Home Cronaca Diga di Vetto / Il Pdl provinciale “spinge” per la realizzazione

Diga di Vetto / Il Pdl provinciale “spinge” per la realizzazione

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Riceviamo e pubblichiamo.

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La Provincia di Reggio Emilia deve superare l’immobilismo e per il nostro territorio provinciale insieme alla regione Emilia-Romagna riaprire velocemente l’iter precedente l’ipotesi di progetto da inserire anche nel piano regionale triennale per l’energia per realizzare un grande invaso in val d’Enza. La diga avrà la fondamentale funzione di risolvere il problema della carenza idrica che ciclicamente mette in pericolo le coltivazioni dell’area a valle posta tra le province di Reggio Emilia e Parma. Prodotti come i pomodori della provincia parmense, il foraggio di quella reggiana e parmense per l’alimentazione delle bovine da latte hanno nell’acqua una risorsa fondamentale.
L’invaso a monte dell’alta val d’Enza è la soluzione ottimale per risolvere i problemi di deficit idrico nel periodo estivo, ma la diga servirà anche per regimare il deflusso delle acque verso valle ed evitare conseguenze gravi per i fenomeni alluvionali che potranno interessare le coltivazioni agricole.
Fondamentale vantaggio vi è nella produzione di energia con la costruzione di una centrale idroelettrica da 40 mw garantendo energia per oltre 30.000 utenti ed opportunità occupazionali nella zona dell’alta val d’Enza.
E’ più che mai giunto il momento di fare scelte di sviluppo di un territorio che senza quest’opera rischia fortemente di morire, la presidente Masini non può per lungo tempo precludere lo sviluppo della nostra zona montana reggiana.

(Giuseppe Pagliani, capogruppo Pdl in Provincia)

 

4 COMMENTS

  1. Prosegue lo sciame sismico lungo la faglia su cui si vorrebbe basare la DIGA DI VETTO ! I residenti dei comuni sottostanti ringrazino la lungimiranza di chi ha impedito che venisse realizzata una simile opera in un sito di alto rischio sismico.
    Nella mattina di domenica 23 settembre, verso le ore 9,15, è stato registrato un terremoto a Reggio Emilia. La magnitudo del sisma è pari a 2,2 gradi della scala Richter e dalle rilevazioni della Protezione civile non sono stati registrati danni a edifici e persone Il terremoto è stato localizzato con i dati di 7 stazioni della Rete Sismica Nazionale dell’INGV. I comuni colpiti entro i 10 km sono: Casina, Canossa, Quattro Castella, Vezzano sul Crostolo e San Polo d’Enza. Quelli compresi entro i 20 km: Langhirano, Lesinago de’ Bagni, Montechiarugolo, Neviano degli Arduini, Traversetolo, Albinea, Baiso, Bibbiano, Carpineti, Castelnovo Monti, Cavriago, Montecchio, Sant’Ilario, Vetto Viano e Villa Minozzo.

    (Gioacchino Pedrazzoli)

  2. “Regimare il deflusso delle acque”, ossia stravolgere per decine di chilometri l’habitat naturale del corso d’acqua, realizzare una struttura alta 100 metri in una zona caratterizzata massicciamente da frane attive; l’Appennino ha bisogno di ben altro che un muro in calcestruzzo… Richiamo di turisti? Probabilmente, ma intanto al Lagastrello le uniche attività, peraltro con concessione Enel a basso costo, non sono riuscite a stare in piedi…

    (Simone Vezzosi)

  3. Dato il fatto che si è registrata in un 23 settembre un terremoto di 2,2 gradi delle scala Richter, non si dovrebbero costruire più edifici e strutture nei comuni di Reggio Emilia, Casina, Canossa, Quattro Castella, Vezzano sul Crostolo, San Polo d’Enza, Langhirano, Lesignano de’ Bagni, Montechiarugolo, Neviano degli Arduini, Traversetolo, Albinea, Baiso, Bibbiano, Carpineti, Castelnovo Monti, Cavriago, Montecchio, Sant’Ilario, Vetto Viano e Villa Minozzo? Le strutture vanno calcolate in base alla morfologia del terreno su cui devono essere edificate tenendo conto dei rischi sismici insiti sul territorio (tra l’altro già regolati da normative specifiche come l’antisismica).
    I Sigg. Pedrazzoli e Vezzosi che qualifica hanno per esprimere un parere tecnico su cui già si sono espressi gli enti preposti (dando giudizio favorevole) e su cui ancora si stanno esprimendo favorevolmente organi di alto livello come il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali? Se sì dicano che tipo di qualifica, altrimenti lascino ai tecnici i giudizi tecnici.

    (Commento firmato)