Home Società Tirocini formativi. Per chi? Come?

Tirocini formativi. Per chi? Come?

3
0

La crisi economica iniziata nel 2008 ha avuto pesanti ripercussioni anche in territori un tempo floridi come quello della Emilia Romagna.

A Casina, come negli altri comuni della montagna, i sintomi più evidenti sono il numero sempre maggiore sia di giovani alla ricerca di un lavoro che di richieste di assistenza economica presentate ai servizi sociali, principalmente da parte di nuclei familiari nei quali i genitori hanno perso il lavoro. La disoccupazione giovanile e la disoccupazione di coppie di genitori con figli a carico, sono ormai diventati uno dei principali problemi della nostra comunità.

Per contrastare questo fenomeno l’Amministrazione Comunale ha iniziato già nel 2014, in stretta collaborazione con il Centro di Ascolto di Casina, un percorso di sostegno attivo ai nuclei familiari in difficoltà economica che si concretizza per lo più con la promozione ed il finanziamento di tirocini formativi mirati a persone in condizioni di fragilità economica.

Contemporaneamente è attiva l’iniziativa Garanzia Giovani promossa e finanziata dall’Unione Europea e dalla Regione Emilia Romagna per favorire l’ingresso di giovani inoccupati nel mercato del lavoro, sia mediante una formazione mirata sia mediante strumenti di inserimento attivo quali i tirocini formativi.

Sono perciò diversi i programmi pubblici esistenti e i contributo di privati come la Caritas per la promozione di tirocini formativi, sia rivolti a nuclei in difficili condizioni economiche che a giovani inoccupati.

Sappiamo che il momento economico è difficile anche per le nostre aziende e che i tirocini sono spesso visti come una seccatura anziché un’opportunità, ma siamo comunque convinti che questa sia una grande occasione per aziende del nostro territorio, che infatti hanno la possibilità, a costi estremamente contenuti, quasi nulli, di valutare le potenzialità di nuovo personale favorendo al contempo il ricambio di idee all’interno delle proprie strutture.

“Un paese dove le aziende offrono un’opportunità ai propri giovani o a persone temporaneamente in difficoltà è sicuramente un paese migliore e più coeso” dichiara l’assessore Stefano Busanelli che ha lavorato intensamente al progetto.