Home Cultura “Dolci, dolcetti & ciambelline”

“Dolci, dolcetti & ciambelline”

10
1

Libro VettoPresentato ieri l'altro pomeriggio, 15 novembre, il libro “Dolci, dolcetti & ciambelline". Nell'introduzione iniziale sono stati questi i concetti ripresi da Giusy Gentili: “Una casa editrice di pregio - Antiche Porte - con numerose e valide pubblicazioni in vari ambiti : dai viaggi alla storia… ai dolci; due autrici creative per natura e per passione che si sono 'impastate' in uno scambio arricchente, lavorando insieme su questo testo, Maria Alberta Ferrari e Roberta Terenziani; dolci e dolcetti con dentro tanto significato, elementi che scaldano il cuore, dolci come simbolo di accoglienza, cucina come modo di fare festa, di condividere, prelibatezze per stare insieme… ricette particolarmente amate, ricette nuove e della tradizione, ricette come doni di amicizia”. Ma anche il ruolo della tavola, una volta il centro della casa.

Poi la sottolineatura sulla necessità di una cucina sana, lontana dalla dimensione della falsificazione e sulla opportunità di recuperare l’idea di una cucina tutta nostra. Non sono mancati riferimenti importanti come quello all’Expo 2015 che si terrà a Milano sul tema della nutrizione e del cibo: “Il cibo è nutrimento e quindi salute, quindi un diritto ma è anche un piacere, il cibo è terra, ambiente, paesaggio, cultura, diversità, amicizia e pace. E’ anche festa!”.

E poi ancora il richiamo alla tradizione alimentare come specchio della nostra vita che si evolve nei tempi, che ci dice chi siamo, a quale comunità apparteniamo. Ecco allora anche il ricordo del collega Athos Nobili, uno dei protagonisti della cultura e delle istituzioni in montagna, che per la comunità di Vetto si è speso in mille modi, non ultimo attraverso la sua passione per la scrittura, dalle tradizioni alle ricette antiche, omaggio doveroso. Infine la simpatica lettura a due voci della “ preghiera del cuoco”.

(d.a.)

 

1 COMMENT

  1. Mi ricordo che la signora Ferrari mi parlava di questa sua opera che allora era in cantiere. Ebbene, ora è terminata e non mi resta che augurare alle due autrici il migliore “in bocca al lupo”. So che questo meraviglioso libro è foriero della nostra cultura culinaria e che sicuramente sarà apprezzato da tutte le amanti dei dolci genuini nati dalla fantasia delle nostre brave nonne e mamme che una volta con poco sapevano realizzare molto. Di nuovo complimenti. Spero che quanto prima possa acquistarlo anch’io, sicuramente lo farò quando verrò in Appennino.

    (Bruno Tozzi)

    • Firma - brunotozzi