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Castelnovo ne’ Monti: AAA verde cercasi

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Piazza Peretti
L'ippocastano più sofferente di piazza Peretti: è quasi autunno ma sbocciano le gemme

L'attenzione del cittadino medio nei confronti del verde e della salute è sensibilmente aumentata nel corso degli ultimi anni. Prodotti bio, attività fisica, energia sostenibile, ambiente...

Proprio la cura dell'ambiente ed in particolare del verde pubblico dovrebbe essere una delle priorità che anche Castelnovo ne' Monti dovrebbe perseguire, sia per distinguersi da altri territori, che poco si discostano dalle cementificate città cui fanno da satellite, sia per dare ai visitatori, potenziali turisti, una ragione per deputarlo a luogo di vacanza.

Piazza PerettiInvece è sotto gli occhi di tutti, nel corso di questi ultimi anni, il progressivo depauperarsi del verde pubblico.

Non è di molto tempo fa la perdita di uno dei maestosi cedri del Libano che ombreggiava la fontana di piazza Peretti, l'"albero del grattacielo" che è stato lasciato morire senza cure e senza essere sostituito da una piantumazione che, nel tempo, avrebbe mitigato l'impatto con una costruzione che con la montagna non ha nulla da spartire.

Gli alberi di piazza Martiri, negli ultimi anni ridottisi da 10 a 2, di cui uno stentato.

I giardini pubblici, ai quali viene attribuita una generosa definizione, altro non sono che una limitata distesa di erba costeggiata da panchine e giochi per bambini alla “randa del sole”. Il progetto di un vasto parco pubblico, dotato di aree per i picnic delle famiglie e luogo di studio e svago, è stato bocciato qualche anno fa.

Bagnolo
Scorcio dei giardini di Bagnolo. Sullo sfondo alcune piante secche davanti al vecchio Municipio

Dall'altra parte della strada, davanti al vecchio Municipio ora sede di servizi Ausl, di sette piante, tre sono ormai secche: una sì e una no, alternate.

Le pinete non sono tutte accessibili da molti anni. Quella di Bagnolo, dopo alcuni lavori, non ha trovato nell’opportuna manutenzione la destinazione ad essere la passeggiata di molti. Manca un luogo di ristoro (e il chiosco ci sarebbe con, forse, la possibilità di dare qualche posto di lavoro, magari tra le categorie protette) ed il ghiaietto sparso anni fa fu all’inizio fonte di disagio per chi voleva avventurarsi con carrozzine e passeggini, causa l’eccessivo spessore, ed ora ridotto al un pallido velo. Il monumento ai Caduti, che vide nell'ottobre 1927, all'inaugurazione, la presenza dell'erede al trono Principe Umberto di Savoia, è poco valorizzato e rende quanto mai evidente come la Storia sia lasciata al ricordo del singolo.

Albero
Scendendo in piazza Gramsci dall'attraversamento pedonale del grattacielo

Monte Castello, dopo alcuni lavori per il restauro dell’antica torre e qualche taglio di alberi per migliorare la visibilità della stessa dal centro del paese, resta inaccessibile, senza un sentiero definito ed un percorso segnalato a chi fosse interessato a visitarlo. Monte Forco, poi, è una selva inestricabile che, al massimo, fa da cornice alla chiesa della Resurrezione.

E’ di poche settimane fa l’abbattimento dei platani di viale Bagnoli che da settant’anni accoglievano chi transitasse da una bretella di passaggio che non ha altra bellezza che l’utilità per uscire celermente dal paese, forse verso altri e più ombreggiati lidi. Era indispensabile?, non si potevano trovare altre soluzioni? Questo argomento è stato largamente dibattuto su questo sito e i pareri restano discordi.

Ultima, e speriamo lo sia, novità in tema di verde pubblico: il precario stato di salute degli ippocastani di piazza Peretti, che oltre ad ombreggiare la piazza donano un’immagine assai suggestiva durante il periodo natalizio grazie alle illuminazioni disposte sulle fronde.

Monte Castello
Panoramica di Monte Castello

A questo proposito, era stato segnalato da tempo lo stato di sofferenza delle piante ed in ragione di ciò, come redazione, ci siamo rivolti all’assessore Chiara Borghi all’inizio del mese corrente per avere delucidazioni al riguardo.

Monte Bagnolo
L'anello della pineta di monte Bagnolo

Nella giornata di ieri ci è pervenuto un comunicato stampa, congiuntamente inviato anche ad altre testate, dal quale rileviamo come, citiamo pari pari: “Sugli alberi di piazza Peretti è stato effettuato recentemente un sopralluogo da parte del personale del Consorzio fitosanitario provinciale. Gli ippocastani (in particolare il terzo) soffrono di un bruciore non parassitario, una fisiopatia tipica di alberi in ambiente urbano. Questa problematica è dovuta in particolare al gran caldo, in particolare del mese di luglio, e che si protrae anche di notte causato dal calore che sale dalla pavimentazione della piazza e dai muri delle case circostanti, e non permette alla pianta di disperdere e dissipare il calore accumulato di giorno. Le foglie pertanto iniziano a diventare rosse dal bordo esterno fino a cadere come se fosse autunno. La terza pianta è quella che ne soffre di più in quanto è sempre stata la più debole/meno rigogliosa e con presenza di funghi radicali: la pianta presenta infatti già delle nuove gemme e a seguito della caduta delle foglie ripartirà con un nuova stagione vegetativa e una nuova fioritura, che ovviamente è un fatto assolutamente negativo in autunno perché non rispetta il ciclo vegetativo della pianta in vista dell’inverno. L’acqua alla base del tronco non risolve il problema anche perché le radici potrebbero essere lontane da quel punto: per aiutare il raffreddamento andrebbe al massimo 'nebulizzata' dall’alto, cosa ovviamente poco fattibile. Al fine di provare a salvare gli alberi la soluzione ideata è di allargare le aiuole sotto gli stessi, eliminando parte della pavimentazione con recupero di un po’ di terreno aperto, e cercare di eliminare anche il cemento che probabilmente è presente fin verso il tronco. In questo modo dovremmo aiutare gli alberi ad avere un habitat più adatto e ad un maggior 'respiro' e rinfrescamento in estate. In contemporanea si proverà a fare, come negli anni passati, delle infiltrazioni di micorrize a livello delle radici per cercare di fornire alle piante un po’ di elementi nutritivi, sia quest’autunno che la prossima primavera”.

Viene spontaneo chiedersi come mai non sia stato preso in considerazione il benessere delle piante quando, nel 2004, è stato eseguito il rifacimento di piazza Peretti, definita allora pomposamente “il salotto di Castelnovo” e nella quale era prevista l’interdizione a traffico e parcheggio in favore di lasciare ai pedoni l’intero utilizzo della piazza.

Invece è sotto gli occhi di tutti come i posti macchina siamo stati ripristinati poco dopo e come tre dei pochi alberi “pubblici” attualmente in paese siano a rischio. Se gli interventi riusciranno a porvi riparo resta comunque il fatto che è una spesa a carico dei contribuenti che si poteva evitare con una progettazione più accorta e lungimirante.

E’ desolante constatare come la maggior parte del verde che si può ammirare in paese sia privato. Alcuni esempi: il bosco adiacente al Comune, i giardini delle ville ai Pavoni, alcune proprietà su viale Bagnoli e su via Roma.

Se un paese di montagna non può vantare un patrimonio verde almeno comparabile alle province della bassa viene da chiedersi se il futuro sia aggrappato alla volontà dei privati ed al verde “privato” che ormai ha assunto funzione “pubblica”.

 

4 COMMENTS

  1. Ormai i compromessi non esistono più, le aziende con bassa redditività arrancano, poi chiudono, investe chi ha margini elevati, compra le piccole e va avanti. Perché non parlare delle strade?, avrete tutti constatato che non si vedono più cantieri di ricostruzione del manto, le buche e gli avvallamenti erano prerogativa dell’Albania 20 anni fa, con tutto il rispetto, mentre da anni, ogni anno, mediamente, piego un cerchione o trito uno pneumatico! Non sistemiamo le strade, gli acquedotti, i pronto soccorso, figuriamoci il verde pubblico! Perché non usare il personale in mobilità o in cassa integrazione per manutenere il nostro Paese, lasciando per ora stare i detenuti, che potrebbero fare qualcosa anche loro. Un Paese che assiste tutti e nessuno! Come mi disse uno dei pochi consulenti aziendali (tra i pochi con cui ho lavorato, quindi col massimo rispetto per la categoria) che si meritava il compenso, “le democrazie non fan bilancio”.

    (Francesco Casoli)

    • Firma - FrancescoCasoli
  2. Volevo solo rendere noto che poche settimane fa la società sportiva Stone Trail Team ha provveduto alla pulizia dei sentieri delle due pinete (oggi ben visibili) e in particolare l’accessibilità del sentiero che porta al castello. I lavori sono tutti documentati e se la redazione lo richiederà saremo ben lieti di fornire le foto che documentano tutto questo. A tal proposito volevamo informare i cittadini che in occasione della gara podistica “Trail della Pietra” del prossimo 20 settembre sono stati puliti tutti i sentieri che collegano la Pietra di Bismantova. Saranno comunque realizzati altri interventi dalla nostra società, in particolar modo nelle pinete, dove, in particolare in inverno, svolgiamo le nostre attività.

    (S.T.T. Castelnovo ne’ Monti)

    • Firma - S.T.T.CastelnovoneMonti
  3. A Castelnovo e dintorni non mancano le aree verdi, manca piuttosto un parco urbano attrezzato di giuste dimensioni. Qualcosa tipo il parco di Carpineti, la pineta di Casina o il parco Morgone di Scandiano. I giardini di Bagnolo sono davvero poca cosa rispetto ai bisogni di residenti e turisti e Monte Bagnolo, per come è fatto, è maggiormente vocato per altri utilizzi. Il problema è che se anche ci fosse la volontà di costruirlo, sarebbe difficile trovare l’area idonea. Dobbiamo rassegnarci e piegare il capo di fronte alla vittoria del cemento? La manutenzione del verde, invece, fa già parte di un altro capitolo.

    (Armido Malvolti)

    • Firma - Armidomalvolti