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Zonderwater: quei prigionieri montanari dimenticati dai libri di storia

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Zonderwater.

Zonderwater, che in lingua boera vuol dire senz’acqua, fu il più grande campo di concentramento di soldati italiani della Seconda Guerra Mondiale. Situato nella provincia del Gauteng, ex Transvaal, a 50 km da Pretoria, vi transitarono oltre 100.000 prigionieri italiani reduci delle disastrose campagne del Nord Africa, Kenia e Corno d’Africa. Molti di loro erano monantari. Per la seconda volta, il 7 settembre 2014, presso l’agriturismo “La Razza” a Canali di Reggio Emilia, si terrà il 4° incontro fra ex prigionieri di guerra del campo Zonderwater, Sud Africa, e i loro discendenti. All’incontro sarà presente anche l’Ing. Emilio Coccia Presidente dell’Associazione Zonderwater block ex POW che arriverà appositamente da Pretoria. L’Ing. Coccia In Sud Africa ha in custodia il Sacrario di Zonderwater e ne è responsabile nei confronti delle autorità italiane e sudafricane. L’ente che presiede non ha finalità di lucro e il Presidente si distingue per la dedizione personale e per la capacità di mantenere le necessarie relazioni per la sopravvivenza della struttura, la più importante testimonianza di quei lontani e tristi eventi.

Lo scopo di questo gruppo, formato da alcuni reduci ultra novantenni (alcuni centenari) e in larga parte da figli e nipoti di ex Prigionieri a Zonderwater, è quello di far conoscere una vicenda umana dimenticata dai libri di storia e ignorata dalle Istituzioni, e trovare altri reduci e loro discendenti che desiderano condividere le loro testimonianze e documenti, o interessati a conoscere una realtà poco nota.

Il Gruppo Zonderwater (vedi la pagina Facebook e sito www.zonderwater.com ) si è costituito recentemente in seguito alla pubblicazione da parte di Enzo Bonzi, del Diario di guerra e di prigionia (1939-1947) del padre Bruno (1910-1973), che là trascorse ben sei anni della sua giovinezza.

Reggio Emilia il raduno dei reduci di Zonderwater

La foto sopra (di Domenico Catalano) si riferisce allo scorso anno, i p.o.w. presenti erano sei, dai 92 ai 100 anni. "Quest’anno contiamo di averli ancora tutti e altri se ne aggiungeranno", spiega l'organizzatrice dell'incontro, Maria Teresa Porta di Reggio Emilia figlia di Davide ex prigioniero di guerra a Zonderwater.