Home Primo piano Soccorso addio? Affiggono cartelli: “Stiamo per chiudere”

Soccorso addio? Affiggono cartelli: “Stiamo per chiudere”

15
0
Ecco i manifesti che da domenica tappezzano Vetto (foto Redacon)

Si chiude? A Vetto dopo oltre due decenni di attività rischia di spegnersi la Pubblica Assistenza, uno dei servizi più sentiti e di utilità per la popolazione. E per annunciare la notizia un modo insolito: una affissione pubblica, per il paese, la scorsa domenica, con scritto “La Pubblica assistenza di Vetto sta per chiudere” e una lettera a tutte le famiglie.

Quali i problemi che hanno portato alla drastica decisione di un appello pubblico? Nelle settimane scorse ci si è provati ad adeguare alla richiesta dell’Asl di evolvere e garantire il servizio di soccorso anche di notte, con personale in sede. Ma ci sono due problemi: non ci sono a sufficienza volontari nei giorni feriali, non c’è una sede dove potere dormire. A quanto è dato a sapere si cercano nuovi volontari, in caso contrario purtroppo la chiusura e la perdita di un prezioso servizio per il paese diventerebbe inevitabile.

“Al momento – spiegano dall’Associazione - vista la situazione difficoltosa abbiamo eliminato le notti infrasettimanali perché la loro copertura richiedeva un impegno troppo pressante per i pochi militi rimasti. Abbiamo deciso di effettuare i turni al sabato e domenica per l' intera giornata nella speranza che nel week end la maggiore disponibilità”.

E’ scaturita così questa decisione in cui, serenamente, si annuncia quanto accadrà. “E’ chiaro che questa non è la nostra intenzione – spiegano e con l'affissione dei manifesti e l' invio di lettere a tutti i cittadini di Vetto intendiamo fare presente in modo chiaro e inequivocabile le difficoltà che affrontiamo. Cechiamo di smuovere le coscienze nella speranza di nuove forze”.

E dire che dal 1990, anno di fondazione, di acqua sotto i ponti ne è passata e la Pubblica Assistenza, ora presieduta da Andrea Ruffini, è cresciuta moltissimo arrivando, oggi, a coinvolgere una trentina di persone, di più in passato. Poche, però, per garantire un servizio come è ora richiesto.

Cosa è accaduto dopo le affissioni? C’è stato molto interesse con richieste di informazioni. Ora, chi è interessato a sostenere il servizio può contattare il direttivo o passare dalla sede, posta dinnanzi al Blu Bar, il sabato (da novembre) o le domeniche mattina o contattando il numero 340.9437390.

Se si dovesse arrivare alla chiusura della Pubblica assistenza, comunque, occorrerà trovare un modo per garantire le importantissime funzioni di servizio e soccorso che sino ad ora  essa ha svolto, e con l'obbiettivo di tornare al più presto a dare un servizio più esteso.

(Gabriele Arlotti)