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Progetto “Codice blu”: a Castelnovo ne’ Monti la Croce Verde “arruola” anche la Polizia municipale

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Il Comandante della Municipale Sauro Fontanesi: “Prende avvio da domani l’incremento del Progetto Codice Blu di diffusione sul territorio dei “DAE” (defibrillatori semi-automatici), che saranno in dotazione della nostra Municipale che ha seguito l'apposito percorso di formazione per imparare l'utilizzo dell'apparecchio (a breve sarà effettuato un ulteriore corso per formare completamente il 100% del personale) e contribuire così ad accelerare i tempi di intervento sul territorio in caso di arresto cardio circolatorio. Un ringraziamento alla Croce Verde e al suo presidente per l’impegno che mette ogni giorno per migliorare e mettere sempre più in sicurezza il nostro paese”.

Commenta così il sindaco di Castelnovo: “La diffusione dei “DAE” permette di ampliare la possibilità di azione tempestiva nei fatici minuti che seguono l’arresto cardiaco, in attesa dei soccorsi del personale medico. Quello di Castelnovo Monti è il primo Comando di Polizia municipale dell’Appennino reggiano coinvolto nel progetto.  Grazie alla Croce Verde Castelnovo ne' Monti precursori del progetto Codice Blu per la nostra montagna, ad oggi numerosi comuni ed associazioni hanno adottato il suddetto progetto che hanno incrementato il numero di defibrillatori sul territorio”.

Iacopo Fiorentini, presidente di Croce Verde castelnovese: “Siamo contenti di aver lanciato un prezioso messaggio che molte istituzioni hanno fatto loro portando avanti la cultura del Massaggio Cardiaco e della Rianimazione, questo era il nostro obiettivo.  A Felina, ad esempio, la presenza di un DAE presso il centro del paese ha recentemente salvato un ragazzo.  Il nostro motto e quello che stiamo cercando di portare avanti si ispira a quello che ha detto Gandhi 'Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” e se ognuno di noi con un piccolo gesto migliora il proprio mondo tutti avremo più possibilità'".

Alcuni dati statistici
Ogni anno una persona su mille va incontro alla morte cardiaca improvvisa: cessazione dell’attività cardio-respiratoria. Nel 60-65% dei casi il ritmo cardiaco di esordio è la fibrillazione ventricolare dove l’unica terapia veramente efficace è lo shock elettrico mediante l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico (DAE). Semiautomatico perché è l’apparecchio che effettua la diagnosi e all’operatore lascia il compito di premere il pulsante.

L’arresto cardiaco provoca nei primi minuti l’inizio dei danni anossici cerebrali: dopo circa 10 minuti di arresto cardio-respiratorio senza aver iniziato il massaggio cardiaco, i danni diventano irreversibili. Se l'intervento dei soccorsi è precoce, la percentuale di salvezza è pari all'80-90%; se i soccorsi arrivano dopo più di 9 minuti scende al 10%, ma se fosse presente un DAE e qualcuno che pratica il massaggio cardiaco, la percentuale risale al 30%.