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“Sindaco Marconi tremebondo, Filippi menefreghista: paghino ora loro i costi per i randagi”

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Che la questione del canile comprensoriale - per il quale esiste già un parziale stanziamento da anni - ci sia necessità è sotto l'occhio di tutti. Per questione di civiltà, di sicurezza e, anche, minori oneri che, attualmente, stiamo spendendo per 'mantenere' i nostri randagi altrove. Che ci sia qualche intoppo di troppo... è ormai un dato di fatto. Da Villa Minozzo a Ramiseto, passando per Vetto e Casina e chissà quali altri posti, ormai funziona così. Si individua una sede e poi... la si "smonta", per tutti i motivi più nobili del mondo. Morale... pare che l'Appennino, così popoloso e avaro di terra, sia incapace di indicare una sede per ospitare un canile. Che, nel 2011, sicuramente potrebbe essere una struttura funzionale e bella al pari di quella di Reggio.

Eppure, questo è un (triste) fatto che osserviamo da qualche anno e che, oggi, fa sbottare che, in silenzio, si è speso quotidianamente per il migliore amico dell'uomo: le associazioni ambientaliste. La goccia che ha fatto travoccare il vaso (per la verità assai colmo, per cui un simile intervento era nell'aria da settimane) è stato il consigliere regionale Pdl Fabio Filippi che, nei giorni scorsi, ha diffuso un comunicato stampa dal titolo: “Progetto nuovo canile a Ramiseto? Costoso e in zona inadatta” nel quale affermava la sua contrarietà al progetto perché: "eccessivamente costoso a causa della completa mancanza di urbanizzazione e di infrastrutture, la Comunità Montana non avrebbe ricevuto proposte alternative a costi inferiori, sorgerebbe in area di pregio naturalistico".

"Ha perfettamente ragione Filippi sul punto uno - lamentano la presidente di Amici della Terra, Stella Borghi, e la capo nucleo Ggzz Enpa, Lorenza Ferretti -. Peccato che proprio lui, attraverso le sue propaggini territoriali abbia sobillato, in occasione delle amministrative del 2009, alcuni artigiani affinchè si opponessero alla costruzione del canile in località Croce di Castelnovo ne' Monti".

"L’area, tra la zona artigianale e il depuratore, era stata oggetto di preliminare di compravendita il 18 dicembre 2008 con il pagamento del 50% del prezzo pattuito e Enia si era impegnata a realizzare la strada di accesso e a portare acqua, luce e gas - spiegano la Borghi e la Ferretti -. La Comunità Montana in data 24 marzo 2009 (prot. 2234) affermava altresì: 'Il primo stralcio funzionale del progetto di 550.000 euro è inserito nel programma triennale 2009/11” e inoltre “Riguardo ai tempi di esecuzione dell’opera si ritiene congrua la previsione di maggio 2010'”.

Ancora all'attacco: "L’infelice combinazione di una opposizione menefreghista delle necessità del territorio e delle disposizioni normative e di un sindaco di maggioranza tremebondo e incapace di dare seguito alle sue decisioni (“Il Comune di Castelnovo Monti ha individuato e segnalato a questo ente un terreno idoneo in località Croce, a ridosso del nuovo depuratore”) ha fatto incancrenire il problema e lievitare la spesa. 'In nome della trasparenza amministrativa' da lui invocata nel comunicato stampa il consigliere Filippi vuole chiarire se, per caso, le proposte alternative sarebbero un allevamento dismesso di tori all’interno del Parco Nazionale che si dice… pare… sia di proprietà di Danilo e Fausto Giovanelli? Quella non sarebbe area di pregio naturalistico?" 

"A forza di rinviare l’attuazione del canile di legge, la Comunità Montana si trova oggi nella necessità di spendere 230.000 euro all’anno per mettere i randagi a pensione da privati. Proponiamo di farli pagare metà a Filippi e metà a Marconi" concludono la Borghi e la Ferretti.

 

17 COMMENTS

  1. Care sig.re ambientaliste, da quanto leggo nel vostro comunicato pare che se ci fosse un canile comprensoriale non spenderemmo 230.000,00 euri annui? Se sì, mi pare un grossa bufala, in quanto anche un canile comprensoriale ha dei costi di gestione e pare, dico pare, che anche i cani almeno una volta al giorno abbiano necessità di mangiare. La domanda: quindi chi pagherebbe la gestione ed il mantenimento del nuovo canile?
    Grazie per l’eventuale risposta.

    (Massimo)

    P.S. – Il sottoscritto era favorevole alla riqualificazione e ristrutturazione del canile in località Salatte del comune di Villa Minozzo.

    • Il canile di Villa Cella (per il comune di Reggio Emilia) e quello di Novellara (per i 14 comuni della Bassa) hanno un rimborso spese, documentato con fatture, di 100.000 euro all’anno. Suppongo che la cifra sia analoga per gli altri canili pubbilici gestiti da Associazioni Animaliste che hanno come obiettivo il riaffido del cane abbandonato da un umano carogna.
      Tutte le associazioni animaliste presenti sul territorio di questa provincia: ENPA, Lega del Cane, Centro soccorso animali, Gente di canile, Amici di Marta, Aiut Appennin hanno questo obiettivo.
      Se si decide di mettere a pensione i cani da privati che non hanno nessun interesse a ridurre il numero dei cani (tot. euro al giorno) è evidente che la spesa sarà in crescita costante.

      (Stella Borghi, Lorenza Ferretti)

  2. Bravissimo Filippi,avanti cosi!
    Posso anche sbagliare, e me ne scuso se dico una cosa non vera,ma la proposta percostruire il canile, se ben ricordo oltre ai comuni elencati, non era anche passata anche dal comune di Castelnovo Monti?
    Come mai poi e’ stata accantonata?
    Vorrei ricordare che il 95% della popolazione delle localita’ in prossimita, dove dovrebbe sorgere il canile nel comune di Ramiseto, per vari motivi documentabili non e’ d,accordo, vedi firme raccolte.

    (Mauro Costi)

  3. E’ immorale spendere quasi un milione di euro per un canile, quando sappiamo tutti che ci sono tante famiglie che non riescono a “sbarcare il lunario” per le numerose problematiche che incontrano in questo periodo di “stretta economica”!
    Consideriamo, poi, il mantenimento di questi animali, che spesso vecchi e malati, hanno bisogno di molte cure: medicine, esami istologici, radiografie, ecc. aggiungiamo i costi di routine, come cibo e personale di servizio, e arriviamo a capire perchè in Italia i bilanci siano in passivo…..I soldi messi a disposizione per mantenere i cani abbandonati, sono un costo troppo oneroso per la società di oggi, perchè questi, sono soldi di tutti noi e potremmo incanalarli verso servizi più rispondenti al bisogno dell’uomo, come la risistemazione delle strade in montagna, o il finanziamento per un depuratore delle acque spurie nelle frazioni dove ancora non esiste, o altre mille esigenze umane. Da tenere in considerazione anche il fatto che i cani vivrebbero tutta la vita in gabbia (carcere a vita!). Non sarebbe meglio tornare sui nostri passi, agli albori dell’istituzione dei canili, quando i cani randagi venivano catturati per restituirli al legittimo proprietario, ma se in breve tempo costui non si fosse fatto vivo, venivano eliminati?

    (Commento firmato)

    • Il canile sanitario è richiesto dal regolamento di Polizia Veterinaria del 1954 e da tutte le normative seguenti. Non è un optional ma un obbligo di legge. I comuni della montagna hanno una omissioni continuata di atti d’ufficio di più di mezzo secolo!
      In Trentino e in Veneto (che non sono luoghi poi così lontani!) la rabbia è già arrivata. Come pensano i sindaci della montagna di affrontare il problema prossimo venturo?

      (Stella Borghi, Lorenza Ferretti)

  4. Saluto con rispetto le signore Borghi e Ferretti,che sicuramente non mi conoscono ed anch’io conosco davvero poco.Vorrei rassicurarle della mia fermezza nel rispettare il volere dei miei cittadini e soprattutto di aver ritenuto sbagliata la localizzazione del canile comprensoriale ai piedi della Pietra di Bismantova, all’ingresso del nostro Paese e a poche centinaie di metri da numerosi insediamenti abitativi e produttivi .La contrarietà a tale localizzazione fu manifestata alla Comunità Montana a suo tempo nel 2009; successivamente altri luoghi in vari comuni vennero scartati o rifiutati dai cittadini ed oggi si è trovato un luogo idoneo nel comune di Ramiseto. La Comunità Montana sta lavorando per arrivare ad un bando di costruzione che possa vedere anche la partecipazione di privati interessati alla realizzazione e gestione del canile.

    (Gian luca Marconi)

  5. Per commento firmato …..
    La qualita’ di una società si valuta anche da come tratta gli animali. Parlare di sopprimerli solo perché qualche “essere umano” si e’ stancato di loro e abbandonati è lo specchio della nostra in-civiltà! Fortunatamente è ormai da anni REATO uccidere animali da compagnia! Il canile, oltre che necessario, è un’occasione di lavoro per diverse persone, ma forse è troppo difficile da capire.

    (Alessandro)

  6. Per Alessandro…
    Io penso che una società evoluta e progredita, non possa lasciare morire di inedia e di stenti ( come di frequente è capitato) e, per giunta in gabbia, dei poveri animali la cui unica colpa è stata quella di essere stati messi al mondo. Ha proprio centrato l’obbiettivo! La qualità della società si valuta da come tratta gli animali…..

    (Liliana)

  7. Troppo facile prendersela con le istituzioni o con i politici, tanto qualche d’uno di una fazione opposta c’è sempre. Credo le considerazioni da farsi siano sulla onerosità in rapporto al bisogno soddisfatto. Il canile che costerebbe 1 milione di euro intanto non è specificato a quanti cani darà ospitalità. Se i posti cane sono meno di 200 allora non si risolve il problema dei 230.000 euro spesi oggi, perchè buona parte dei cani dovranno essere mantenuti ancora in strutture private, in quanto i cani oggi mantenuti dalla comunità montana sono più di 200.. Se anche i posti fossero 200 (ma a questo punto il costo della struttura sarebbe ben più alto! probabilmente il doppio ), i costi per il mantenimento dei cani sarebbero uguali se non superiori ( vedere i bilanci della comunità montana per gli anni 2008-2009 quando i cani erano gestiti e ospitati in montagna). L’unica certezza pertanto sarebbe che i costi lieviterebbero anche per la gestione logistica della nuova struttura, quindi oltre al milione speso per costruire ci sarebbero la manutenzione, le utenze oltre ai soliti 230.000 euro per il mantenimento e spese veterinarie (perchè nei 230.000 sono compresi anche quelli). Ribadisco come già fatto in precedenza. Il problema del randagismo lo si risolve con la sensibilizzazione e i controlli, non con le prigioni, e garantisco è un metodo efficace e meno oneroso ma sicuramente impopolare, soprattutto per quanto riguarda il controllo. Condivido che il problema sia strettamente legato ad interessi economici per cui un encomio a chi manifesta dubbi e sollecita e propone alternative. auspicando che gli amministratori prestino più attenzione alle reali priorità del territorio senza lasciarsi condizionare dalla facile demagogia. Ritengo inoltre utile che gli amministratori non si occupino solo dell’aspetto logistico ma che adottino lo stesso criterio di attenzione, trasparenza e ottimizzazione delle risorse investite anche in tutte le voci economiche connesse alla gestione dei randagi, dal loro recupero alle spese veterinarie e al mantenimento. Quanto alle associazioni animaliste chiedo come mai si stanno attivando tanto in adozioni di cani provenienti da altre zone del paese se non addirittura dalla Spagna anziche collocare quelli della nostra montagna ospitati nei canili in pianura? Sarebbe molto più semplice e utile per la nostra economia no? Forse che i nostri amici trovatelli meritano di passare la loro vita in prigione mentre gli altri no? O è solo perchè nella nostra ricca Emilia possiamo mantenere i nostri in prigione perchè tanto qua abbiamo i soldi e importiamo randagi a volte purtroppo malsani e affetti da patologie incurabili solo perchè così il nostro gesto dell’adozione ha più valore?Una delle motivazioni addotte per avere il canile in montagna era perchè non potendo vedere i cani gli interessati all’adozione non potevano scegliere mentre quotidianamente vengono dati in adozione cani di altre regioni grazie all’intermediazione delle vostre associazioni di animalisti. Meditate gente… meditate.

    (Giovanni)

    • Gli abbandoni si riducono con i controlli e con la prevenzione. Vero! Se tutti i cani avessero il microchip comunale i responsabili dell’abbandonoo dell’omessa custodia sarebbero identificati e sanzionati. Peccato che buona parte dei comuni della montagna non facciano controlli e non sanzionino. Neanche ci rispondono quando chiediamo dati. Nemmeno rispondono all’Usl: accanto ai nomi dei comuni montani si legge regolarmente: “dati non pervenuti”.

      (Stella Borghi, Lorenza Ferretti)

    • Volevo solo dare l’informazione mancante al Sig. Giovanni il cui commento, tra i tanti, spicca per razionalità e acume. L’ Accordo Quadro 2010-2012 (ai sensi dell’art. 4 della legge regionale n. 2/04) della Comunità Montana racchiude una serie di interventi da realizzare nel triennio. Qui compare anche il canile in oggetto: ANNO 2010 intervento n.2- nella descrizione dell’intervento si legge: “Il nuovo canile viene dimensionato per contenere almeno 200 cani, sarà dotato di box e di aree per lo sgambamento, sarà in elementi prefabbricati, dotato di servizi, ambulatorio e impianto di depurazione.”

      (Commento firmato)

  8. Per Alessandro

    Gentilissimo Alessandro, una società non in-civile si valuta anche da come le persone si rispettano fra loro e da come tra loro comunicano e già da come Lei finisce il suo commento la dice lunga sulla civiltà in cui viviamo. Questo purtroppo è il segnale che qualcosa non va, che le persone si rifugiano in un isolamento personale che favorisce la nascita e la maturazione di una aggressività dannosa verso i propri simili . Questo purtroppo favorisce anche, come si evince anche dal Suo commento, un insano fanatismo animalista (o altre volte ambientalista), irrazionale e illogico. La nostra società, si sa, lascia troppo spesso spazio a idee come queste e a volte si rischia di perdere il contatto con la realtà. Al Sig. Alessandro suggerisco, comunque, di valutare con attenzione anche dal punto di vista economico e normativo l’impianto di un canile…oggi si parla sempre di spreco di soldi, crisi, scarse possibilità degli enti. Siamo proprio sicuri che i nostri soldi non si possano spendere meglio di così? Personalmente non credo. Buona giornata.

    (Isa)

  9. Riassumendo, è immorale investire soldi ed energie per migliorare la vita dei cani in situazione di disagio, ma molto più morale sopprimere il ” problema “. Leggendo questo commento firmato forse ci si rende conto che il problema non è solo la “sistemazione fisica” del canile, ma la poca voglia di molti di mettere un po’ di impegno in questa risorsa che può essere un canile. Personalmente vedo una cosa positiva nel dare sollievo, cibo e un tetto sulla testa a questi animali, che di sicuro non hanno scelto questo tipo di vita, ma se la sono trovata grazie a persone cattive ed ignoranti su cosa comporta un animale da compagnia.

    (Chiara)

  10. Se l’essere assolutamente contrario all’uccisione di centinaia di animali fa’ di me un estremista ambientalista e fanatico animalista sono fiero di esserlo. So’ bene che il problema non e’ di facile soluzione ma in questi anni in quanti si sono impegnati seriamente per risolverlo ? Nessuno. Quali comuni si sono resi disponibili ad accogliere un canile/gattile ? Nessuno. Non possono essere i nostri piccoli amici a pagare per scelte politiche,economiche e strutturali sbagliate che hanno portato alla crisi di risorse attuali. Ho visto canili lager prontamente denunciati e chiusi ma ho visto anche canili a misura di animale con gabbie pulite e spazi comuni dove correre e giocare. Vorrei che questo si potesse costruire qui’ in montagna. Il costo e’ elevato certo, ma siamo sicuri che divedendo la spesa per i 10/12 comuni che lo utilizzeranno sia una spesa insostenibile o sia invece un risparmio ? Ricordo che noi animalisti siamo “trasversali” ovvero con simpatie sia di destra, che di centro che di sinistra ….
    Auguro buona giornata a tutti, anche a chi non la pensa come me !

    (Alessandro)

  11. … Come storcerebbe il naso il Sig. Gandhi di fronte a questa discussione… Siamo una società che mangia i cavalli.. Davvero ci stupiamo per il commento del Sig. commento firmato che sostiene l’idea di “eliminare” i cani? Io non mi stupirei… Solo penso che questo Signore, oltre a non avere un animale domestico, non ha nemmeno un cuore.

    (Giulia Manfredini)