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“Progetto per Castelnovo ne’ Monti” scrive che si farà trovare pronto

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Riceviamo e pubblichiamo.

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PROGETTO PER CASTELNOVO MONTICon l’avvio del mese di settembre tradizionalmente riprende a pieno regime anche l’attività amministrativa degli enti locali, comprese sedute consiliari, incontri, riunioni, tutti quegli aspetti che consentono anche ai gruppi di minoranza di essere partecipi di tale attività. La Lista Civica ed il gruppo “Progetto per Castelnovo ne' Monti” si faranno trovare pronti, con anzi il desiderio di rilanciare le tematiche che sono fin dal nostro ingresso in Consiglio al centro della nostra azione politica, e che non hanno ancora ricevuto risposte pienamente adeguate.

L’obiettivo resta sempre quello di far sì che il capoluogo dell’Appennino reggiano riesca a vincere quella involuzione che da qualche tempo lo sta segnando unitamente agli altri Comuni del comprensorio e cercare di ricostruire insieme alle diverse istituzioni quel “sistema montagna” che in passato aveva dato buoni frutti e risultati.

Riprenderemo i lavori del Consiglio con temi ancora non risolti: il tema della sicurezza ha segnato un rallentamento, non tanto per quanto riguarda il lavoro delle forze dell'ordine sempre solerte, ma gli impegni presi dall’Amministrazione nell'assemblea pubblica dell'ottobre scorso ancora non hanno trovato realizzazione. La messa in campo della tecnologia ad esempio: le telecamere in zone strategiche del paese non sono ancora attivate, il progetto smart-city, nell’ambito del quale esse rientravano e gia più volte annunciato, non vede ancora la certezza del completo finanziamento da parte della Regione.

C’è poi il tema molto importante della variante del ponte Rosso: il completamento del secondo stralcio naviga ancora nel buio e nonostante le buone intenzioni della Provincia siamo arrivati nei giorni scorsi all'ipotesi paventata dal sindaco di smontare la rotonda per tornare al percorso precedente. Ciò significherebbe lasciare incompiuta un’opera già praticamente finita e inutilizzata. Una ipotesi ed una situazione che respingiamo con forza, perchè crediamo sia fondamentale terminare i lavori invece di fare annunci irrealizzabili: chiediamo che entro la fine dell'anno questa Amministrazione trovi assieme alla Provincia i finanziamenti necessari, altrimenti anzichè smontare la rotonda farebbero meglio a dare le dimissioni.

All'inizio dell’estate è stato anche votato il bilancio 2015 che non è stato a nostro avviso il “Bilancio della svolta”, come ripetutamente era stato detto e promesso.

Speravamo di vedere almeno qualche discontinuità con l’Amministrazione uscente, ma le idee e i propositi messi in campo appaiono la mera riproposizione di progetti datati e superati, oltre che di difficile realizzazione.

Un tema sul quale ci impegneremo nelle prossime settimane ad esempio sarà la destinazione del Consorzio Agrario Provinciale: l’idea dell'Amministrazione è quella di metterlo in vendita con un bando che non conosciamo ancora, ma che per ora vede una base d'asta di circa 800mila euro per ricavarne uffici, negozi e abitazioni.

La nostra idea è quella di coinvolgere tutte le associazioni di categoria in un incontro con l'Amministrazione per vedere di trovare una soluzione che lasci questo immobile per un utilizzo pubblico, da destinare a contenitore culturale o come padiglione espositivo per diverse realizzazioni, siano esse promozionali del nostro territorio o mostre tematiche che possano fare da traino per lo sviluppo turistico nei periodi di bassa stagione.

La situazione dell’ospedale Sant’Anna e del suo punto nascite resta poi uno dei temi centrali ancora irrisolti, che questa Amministrazione è chiamata ad affrontare, perché l’ospedale rimane un servizio irrinunciabile per il nostro territorio.

La montagna non può permettersi di perdere nessuno dei suoi servizi, presidio ospedaliero in testa, e la chiusura del reparto di Ostetricia sarebbe un punto di non ritorno, il che spiega la generale mobilitazione di questi mesi da parte di istituzioni, associazioni e tantissimi cittadini. Una mobilitazione per dire che la montagna va trattata alla pari con le altre realtà provinciali, delle quali non vuole diventare la Cenerentola, ma si candida invece ad essere un punto di eccellenza e di progetti pilota per l’intera Regione, in ambito ospedaliero-sanitario, dal momento che il nostro territorio ha caratteristiche altimetriche, orografiche, ambientali di particolare qualità e che si prestano a tale funzione.

L’ ospedale S. Anna è un elemento di identità del nostro Appennino e non si può nel contempo pensare di valorizzare il turismo e la bellezza dei nostri monti se poi non si garantisce un servizio prioritario, punto di riferimento sia per i turisti di varia età ma anche per gli abitanti stessi, di oggi e di domani.

Il lavoro che ci sentiamo di dover svolgere come Lista è duplice: quello per noi principale va portato avanti nel Consiglio comunale, dove siamo stati eletti dai nostri concittadini, ma non possiamo sottrarci all'impegno di allargare le nostre proposte fuori dai confini comunali, specie dopo il convegno da noi organizzato in maggio “Vivere in Appennino si può”, da cui è chiaramente emerso che la montagna deve ragionare e muoversi in maniera quanto più possibile unitaria. Abbiamo così iniziato un “percorso” che vorremmo proseguire con la creazione di un gruppo che esca dal perimetro di Castelnovo e possa mettere insieme le forze politiche – sociali – culturali e giovanili della nostra montagna, in modo da poterla rappresentare con maggiore forza e determinazione.

(I consiglieri comunali “Progetto per Castelnovo ne' Monti", Robertino Ugolotti e Daniele Valentini)