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La foto / Attenti all’Ugo

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Il coniglio sembra dire: "Questa volta l'hai fatta grossa" (Foto red)

Non solo lupi... alcuni esemplari di razza meticcia si possono rivelare feroci devastatori. I proprietari, che vogliono restare anonimi, stanno pensando seriamente di procurare un affido a tempo pieno per il piccolo Ugo, romantico e affettuoso ma molto irruento. Volontari?

 

4 COMMENTS

  1. Che tipo…
    Beh! sicuramente Ugo si merita una sgridata ma vederlo spaparanzato è meraviglioso.
    Io avevo un boxer di nome Ralph il quale, una notte, ha deciso di divertirsi proprio come ha fatto Ugo: al mattino il mio salotto era distrutto. Guardando la seconda foto si vede quanto Ugo sia felice e quando un cane è felice significa che sta molto bene nella sua famiglia. Coraggio, con un poco di pazienza anche Ugo imparerà.

    (Paola Bizzarri)

  2. UGO, legami claustrofobici…………
    La foto di Ugo esprime una necessità che può diventare ossessiva, patologica quasi claustrofobica con l’incontrollabile bisogno di esprimere un desiderio di esclusività, controllo delle relazioni, certezze e rassicurazioni sempre maggiori.
    La dinamica di questo comportamento è dettata (secondo Bowlby) dal modello operativo interno che si eredita in base allo stile di attaccamento primario con le figure accudenti.
    Ugo non riesce ad instaurare un legame cosiddetto ” sicuro” con le figure che lo accudiscono ed il suo modello relazionale è guidato da incertezza, bisogno di attenzione e rassicurazione.
    Le figure accudenti dovrebbero quindi prenderlo quasi ” per mano” nei suoi momenti di confusione, frustrazione, delusione incoraggiandolo a sostare in quanto sta accadendo accompagnandolo fuori da questi momenti di alta marea.
    Ugo non dovrà MAI PIU’ sentirsi sbagliato, inadeguato per quanto sta vivendo creando finalmente un ordine emotivo dentro sè.
    Mi auguro che, fatta l’esperienza di affidarsi a qualcuno che svolga il ruolo vicariante della figura genitoriale, sia ingrado di tornare a sè stesso senza sentirsi devastato per l’assenza e l’abbandono, capace di autocontenersi nei momenti “vuoti” facendo l’esperienza di un vuoto fertile, vissuto non come privazione ma come infinita possibilità esplorativa di sè e del mondo.

    (Rintintin)

  3. Aggiuicato! Glielo portiamo…
    Dottor Rintintin, vediamo che ha studiato e fatti suoi in modo approfondito concetti psicologici validi e efficaci. Ha saputo indagare nei meandri interiori del piccolo canide e leggerne i disagi emotivi relativi ai propri vissuti. Lei è stato pertanto selezionato per prendere in affido il baldo Ugo. La contatteremo al più presto e mettere in atto l’istruttoria per l’affido, così potrete, lei e la sua famiglia, diventarne ufficialmente la famiglia affidataria a tutti gli effetti. Però, ci creda, non sarà facile. Certi che le vostre competenze educative sfoceranno in esiti più fausti dei nostri, porgiamo distinti saluti.

    (La famiglia naturale di Ugo)