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Da quasi sei a quasi nove

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(Repertorio Redacon)

Ponte Rosso senza pace. Luigi Bizzarri interpella, il sindaco risponde e Bizzarri dichiara tutta la propria insoddisfazione. Se n’è trattato nel Consiglio comunale castelnovese svoltosi questo pomeriggio. Il consigliere capogruppo di “Castel-Nuovo” ha spiegato: “Io questo intervento l’ho sempre visto come una prima tappa in vista dell’attraversamento di Castelnovo e, anche se la pendenza in zona Peep mi lasciava un po’ dubbioso, ho votato a suo tempo a favore dell’intervento. Ma poi mi sono venute alle orecchie diverse e insistenti voci che la spesa, per problematiche intervenute, stava lievitando parecchio, da 6 milioni di euro a forse il doppio”.

Bizzarri chiede allora formalmente all’amministrazione quali siano i problemi emersi, dato anche che “un geologo mi ha fatto vedere che in quella zona è presente una frana attiva”. Bizzarri chiede quindi se non sia il caso di abbandonare la politica delle grandi opere per puntare, in sua vece, ad una buona manutenzione delle strade.

Il sindaco Gian Luca Marconi ha premesso comunicando che il 10 luglio scorso ha partecipato ad un incontro con l’assessore Alfredo Gennari e altri funzionari provinciali nonchè il tecnico comunale di Castelnovo, ing. Chiara Cantini. In quella sede era stato presentato il progetto esecutivo dell’opera. "Confermo che erano emerse problematiche riguardanti la tenuta del versante”. Si può legittimamente pensare come mai la cosa fosse uscita solo in quell’occasione, dopo un buon tratto di iter amministrativo. Il sindaco ne è consapevole e continua precisando che “solo giunti a quella fase ci si sarebbe potuti rendere conto di eventuali aumenti di costi, che comunque si riteneva non avrebbero superato il 20-30%”. “Invece dobbiamo prendere atto di un aumento sostanziale che, anche se non raggiungerà quanto indicato da Bizzarri, si attesterà comunque a livelli certamente elevati, che porteranno ad una cifra finale stimabile in 8,5-9 milioni di euro”. Cioè + 50%.

Il discorso del primo cittadino quindi prosegue sul solco della politica: “Il Ponte Rosso è un passaggio fondamentale, è la porta dell’Appennino, se si blocca (in un punto da rendere inutile anche la via alternativa che si ricollega alla strada per Campolungo) si impedisce l’accesso a monte. Ritengo quindi sia importante arrivare comunque in fondo all’opera. Teniamo conto anche che si tratta di soldi (fondi Fas) che vengono spesi qui e comunque non utilizzabili altrimenti”. “Alla fine del Consiglio – dice sempre Marconi – fisseremo un incontro per illustrare il progetto esecutivo ai consiglieri ed eventualmente approfondirne i contenuti”.

La replica dell’interpellante Bizzarri è stata piuttosto secca: “Sono insoddisfatto della risposta. Avete fatto finta di inaugurare, alla vigilia delle elezioni del 2009, per recuperare un po’ di consenso”.

Il progetto intanto cambia

Intanto si registra una “variante alla variante”, che il sindaco spiega senza l’ausilio di carte tecniche, non disponibili al momento. In sostanza non verrà fatta la prevista rotonda della Croce. Verrà adeguata la sede stradale fino alla prima salita verso il Ponte Rosso (appena passata la sede della ditta Ceaa) e la variante inizierà in corrispondenza della prima curva che si incontra (a sinistra), prima di giungere sotto i tornanti. Il primo stralcio è il tratto che arriverà fino al Centro Coni: è questo che sarà oggetto del bando di cui il sindaco annuncia la pubblicazione per settembre. Il secondo seguirà; anche se Bizzarri a questo proposito dichiarerà poco dopo tutto il proprio scetticismo sul fatto che ci saranno i fondi per finanziarlo. “L’intera variante – dice anche Marconi – la intendo come il primo tassello per superare il paese, con il connesso, previsto tunnel e il raccordo a Tavernelle”.

Asfalto in viale Bagnoli

A margine il primo cittadino ha annunciato di essersi speso con insistenza presso l’Anas perché venga riasfaltato viale Bagnoli, il cui manto è parecchio rovinato. Risultato? “Credo di esserci riuscito”.

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4 COMMENTS

  1. Complimenti al sig. sindaco che comincia a rendersi conto che la variante del Ponte Rosso va di nuovo studiata, non per oggi o per domani ma per i futuri cinquant’anni, e quindi è utile riprendere il progetto per ponderarlo attentamente e una volta tanto pensare in “grande” perchè quest’opera dovrà rimanere per il millennio che stiamo vivendo. Un inverno in più o in meno si può sicuramente bypassare spendendo qualche soldo in più durante i periodi di crisi invernale, basta volerlo. I presunti o veri milioni stanziati per il vecchio progetto è bene riservarli per un futuro e più realistico manufatto che risolva in modo duraturo il problema traffico per Castelnovo ne’ Monti e per che vi transita. Sarebbe anche utile tenere presente che Reggio Emilia come provincia autonoma, stando a ciò che l’attuale governo ha decretato, dovrà fare i conti con la nuova entità amministrativa. Saranno tutti rispettati i progetti esistenti e le varie spese in precedenza programmati? Con questi chiari luna ho l’impressione che molti andranno in bianco (riveduti al ribasso).
    Visto che siamo in spese, posso suggerire al sig. sindaco se non crede utile inviare un operaio in via Vittorio Veneto, in particolare davanti al civico 9, per bloccare il disfacimneto della pavimentazione di quella via? Grazie.
    Un’altra piccola richiesta, che potrebbe essere soddisfatta con qualche “sbadilata” di bitume; mi riferisco alla stradina che dal piazzale Dante porta all’eremo e precisamente all’altezza dell’ingresso al bar; vi è una buca (2/3 m. quadrati) molto, molto pericolosa per auto e pedoni. saluti e di nuovo grazie.

    (Sergio Tagliati)

  2. Bravo Luigi nel rimarcare il fatto che la variante era già stata inaugurata! Ora mi chiedo però… Se l’imbocco della variante è decisamente a monte rispetto a quella prevista inizialmente (rotonda alla Croce) perchè non si ripensa ad una rettifica delle due curve (per intenderci all’altezza di Comastri)? Credo che non si elimini del tutto il problema della pendenza, ma si toglie sicuramente il rallentamento portato dalle due curve… e credo soprattutto che i costi siano notevolmente più bassi! Voglio sottolineare ancora come con quelle cifre si possa pagare a vita una persona per salare quel tratto di strada. Concludo chiedendo al Sig. Tagliati se ha notizie in merito al progetto dell’allora podestà Celio Rabotti… giusto per capire come era stata concepita la strada.

    (Simone)

  3. Il problema di intervenire con rettifiche o ampliamenti del tracciato esistente è uno solo: sarebbe obbligatorio coinvolgere Anas, con i relativi tempi biblici che ne conseguono anche quando si tratta solo di riempire una buca…

    (Commento firmato)