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Il Maggio, non scompare ma si rilancia

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E’ il tentativo dell’associazione Villacultura di ridar vita ad una tradizione millenaria che rischia di scomparire
Dal prossimo 21 giugno possibilità di visita ogni giovedì e sabato mattina dalle ore 9,30 alle ore 12,30

Riapre i battenti, dopo un lungo periodo di inattività, il Museo del Maggio di Villa Minozzo, istituito nel 2000 dall’Amministrazione comunale con il fine di far conoscere, documentare, conservare e promuovere questa bella tradizione millenaria di teatro cantato.

A partire dal prossimo 21 giugno e fino al 15 di settembre un gruppo di ‘cittadini di buona volontà’ aderenti alla locale associazione Villacultura garantirà l’accesso al Museo/Galleria ogni giovedì (giorno di mercato a Villa Minozzo) e sabato mattina dalle 9,30 alle 12,30, a ingresso libero (è gradita offerta).

Nel periodo autunnale ed invernale il Museo sarà aperto solo su appuntamento e con pagamento di un biglietto d’ingresso.

Molte le novità e i progetti pensati per ridar vita al terzo piano dell’antico Palazzo della Rocca, ora Centro Culturale Polivalente “Arrigo Benedetti” e sede del Maggio, nella centrale Piazza della Pace.

La sede ospita costumi e materiali di scena, un ampio repertorio fotografico, riviste dedicate, disegni, sculture e copioni.

“L’obiettivo che ci siamo posti come Associazione - spiega Benedetto Valdesalici, vicepresidente di Villacultura, grande appassionato e studioso di Maggio - è quello di rianimare una tradizione millenaria del nostro territorio che altrimenti rischia la catatonia”.

“Abbiamo in cantiere diverse iniziative – prosegue Valdesalici – e stiamo lavorando alla costruzione di un dossier per il riconoscimento del Maggio come patrimonio immateriale dell’umanità da parte dall’Unesco, e c’è parecchio lavoro da fare. Ma questo è un obiettivo a lungo termine. Nell’immediato vogliamo restituire un po’ di linfa vitale a questa tradizione agonizzante iniziando dalla riapertura delle stanze del Museo, chiuse ormai da troppo tempo”.

Le iniziative?

“Per ora – conclude Valdesalici – è stato indetto un concorso fotografico ed uno video, sono previste conferenze e ascolti guidati, proiezioni di video e filmati, incontri con ‘maggerini’ e studiosi, mostre di foto, d’armi e di costumi. Il Museo si curerà inoltre di editare un bollettino ed altri strumenti di conoscenza che verranno inviati in pdf a tutti coloro che ne faranno richiesta”.

L’Associazione accoglie favorevolmente ogni proposta di collaborazione da parte di cittadini volonterosi e interessati.

 

3 COMMENTS

  1. Per sapere dove si va bisogna sapere da dove si viene. Il Maggio fa parte della cultura locale. A scuola si impara per andare e stare nel mondo. Partiamo da qui. Se si conoscono bene le proprie radici si riconosce il valore della propria identità. E si può imparare a rispettare anche le cose d’altri.

    (Ameya Canovi)