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A proposito di monopoli…

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Riceviamo e pubblichiamo.

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"Nel verbale del consiglio comunale di marzo il sindaco di Carpineti fa sapere: ''Si prende in esame quel 7,5% che ci hanno prospettato come aumento del 2015, mi vergogno quasi a dirlo, però un 2,5% è ingiustificato, è dovuto al fatto che ha chiuso Poiatica. Allora siccome il costo di smaltimento al cancello è più o meno uguale, non si capisce come possa incidere di più questo trasporto, quando su 10 camion che venivano a Poiatica, due erano della montagna, quindi avevano un percorso breve, adesso lo allungheranno, ma otto erano della pianura che venivano fin qua; andando a Novellara ovviamente hanno un percorso più corto, dovrebbero consumare meno, dovrebbero spendere minor tempo, quindi non si capisce un tale aumento''.

Nemmeno noi comprendiamo come questi ricatti sotto traccia per mantenere gli impianti di smaltimento o incenerimento aperti (su cui la multiutility conserva il vero profitto per alimentare un baraccone sempre in rosso) possano essere considerati legali e tollerati.

Su questo siamo d'accordo con il sindaco. Ma come? Da anni le tasse sulle utenze rifiuti sono in aumento succhiando i risparmi dei cittadini e svendendo la qualità dell'aria! Poiatica ha aperto nel '95 e anche a livello di spese famigliari, le tasse dei rifiuti sono sempre state lacrime e sangue, in un costante e ingiustificato incremento annuale dei costi. Prima era aperta e aumentavano le tasse, adesso chiude quindi... aumentano le tasse? Manca il senso logico. E' come se noi andassimo dall'ortolano a fare spesa e questi dicesse: 'Bene, i pomodori marci che ti ho venduto me li hai pagati ogni anno di più, adesso non te li vendo più ma tu me li continui a pagare con un rincaro del 7,5%'. Noi sapremmo cosa risponderemmo all'ortolano, ma la vera domanda è: cosa rispondono i nostri sindaci al 'loro' ortolano di fiducia? Non ci è dato sapere perché mai siamo stati autorizzati ad entrare ad un qualsiasi Consiglio dell'Unione dei comuni o al famoso incontro con il signor Profumo, con le solite motivazioni insomma, non è la 'sede opportuna', 'vorrei ma non posso', e così via. E intanto si prende tempo, i mesi passano e noi rischiamo di prenderla nel bisacchino e sta volta per sempre.

Forse c'era la paura che avessimo tirato i pomodori marci dell'ortolano, eppure abbiamo la netta sensazione di non essere noi la gente da temere. Crediamo che gli amministratori stiano sbagliando l'interlocutore a cui chiudere le porte.

Siamo allibiti. Queste multiutilities deturpano i territori, impoveriscono la gente, continuano a fare appalti in ribasso, speculano in finanza con soldi dei contribuenti pubblici, pagano salari stellari a manager che continuano a colorare di rosso i bilanci, subappaltano lavori ad aziende in odore di mafia. E pure continuano ad essere l'unico interlocutore degli enti pubblici locali e a dettare le regole del gioco? E per di più fanno i progettini di educazione ambientale nelle scuole per far vedere che non sono orchi come sembrano. Non mangiano i bambini come quelli delle favole, è vero, mangiano il loro futuro. Se questo è un incubo, svegliateci, ve ne preghiamo.

Nel frattempo vorremmo continuare a sognare che ci siano ancora istituzioni che oltre a fare il predicozzo educativo ai cattivi ortolani perdendo tempo prezioso, adottino strategie alternative di cambio rotta da subito: affidando a gente come Orzes o altri esperti in strategie a massima differenziata incarichi di consulenza effettiva per la gestione dei rifiuti, dandoci la portata reale e scientificamente misurabile delle conseguenze sulla salute degli impianti di smaltimento di rifiuti urbani, facendosi promotori di manifestazioni e azioni collettive (mica è una brutta roba scendere in piazza con la vostra gente, sapete?), attivando percorsi di raccolta 'in house' come sta facendo Forlì, interpellando e collaborando con i comitati ambientali dove ci sono persone con idee davvero grandi, iniziando da subito le misure della strategia Rifiuti 0, sanzionando e denunciando quando si sa. Cose così via…".

(Comitati "Fermare la discarica" ed "Ecologicamente")