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Frontale dopo la galleria: muore Lida Scaruffi

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don Carlo Castellini

Incidente mortale per Lida Scaruffi, madre di don Carlo Castellini, parroco di Rio Saliceto e Clemente Castellini, direttore della filiale di Castelnovo ne' Monti del Banco Popolare di Verona (San Geminiano e San Prospero) di Vetto. Lida, 78 anni, pensionata, aveva accudito i due figli e, ancora oggi, si prodigava per loro. Aveva sposato Giuseppe, 85 anni, muratore, e dopo una vita in quel di Ligonchio (erano originari di Piolo) si era trasferita col marito dapprima a Vetto, al seguito del figlio divenuto parroco dal 2001 al 2009, quindi a Castelnovo, con l’altro figlio Clemente, noto e apprezzato dirigente di banca, prima a Collagna e ora a Vetto.

Erano da poco trascorse le 14 di ieri quando don Carlo accompagnava la madre, a bordo della sua Clio, all’ospedale reggiano per una visita specialistica. Lungo la statale 63, all’uscita della prima galleria, dopo l’abitato della Croce in direzione Felina, l’auto veniva a collisione con un'Audi A3 che, dalle testimonianze del sacerdote, pare abbia effettuato il salto di corsia. Comunque, le esatte cause sono al vaglio della Polizia stradale di Castelnovo Monti. Ad avere la peggio, nell’incidente, è stata proprio Lida. Numerosi i traumi, in particolare toracici. Dapprima veniva condotta all’ospedale di Castelnovo, quindi con l’elisoccorso si tentava il trasporto all’ospedale di Reggio ma il suo cuore cessava di battere nel pomeriggio a causa delle numerose lesioni interne. Ferito, con una frattura alla gamba, anche il figlio, don Carlo e il conducente dell’Audi A4, un 44enne, non grave.

Singolare, peraltro, la buona volontà del religioso: aveva rinunciato a un viaggio a Santiago de Compostela per celebrare il funerale di Stefano Losi, 21enne della sua parrocchia, i cui funerali si terranno nella giornata di oggi. Per questo aveva potuto anche accompagnare la madre alla visita.

Il grande cuore di Lida si è fermato purtroppo prima. La madre di don Carlo e Clemente – quest’ultimo, giunto al capezzale della madre, ha fatto a tempo a salutarla, ancora cosciente - si era fatta apprezzare per la sua devozione e distinzione sia a Ligonchio, che a Vetto e, ora, anche a Castelnovo.

Singolare, anche, il fatto che qualche anno fa la stessa auto di don Carlo era altresì stata urtata da un motociclista poi rovinato mortalmente a terra contro un muretto chilometrico.

Ora sono le comunità di Ligonchio, Vetto e Rio Saliceto a stringersi attorno alle famiglie Castellini e Scaruffi così gravemente provate da questa tragedia. La sorella di Lida, Eleonora, è ospite della casa di carità di Cagnola. Ancora da fissare le esequie.

A don Carlo, Clemente e a tutta la famiglia le più sentite condoglianze della nostra redazione.

* * *

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52 COMMENTS

  1. A Vetto c’era la mostra sulle Fiamme Verdi; ci andai con mia madre, ultraottantenne, ma quel giorno era chiuso… Così, bussai alla porta della canonica e la madre di don Carlo venne subito ad aprirci il salone, facendoci essa stessa da “guida”…. Era prossima l’ora di pranzo ma Lei sembrava essersene dimenticata; forse era già lì ad aspettarci senza saperlo… Il ricordo di una Madre rispolvera sempre il ricordo di ogni Madre….. La signora Lida è stata la nostra “guida”; speriamo che continui a “guidarci”……
    Un abbraccio, don Carlo!

    (Paola e Umberto)

  2. La vita ci mette di fronte spesso a prove terribili; sono vicino con tutto il cuore e la preghiera, insieme ai miei famigliari, a Don Carlo, a Clemente e alla loro famiglia. Un grande abbraccio e tantissime condoglianze.

    (Paolo Romei)

  3. In questo tragico e doloroso momento sono particolarmente vicino al carissimo Don Carlo ed alla sua famiglia. E’ una prova durissima e terribile questa “chiesta” a Don Carlo; ma spesso solo ai “grandi” la vita si presenta così spietata e crudele. Don Carlo è uno di questi.
    Lo abbraccio davvero con tutto il cuore.

    (Paolo Comastri)