Home Economia Guido Tamelli si dimette

Guido Tamelli si dimette

83
9

Guido Tamelli ha rassegnato le dimissioni da direttore generale di Banco Emiliano, funzione che gli era stata assegnata dal Consiglio di amministrazione un anno e mezzo fa, quando l’istituto di credito cooperativo nacque dalla fusione tra Banca di Cavola e Sassuolo e Banca Reggiana.

“Lascio l’incarico – sottolinea Tamelli – per un progetto stimolante, che mi vedrà passare da funzioni manageriali svolte per lunghi anni nel mondo bancario, ed in particolare nella cooperazione di credito reggiana, al ruolo di imprenditore”.

“Ringrazio sinceramente i soci, gli amministratori e i collaboratori che mi hanno accordato stima e fiducia, ed ai quali resto legato da sentimenti che vanno oltre la condivisione dei valori fondanti il credito cooperativo".

A Guido Tamelli il Consiglio di amministrazione di Banco Emiliano, che conta 18.698 soci e 40 dipendenze nelle province di Reggio Emilia (28), Parma (5 sportelli), Modena (5 agenzie) e Mantova, ha espresso “il più vivo ringraziamento per il lavoro svolto dapprima come direttore di Banca di Cavola e Sassuolo e, negli ultimi 18 mesi, alla direzione di Banco Emiliano”, nato proprio un anno e mezzo fa dalla fusione tra Banca Reggiana e l’istituto di credito dell’Appennino.

Dal Consiglio di Banco Emiliano, inoltre, “l’augurio a Tamelli per il successo delle nuove iniziative che andrà ad intraprendere e per le quali il suo dinamismo e le sue competenze rappresenteranno componenti decisive”.

 

9 COMMENTS

  1. Da grande banca quale era Cavola e Sassuolo alla banca come tante del dopo fusione. Cambiano i tempi. Cambiano i modi. E le imprese chiudono. Non più liberi di gestirsi, ma dipendenti da “sedi” adiacenti alla pianura, non in grado di capire i problemi delle aziende nelle zone più “depresse” come le nostre.

    (Montanaro)

    • Firma - (montanaro)
  2. Ciao Guido. In bocca al lupo per le tue nuove avventure economico-finanziarie. Grazie sempre per i tuoi preziosi consigli e aiuti quando è stato necessario. E’ a questo che servono le banche. Non devono solo fare la fortuna dei soci o dei dirigenti, devono soprattutto servire alla fluidità di accesso al credito dei correntisti. La banca deve essere il nostro partner economico, non una ulteriore Equitalia sulle spalle. Ciao, grande.

    (Fabio Mammi)

    • Firma - fabiomammi
  3. Un grande augurio di successi per la nuova attività ad un grande ormai (ahimè) ex direttore di banca. Guido Tamelli, sempre un punto di riferimento per ogni correntista, è riuscito nonostante i grandi cambiamenti nell’ambiente bancari a conservare all’istituto le caratteristiche originarie di banca locale, caratteristiche che rassicurano il cliente e lo fanno sentire “a casa sua”. Questi episodi, prima la fusione, ora l’uscita del “nostro” direttore, generano sempre un campanellino di allarme ed io mi auguro che la banca non stravolga quella che la sua missione originale: avremo modo di verificare questo in un prossimo futuro. Guido, che dire, un immenso in bocca al lupo.

    (Sergio Sironi)

    • Firma - SergioSironi