Home Economia Se l’Appennino investe, cambia il turismo e l’offerta agricola

Se l’Appennino investe, cambia il turismo e l’offerta agricola

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REGGIO EMILIA E MODENA –  L’Appennino pur tra le difficoltà trova il modo di ripensare a sé stesso e di investire. E’ il sunto di quanto accade tra Reggio e Modena, dove il Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano esplica la sua attività per l’attuazione dell’Asse 4 del Piano Regionale di Sviluppo Rurale. La risposta molto forte, è quella che di questi tempi forse non ti aspetti. Quarantacinque imprese rispondono, accettano la sfida di investire sulla qualificazione del loro lavoro e sono finanziate dagli ultimi bandi su turismo, agriturismo, agroenergie e agroalimentare.
“Ne scaturiranno interventi - commenta Luciano Correggi, presidente del Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano - per ammodernare l’ospitalità turistica, innovare i servizi agli ospiti, mentre caseifici recupereranno vecchie porcilaie realizzandovi botteghe per la vendita del re dei formaggi, così come aziende trasformeranno produzioni agricole in eccellenze agroalimentari e creeranno boutique per la vendita diretta. Altre produrranno energia verde da biogas e biomasse legnose”.
Un fatto positivo?
“Assolutamente: è un Appennino che vive e che produce. Una montagna che accetta la sfida dell’impegno diretto e che si mette in gioco per superare la crisi dato che, complessivamente, si genereranno investimenti per 7.096.000 euro che, a loro volta, origineranno redditi e nuova occupazione negli anni a venire”.
“Con queste graduatorie – gli fa eco il direttore Gualtiero Lutti - si completa lo strumento d’attuazione del Gal, il Pal 2007 – 2013. Le 45 imprese finanziate riceveranno quasi la metà della spesa, per un totale di 3.021.000 euro”.
Novità sul turismo?
“Nel complesso, anche coi bandi precedenti, abbiamo finanziato oltre 40 aziende turistiche per oltre 2 milioni di euro. Un contributo sensibile che intercetta la domanda di nuovo turismo slow e sostenibile. Sul versante dell’agriturismo nel 2014, si affiancano alla offerta tradizionale, 16 nuove o ristrutturate imprese che recuperano borghi, casali e vecchie fattorie, trasformandoli in luoghi di qualificato turismo rurale”.
E sull’agroalimentare?
“Al via anche progetti di una quindicina di imprese, sia cooperative che private, per avviare la vendita diretta e la prima commercializzazione, confezionamento e preparazione dei prodotti agroalimentari per agevolare la filiera corta. Nel settore delle agroenergie, oltre al fotovoltaico, per la prima volta sono finanziate in Appennino anche aziende che produrranno energia a partire da biogas e biomassa legnosa”.
Quale il ruolo dei privati?
“Purtroppo sappiamo che questa capacità di investire non è altrettanto marcata in tutti i territori della penisola – aggiunge Giandomenico Tomei, vicepresidente del Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano e sindaco di Polinago –. E non era così scontato, il risultato di cui parliamo oggi, quando si sono emessi i bandi. Infatti, la parte maggiore dell’investimento è comunque a carico del privato”
In un momento storico, certo, non facile…
“Esatto: o dispone di risorse proprie e le investe o trova il credito in un momento in cui le banche restringono i criteri per l’accesso al medesimo. Una sfida che vale doppio, e a maggior ragione và sottolineato il senso di responsabilità e impegno diretto delle imprese”.
Il sapere investire, cosa significa?
“Che la nostra regione, ancora una volta, potrebbe intercettare avanzi di spesa di altre Regioni, proprio perché ha dimostrato di essere efficiente nell’investire. Confidiamo in un ulteriore redistribuzione di risorse, in questo modo si potrebbero completare le graduatorie”.

CURIOSITA’ DA INVESTIMENTO…

Nel complesso la misura 411 Azione 5 (intervento B), dal titolo “Aiuti alle piccole e medie imprese alimentari dell’Appennino Modenese e Reggiano per lo sviluppo della prima trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli” finanzierà nove imprese per una spesa complessiva ammessa di 958.500 euro (516.561 di contributo). Per la Misura 413 azione 1 (intervento A) del Piano di Sviluppo Rurale che intende sostenere gli investimenti per lo sviluppo e la qualificazione dell’offerta agrituristica sono 16 le imprese finanziate, per una spesa complessiva di 3.625.544 euro (1.549.270 euro di contributo). Per la Misura 413, Asse 4 (intervento F) del Piano di Sviluppo Rurale – approccio Leader riguardante aiuti per la promozione della filiera delle energie rinnovabili le domande ammesse sono 10, per un totale di 1.040.170 euro di spesa (426.340 euro di contributo). Per la misura 413 azione 7 (intervento C) “Qualificazione dei servizi delle microimprese turistiche di artigianato artistico tradizionale e di qualità” sono state 13 le domande per un totale di 1.471.540 euro di spesa ammessa (528.520 euro di contributo).
Spulciando tra alcuni investimenti, a Fanano l’azienda Franco Benassi realizzerà un centro di condizionamento e commercializzazione di mirtilli e piccoli frutti spontanei e coltivati. Un progetto di investimento di 103.370 euro. Il caseificio sociale “Il Casello”, di Montecreto, realizzerà l’ampiamento dello spaccio aziendale e avvio di confezionamento di Parmigiano Reggiano finalizzato alla vendita diretta, per 67.991 euro. Produce salumi – tra cui il Salame Fiorettino, prodotto agroalimentare tradizionale –, il Salumificio Bonini a Casina: completerà un salumificio nella valle Tassobbio affacciata sul castello di Canossa, con attrezzature investendo ulteriori 207.672 euro.
La latteria sociale “Carnola”, al cospetto della monumentale Pietra di Bismantova, ristruttura il proprio spaccio aziendale per un investimento di euro 230.716 euro.
Grande movimento sul fronte degli agriturismi: Benedetta Samorì di Montese con 27.565 euro amplierà la propria fattoria didattica per presentare il mondo rurale alle nuove generazioni. A Zocca, l’azienda agricola di Gianluca Lolli avvia una nuova attività agrituristica di ricettività con la realizzazione di cinque nuove camere e sala di ristorazione, per ben 321.471 mila euro. A Baiso, nel reggiano, ecco una nuova impresa: è l’azienda Sole e Luna società agricola, che nascerà con camere e sala ristorazione, per 527.617 euro di investimento.
Tra le agroenergie, oltre al classico fotovoltaico, spiccano due interventi. Quello dell’azienda agricola di Ruggero Bondioli, a Polinago di Modena, prevede l’installazione di un impianto a biogas collegato all’allevamento bovino con 420.332 euro di investimento. Singolare, sull’altro versante a Villa Minozzo, l’esistenza tutt’ora in essere degli usi civici, con abbondanza di materiale legnoso: la nuova impresa di F.lli Guidarini Nino e Andrea realizzerà, spendendo 503.420 euro, un impianto per la produzione di energia elettrica da biomasse legnose.
Sul versante del turismo da segnalare le nuove esigenze di chi sale qui per il proprio tempo di vacanza: ecco che il Jolly Camping di Busana realizza un nuovo centro benessere con sauna, bagno turco e tanto altro, con 66.373 euro. Mentre più in alto, a Civago, l’Albergo Valdolo si presenterà efficiente completando la ristrutturazione dell’hotel dotandosi di nuove camere e ascensore, 207.512 euro la spesa prevista. A Pavullo, invece, l’azienda Casa Marini, realizzerà locali per la ristorazione e degustazione di prodotti tipici e per lo svolgimento di attività ricreative e culturali a supporto dell’attività di affitta camere, con 262.040 euro di investimento.
A Castelnovo Monti si recupera, con una ristrutturazione complessiva, lo storico Albergo Bismantova, per un investimento di 280.697 euro. Le graduatorie complete sono reperibili sul sito del Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano: www.galmodenareggio.it