Home Cronaca M5S sul S. Anna: il problema è solo politico

M5S sul S. Anna: il problema è solo politico

6
2

Riceviamo e pubblichiamo.

-----

Ospedale M5S
Ospedale M5S

Il giorno 5 marzo scorso ci siamo riuniti in Municipio con i capigruppo di maggioranza e minoranza per discutere dell’imminente chiusura del reparto maternità dell’ospedale S. Anna di Castelnovo ne’ Monti.

Dopo avere analizzato tutte le questioni del caso siamo giunti ad una conclusione non tanto scontata ossia che questo problema serissimo che vedrà coinvolti tutti andava affrontato uniti e soprattutto per vie istituzionali presentando proposte alternative e chiedendo di rivedere tale decisione anche in funzione della nostra territorialità e problematiche ad essa connesse.

Essendovi indicazioni del Governo la regione Emilia Romagna deve chiudere i reparti di maternità che non hanno almeno 500 nascite/anno per “questioni di sicurezza dei parti” e se non si attengono a tali direttive rischiano di perdere contributi per 10/15 milioni di Euro.

Facile capire come la questione sia puramente politica e di competenza esclusiva della Regione che è gestita dallo stesso partito che sta dando tali direttive dal Governo: PD.

Come M5S, fedeli ai nostri principi e ponendo sempre come priorità l’interesse dei cittadini, abbiamo preferito proseguire su questa linea ufficiale informando tempestivamente il nostro portavoce reggiano in Regione Emilia Romagna esponendo le nostre preoccupazioni su tre punti focali:

a) a Castelnovo ne' Monti ci sono un centinaio di nascite/anno ma non si sono mai verificati problemi sui parti negli ultimi 10 anni (smentendo di fatto la questione sicurezza che verrebbe meno chiedendo ad una partoriente dell’alto crinale di affrontare un tragitto di quasi 2 ore per raggiungere il presidio sanitario);

b) gli abitanti dell’alto Crinale in caso di neve come potrebbero in emergenza parto (non sempre si sa con precisione quando debbano nascere i bambini) a raggiungere in tempo utile il S. Maria di Reggio Emilia?

c) la struttura MIR quanto costerebbe all’anno? Chi la gestirebbe in sub-appalto (manutenzione, pulizie etc) e sarebbe più conveniente di lasciare un punto nascite a metà tra Reggio Emilia e l’alto Crinale? Non sarebbe meglio eventualmente mandare alcune partorienti dei comuni vicini a Castelnovo ne' Monti anzichè a Reggio Emilia (distribuire i parti per raggiungere il numero minimo)?

In Regione i 5 Consiglieri M5S si sono subito adoperati per affrontare per quanto in loro potere la questione e intraprendere il percorso che meglio potrà dare un reale risultato a questo problema che vede coinvolti altri piccoli comuni della regione.

Come M5S Castelnovo ne’ Monti abbiamo dato piena disponibilità a partecipare in qualsiasi sede istituzionale o non per potere contribuire a fermare questa scelta scellerata.

Tanti in questi giorni in tanti cavalcano l’onda della indignazione popolare e lanciano proclami a mezzo stampa ma così facendo non fanno altro che del terrorismo mediatico fine a se stesso, dimenticando che chi può veramente fare qualcosa sono solo gli amministratori del PD che sono stati chiamati ad amministrare proprio da coloro che oggi ostentano tanta indignazione.

Il problema è dunque politico ma non di semplice soluzione perché chi governa è stato legittimato a farlo con le recenti votazioni regionali e quindi può decidere autonomamente come meglio crede, noi come opposizione faremo la nostra parte dando battaglia istituzionale e rendendoci disponibili a supportare qualsivoglia iniziativa popolare.

(Massimiliano Genitoni , capogruppo M5S – Castelnovo ne’ Monti)

* * *

Aggiornamento 27 marzo ore 12.30

L'interesse dei cittadini è l'unica priorità che ci siamo posti quando abbiamo deciso di affrontare questo percorso e metterci a disposizione per essere un ponte tra loro e le istituzioni.

Il problema dell'imminente chiusura del reparto maternità di Castelnuovo ne' Monti  è una vera e propria emergenza che va affrontata in tempi rapidi e con forza nelle sedi istituzionali visto che tutto dipende da decisioni puramente politiche.

Lanciamo un appello a tutte le forze politiche al fine di adoperarci per il bene dei cittadini unendo le nostre forze per andare oltre le ideologie politiche e concentrarci sul come affrontare al meglio questa drammatica situazione.

Accogliamo a braccia aperte l'appello lanciato dal sindaco alcuni giorni fa sulla stampa: ”La situazione del punto nascita è complessa, arriva da delibere prese da tutti (Anci, Upi, Uncem e altri) tempo fa; ora dobbiamo trovare il modo per stoppare queste decisioni. Se lo facciamo tutti assieme possiamo farcela”.

Noi ci siamo! Ci siamo sempre stati e sempre ci saremo quando si tratta dell'interesse di tutti.

Vista l'urgenza presentiamo oggi una mozione per richiedere l'istituzione di una commissione consiliare sulla sanità visto che il problema è politico e serve una risposta forte e chiara a livello politico per adoperarci a dare battaglia nelle sedi istituzionali.

Rimaniamo sempre disponibili anche per iniziative di sensibilizzazione ed informazione nei confronti dei cittadini ma preferiremmo agire istituzionalmente lasciando la demagogia per il "dopo emergenza".

(Massimiliano Genitoni, portavoce in Comune a Castelnovo ne' Monti)

2 COMMENTS

  1. Non so se sia terrorismo, ma se la logica è il mercato, dove la logica è il numero che razionalizza i i costi e produce guadagni, il pericolo non è nella chiusura del reparto maternità, che mi pare sia già stato deciso, ma trasformare il S. Anna in un ricovero per vecchi, visto la vasta ed unica offerta che la montagna può ancora dare e, a quel punto, lo smantellamento dell’ospedale potrebbe anche esserci venduto come attenta “analisi di mercato” e capacità di programmazione politica. No, forse non è terrorismo, ma solo aver imparato a conoscere la nostra classe politica.

    (MV)

    • Firma - mv
  2. Il cittadino prono al servizio della politica e non la politica al servizio del cittadino: questi sono i risultati.
    Ma se il PD è al 40% e lo stesso PD decide che questa è la strada da seguire, evidentemente va bene così; magari ricordiamocelo alle prossime elezioni, sempre che non si stabilisca che un presidente del Consiglio, non eletto, possa continuare a governare a tempo indeterminato.

    (Ivano Pioppi)

    • Firma - Ivano Pioppi