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Tagli al Comune: Carpineti presenta ricorso al Tar del Lazio

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Il municipio di Carpineti

Il Comune di Carpineti (Reggio Emilia) presenta ricorso al Tar del Lazio contro i nuovi tagli imposti dalla spending review.

Nei primi giorni di gennaio il legale incaricato dall’amministrazione comunale carpinetana ha depositato un ricorso al Tar del Lazio contro il Ministero dell'Interno, il Commissario Straordinario per la Razionalizzazione della Spesa per acquisti di Beni e Servizi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Conferenza Stato-Città ed Autonomie Locali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani, l’ Istituto per la Finanza e l'Economia Locale e contro il Ministero dell'Economia e delle Finanze, per l’annullamento del Decreto del Ministero dell’Interno del 25/10/2012 (spending review).

Con il suddetto decreto è stato fissato un obiettivo di risparmio per l’anno 2012 per il comune di Carpineti di 84.051,60 euro, sulla base delle elaborazioni effettuate dall’Ifel, quando il termine ultimo per l’approvazione dei bilanci era già scaduto.

Per Carpineti la sorpresa si è rivelata molto sgradita, altri 84.051,60 euro da tagliare, almeno – appunto - secondo le elaborazioni realizzate dall’Ifel- Istituto per la finanza e l'economia locale.

"Si tratta di una decurtazione pesante - rilevano dal Comune di Carpineti - e assolutamente sproporzionata rispetto a quella degli altri Comuni reggiani paragonabili per numero di abitanti e conformazione territoriale. I tagli, infatti, non sono minimamente in linea con quelli calcolati per le realtà simili a quella carpinetana. E spesso risultano insensati. È previsto un piccolo taglio dalle spese di affitto per la sede della polizia municipale, ma a Carpineti la polizia municipale non è in affitto. E quando si impongono tagli alle spese di carburante, si tiene conto che il Carpineti ha un territorio piuttosto esteso, con oltre 160 km di strade comunali?"

"A peggiorare la situazione, i termini della comunicazione, a nemmeno due mesi dalla fine dell’anno solare e dopo la chiusura del bilancio".

Il Comune di Carpineti "non intende accettare passivamente questo provvedimento, davvero poco comprensibile, anche pensando al futuro, tenuto conto, che  i provvedimenti finanziari prevedono un taglio di 500 milioni di euro per il 2012, di 2.250 milioni di euro per il 2013 e di 2.500 milioni di euro nel 2014. Secondo questo principio, il taglio rischia di venir quadruplicato a partire dal 2013".

Per questo motivo, e avendo rilevato negli obiettivi di risparmio evidenziati dall’ Ifel  elementi incongrui e in contrasto con i dati trasmessi dal comune, il 28 novembre 2012 sono state formulate distinte richieste di accesso agli atti al Ministero dell’Interno, al Ministero dell’Economia e delle finanze, all’Ifel e all’Anci.

Nei termini previsti nessuna amministrazione tra quelle destinatarie delle richieste ha provveduto in merito alle istanze di accesso.

A questo punto l’amministrazione comunale ha deciso di ricorrere al Tar di Lazio (competente in materia) contro questo provvedimento e contro tutti i soggetti coinvolti dalla spending review.

Nel ricorso il Comune di Carpineti chiede l’annullamento del Decreto del Ministero dell'Interno del 25 ottobre 2012 sulla "Riduzione delle risorse ai comuni ai sensi del'articolo 16 commi 6 e 6 bis del decreto legge n. 95/2012 (spending review)" per varie violazione di legge e per evidenti carenze istruttorie, rilevando alcuni aspetti specifici.

Fra questi:

- risparmi su canoni di locazione per ufficio di polizia municipale ubicato in locali di proprietà dell’ente,

- risparmi su spese per indennità e rimborsi assenze degli amministratori quando il comune applica il disposto normativo e ha volontariamente ridotto il n. di assessori,

- risparmi su spese per energia elettrica e riscaldamento degli immobili comunali calcolati presumibilmente su superfici non corrette,

- risparmi su spese per illuminazione pubblica determinati in costo a punto luce presumibilmente calcolati in base ai punti luce mantenuti,  e non al numero complessivo dei punti luce pubblici presenti sul territorio comunale,

- ulteriori risparmi non dettagliati a titolo di “correzione per attendibilità dati, clausola di salvaguardia ed esclusione comuni terremotati” per il ragguardevole importo di 24.446,00 euro.

Con lo stesso ricorso, è stata proposta istanza per la produzione in giudizio da parte degli enti interessati degli atti necessari, così da assicurare la completezza dell’istruttoria e da consentire al Comune una più completa difesa mediante motivi aggiunti.