Home Cronaca “Fermiamo il mostro”, chiede Il M5S di Castelnovo ne’ Monti

“Fermiamo il mostro”, chiede Il M5S di Castelnovo ne’ Monti

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Nei giorni scorsi si è gridato allo scandalo per la maxi liquidazione del dirigente Iren De Sanctis e subito i sindaci hanno fatto a gara per mostrare il loro pubblico sdegno.

Alcuni si sono destreggiati in rocambolesche ricostruzioni assimilando Iren al mostro cinematografico Blob, una sorta di creatura informe e gelatinosa proveniente dagli spazi siderali che distrugge tutto quello che incontra. Altri hanno lasciato l’incombenza ai loro assessori al bilancio di scrivere addirittura a Babbo Natale, ma a nessuno è venuto in mente che forse sarebbe stato meglio puntare i piedi quando venivano richiesti aumenti ingiustificati se non dal fatto che servissero a strapagare gli stessi dirigenti.

A molti è sfuggito anche il fatto che gli stessi comuni sono soci di Iren chi con più chi con meno quote e che per meglio contrattare tariffe e servizi sarebbe forse opportuno svincolarsi in primis da legami societari con la stessa.

Comprendendo che tali azioni sono state acquistate da sindaci predecessori dagli attuali ci auspichiamo, vista la loro indignazione, abbiamo il coraggio di perdere casomai alcune opportunità di carriera politica e si liberino al più presto delle quote fallimentari di Iren iniziando anche a mettere in campo strategie più costruttive che vadano oltre Iren e i suoi interessi che poco coincidono con quelli dei cittadini.

I sindaci sembrano coesi e decisi nel fare sentire le loro voci di dissenso con la mala gestione di Iren che si finanzia sulle spalle dei contribuenti quindi per non lasciare che siano solo parole al vento abbiamo deciso di presentare una mozione che impegni la nostra giunta a fare atti concreti in qualità di socio e “datore di lavoro” di Iren.

(Genitoni Massimiliano, capogruppo consiliare M5S Castelnovo ne' Monti)

Iren_Blob

16 COMMENTS

      • No, forse non ha capito, dico solo che Genitoni è un po’ troppo facilotto, la questione è un po’ più complessa. Non è riuscita Parma a “liberarsi” di Iren, lo farà Castelnovo? Secondo il punto di vista di Genitoni, Pizzarotti avrebbe fallito.

        (Commento Firmato)

        • Firma - CommentoFirmato
        • Partendo dal presupposto che sarebbe auspicabile commentare i fatti senza chiamare in causa persone che non possono partecipare alla discussione, non fa alcun senso paragonare la questione dell’inceneritore di Parma con la realtà del nostro comune. Volerlo fare denota o una evidente mancanza di informazioni oppure ancora peggio una malafede. Se le interessano le mie opinioni al riguardo del sindaco di Parma si senta libero di contattarmi personalmente e non mancherò di rispondere alle sue domande e chiarire per quanto mi sia possibile i suoi dubbi. In questa sede cerchiamo di rimanere nel seminato o come direbbe qualche politico di ben più ampio seguito cerchiamo di rimanere “sul pezzo”.

          (Massimiliano Genitoni – M5S Castelnovo ne’ Monti)

          • Firma - MassimilianoGenitoni-M5SC.Monti
  1. Io, nella “mia posizione” di consigliere comunale, ho votato contro all’aumento delle tariffe Iren e non avendo “altre posizioni” di interesse posso continuare a dire e fare liberamente quello che penso. Ora chiediamo che anche le istituzioni concretizzino il loro sdegno e questo è tutto quello che la “mia posizione” politica mi consente di fare. Vedremo quale sarà la risposta e tutti potranno farsi una propria opinione sulla base di fatti e non parole!

    (Massimiliano Genitoni – M5S Castelnovo ne’ Monti)

    • Firma - MassimilianoGenitoni-M5SC.Monti
  2. Genitoni, vendendo le azioni direi che il Comune conterebbe sicuramente zero. Magari cercando solidarietà anche con i soli Comuni della montagna si conta per 0,1 poco, ma meglio di zero. Per assurdo i Comuni dovrebbero riprendersi il 100% delle azioni in modo da potere decidere strategie e compenso dell’AD. Inoltre le tariffe non le decide Iren ma l’autorità per gas e acqua e la Regione per i rifiuti, propaganda comprensibile ma eviti le imprecisioni. Mi pare che la sua opinione sia allineata a quella espressa da Fausto Giovanelli nei commeti all’articolo del Sindaco di Casina: dobbiamo preoccuparci?

    (MC)

    • Firma - mc
    • Tanti parlano ed esprimono opinioni ma chi decide è sempre il “potere” avallato dagli elettori e chi non è da quella parte, mai ha ragione, sempre torto, quindi avanti pure con il solito sistema. Se sei schierato, non dalla parte “giusta” ed esprimi pensieri ed opinioni che evidenziano scorrettezze o scelte sbagliate, avallate dal tempo, mai mancano quelli che: “ma il signor X ha fatto, ma il signor Y ha fatto, ma il signor Z ha detto. Quindi nessuno si deve lamentare, nessuno deve proporre, solo accettare quello che da sempre i preposti hanno deciso per il bene del popolo. Peccato che questo bene non lo si vede, almeno io non lo vedo, forse l’età mi crea problemi alla vista. Saluti.

      (Fabio Leoncelli)

      • Firma - fabio leoncelli
    • Solo per evitare appunto “imprecisioni”: per il gas c’è il mercato libero, l’autorità garante non stabilisce le tariffe di mercato ma gestisce solo quelle del mercato “pubblico” (mercato vincolato). La tariffa rifiuti non la stabilisce la Regione, nonostante il piano rifiuti sia di competenza regionale, ma l’assemblea dei sindaci della provincia (ex ATO).

      (Massimiliano Genitoni – M5S Castelnovo ne’ Monti)

      • Firma - Genitoni Massimiliano - M5S C. Monti
  3. Buona sera “MC”, quindi con il suo messaggio vuole dirmi che è stata tutta propaganda quella dei sindaci in queste settimane così come quella del signor Fausto Giovanelli? E’ quindi impossibile svincolarsi da Iren e attuare politiche di sviluppo di realtà locali che si occupino della raccolta differenziata, come già avviene in altri comuni d’Italia? Rassegnazione e silenzio sono le soluzioni che mi suggerisce? Grazie ma preferisco scontrarmi con i mulini a vento.

    (Massimiliano Genitoni – M5S Castelnovo ne’ Monti)

    • Firma - MassimilianoGenitoni-M5SC.Monti
  4. Non credo neanch’io che sia facile sganciarsi da Iren, ma approvo in pieno la proposta del signor Genitoni. I tempi sono maturi per provare a fare qualcosa, gli utenti abbastanza esasperati, i sindaci pare la pensino nello stesso modo, la maxi liquidazione e altri spiccioli elargiti all’AD coi nostri soldi, tutto lo sdegno espresso su quest’ultima ingiuria, dicono una cosa sola: è il momento giusto per provare a sganciarsi dal colosso deficitario voluto dal sindaco Delirio pardon, Delrio… Se si chiacchiera e basta non si cambierà mai e ormai mi sembra che la misura sia colma.

    (Paola Agostini)

    • Firma - PaolaAgostini
  5. Mi pare che lei, se lo contesta, abbia frainteso la posizione del sindaco di Casina che ha sollevato problemi enormi nella gestione dei servizi di Iren. Per fortuna che ogni tanto nelle istituzioni c’è qualcuno “fuori dal coro”. E questo, per fortuna, non è una prerogativa limitata al M5S. Lei faccia la sua parte nel Comune di Castelnovo ne’ Monti. Gliene sarò grato.

    (Elio Peri)

    • Firma - ElioPeri
  6. Penso che ci siano ancora troppe persone che hanno pregiudizi nei confronti di altre, anche se sostengono interessi giusti e quelle troppe persone preferiscono difendere a tutti i costi qualunque malgoverno purché non si alzi la voce e non si cambino troppo le cose. Non mi venite a dire che non é facile smantellare Iren, non mi venite a dire che siete indignati per quello che ci stanno facendo, ma dite piuttosto che non si vuole fare nulla, oppure che si ha paura dei cambiamenti, oppure che proteggete interessi politici, oppure siete contro perché lo ha detto il M5S. Bisogna togliersi di dosso questi parassiti, ma farlo subito e farlo davvero ed é giá troppo tardi!

    (Simona Sentieri)

    • Firma - simonasentieri
  7. Come ho già detto in un precedente intervento tutti i sindaci, gli assessori all’ambiente e i comuni dell’Appennino (Unione dei comuni e alcuni comuni al di fuori dell’Unione) insieme stanno studiando progetti alternativi e soluzioni differenti per quello che riguarda la questione rifiuti. Non si tratta certamente di operazioni semplici, si deve essere in grado di fornire un’alternativa che naturalmente va progettata e costruita dal nulla. Si è creato un tavolo di lavoro che ha già cominciato ad essere molto operativo. Ricordiamoci che non dobbiamo riferirci solo ad Iren ma ad un piano d’ambito regionale. Per informazioni o delucidazioni sui contenuti del tavolo di lavoro e non solo, per sapere quali sono le operazioni che stiamo mettendo in atto con Iren per la questione tariffe, la qualità del servizio, le scelte che possiamo impostare come amministrazione, i progetti che stiamo portando avanti, sono disponibile a chiarimenti in qualunque momento, per il consigliere Genitoni o per chiunque altro voglia conoscere nel dettaglio cosa stiamo facendo.

    (Chiara Borghi, assessore all’ambiente)

    • Firma - ChiaraBorghiAss.Ambiente
    • Gentile Assessore, perchè allora non mettere una bacheca sul sito del Comune, dove poter seguire il work in progress del “tavolo di lavoro”? Non chiedo certo uno step-by step, ma una sorta di montly-report potrebbe essere interessante. Lei cosa ne dice?

      (MV)

      • Firma - mv
  8. Sono anni che combatto queste cose, contestando le scelte di tutti i comuni reggiani, sempre pronti ad obbedire agli ordini di partito ed ai voleri di Iren. Anche negli ultimi anni, in cui la crisi ha colpito tutti, in cui sono calati la produzione, gli acquisti di prodotti in genere, il consumo di energia elettrica, l’unica cosa che è aumentata, secondo i dati di Iren, è la produzione dei rifiuti e conseguentemente le bollette per i cittadini; ma avete sentito i nostri sindaci protestare o contestare? Purtroppo negli anni si è costruita una ragnatela nella quale siamo invischiati e dalla quale adesso si vorrebbe uscire; si sarebbe potuto tentare quando le decisioni venivano prese in Provincia ma, tranne qualche astensione (vedi Viano), nessun Comune ha mai votato contro i piani d’ambito dettati da Enìa prima ed Iren poi. La scusa era che contavamo poco, finendo così per non contare niente. Ora decide la Regione, perché nella rossa e democratica Emilia il potere è sempre più lontano dalla gente e dai sindaci stessi. In fin dei conti però abbiamo ciò che meritiamo; la gente, che si è sempre disinteressata del problema, tranne qualche timida protesta esternata al bar per i costi aumentati, ha continuato a votare sindaci che portavano avanti queste scelte, accettando persino di buon grado di avere sul territorio montano una discarica delle dimensioni di Poiatica, in un contesto prevalentemente agricolo ed in zona di dissesto idrogeologico. Credo che le colpe per la situazione attuale siano tante, Iren ha fatto semplicemente ciò che le è stato permesso di fare. Ora, se davvero si vuole, tocca ai sindaci ed a noi tutti provare a cambiare il sistema, anche alla gente comune perché da questo sistema si esce solo con la volontà di tutti e la consapevolezza che ognuno deve fare la propria parte, specialmente nel pretendere che la politica torni ad essere al servizio della gente e non delle multiutility.

    (Antonio Manini)

    • Firma - AntonioManini