperativa Novanta.

Questa nuova realtà, che in verità già un paio d'anni fa ha cominciato le prime manovre organizzative, raggruppa, in buona sostanza, tutti i ragazzi che all'interno dell'emittente Radionova si occupano dell'ambito più propriamente giornalistico.

E' nata ad un certo momento un'idea alquanto originale ed affascinante: costruire, in ambito appenninico, una "combinata mediatica" (radio + web) mai sperimentata prima e del tutto assente nel territorio. La radio c'era già, e funzionante da vent'anni, Radionova; il sito era la parte invece da costruire, quella da cui, pur in via di perfezionamento ancorchè già visibile da due mesi, ci state leggendo ora.

Ci si è rivolti all'Unione europea e, più vicino a noi, alla Comunità montana, alla ricerca dei mezzi per cercare di realizzare il progetto. Il risultato è stato davvero lusinghiero, visto che abbiamo chiesto 5 (mila euro) e ci hanno concesso 10, dandoci così tangibile prova di apprezzamento.

E così arriviamo oggi, dopo mesi di lavoro intenso (ma che è solo all'inizio: chi vorrà partecipare è benvenuto!), a presentarci al pubblico. Cosa che avverrà appunto il 17 novembre.

Per l'occasione saranno con noi Loris Mazzetti, Bibì Bellini e Andrea Poluzzi. Il primo, professionista alla Rai, è tra gli autori, e regista, de "Il Fatto" di Enzo Biagi; ed ora collabora con "Che tempo che fa" di Fabio Fazio. E' docente di teorie e tecniche del linguaggio radiotelevisivo all'Università di Modena e Reggio Emilia. Bibì Bellini lavora per Radio Città del Capo di Bologna, di cui è responsabile abbonamenti, oltre che consigliere della Cooperativa "NotAvailable" che regge l'emittente. Andrea Poluzzi è responsabile del Carrefour Emilia, in pratica l'ufficio reggiano dell'Unione europea, che peraltro già collabora con questo progetto dalla fase di richiesta di contributo a Bruxelles.

Speriamo dunque di essere in tanti al battesimo di questa nuova esperienza che, pur essendo al momento una strada tracciata e ancora tutta da percorrere, rappresenta comunque già di per sè un momento tutt'altro che irrilevante nel quadro dell'obiettivo che ci siamo posti, teso alla costruzione di un centro di notizie interamente "made in Appennino".