Home Cronaca Nascente Unione: dotazioni organiche in sofferenza

Nascente Unione: dotazioni organiche in sofferenza

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 Riceviamo e pubblichiamo.

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Sta nascendo la nuova Unione dei Comuni dell'Appennino Reggiano che comprende otto Comuni della montagna, includendo anche la disciolta Comunità Montana.

“La nuova organizzazione delle Amministrazioni comunali sul territorio montano – chiariscono Marinella Severi della Fp Cgil e Cristian Villani della Cisl Fp -  risponde alla esigenza di razionalizzazione delle risorse con l'obiettivo di mantenere sul comprensorio servizi pubblici di qualità, anche in relazione a quanto disposto dalla L.R. 21/2012 della Regione Emilia Romagna.

Ciononostante - proprio in relazione ad una riorganizzazione dei servizi su un territorio fortemente esteso, le preoccupazioni dei lavoratori sono molteplici  sia riguardo alla sostenibilità dell'operazione sia riguardo all'efficacia della risposta al cittadino.

Primo problema riguarda l'adeguatezza delle dotazioni organiche sicuramente in sofferenza, anche in relazione al blocco del turn over imposto dalle ultime leggi di stabilità. In particolar modo questo aspetto tocca il tema della sicurezza (Polizia Municipale) e dell'assistenza.

In secondo luogo, il blocco della contrattazione, sia nazionale che integrativa, impedisce agli Enti di mettere a disposizione gli strumenti necessari per il funzionamento dei servizi (sia economici che normativi)

Per questo i dipendenti dei Comuni interessati si sono riuniti in assemblea (indetta da FP CGIL e CISL FP) ed hanno approvato la piattaforma di un protocollo sul trattamento del personale da sottoporre a tutte le Amministrazioni interessate.

Il documento approvato dall'assemblea parte dal presupposto che i lavoratori siano protagonisti fondamentali del cambiamento, perchè sono coloro che in prima persona rappresentano l'interfaccia del cittadino, e quindi il loro coinvolgimento nei processi di riorganizzazione sia un passaggio ineludibile”.

Marinella Severi e Cristian Villani si dichiarano “certi che le Amministrazioni comunali della montagna risponderanno positivamente alla sollecitazione e lavoreranno per costruire regole condivise di tutela dei servizi e dei lavoratori interessati”.

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