Home Cronaca “Dalla collaborazione si passerà alla mancanza di confronto”

“Dalla collaborazione si passerà alla mancanza di confronto”

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Riceviamo e pubblichiamo una nota a commento della fusione tra i gruppi di maggioranza e opposizione (tra i gruppi "Villa virtuosa" e "Sì uniti") a Villa Minozzo.

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Non conoscendo la vita politico-amministrativa di Villa Minozzo mi limito ad una considerazione di carattere generale.

Se un gruppo di minoranza ritiene che vi siano proposte della maggioranza in carica da dover condividere, in quanto rispondenti, almeno secondo il giudizio di tale gruppo, al “bene comune” – termine un po’ “magico” sul cui significato occorrerebbe comunque intendersi – niente vieta che decida di associarsi e di approvarle.

Cosa un po’ differente mi sembra essere invece l’eventualità che quel gruppo decida di stringere un “patto” organico con la maggioranza, e non mi sembra altresì fuori luogo il pensare che ciò possa preludere a qualcosa di “politico”, il che è sicuramente altrettanto legittimo, ma è in ogni caso un passo in più e ben diverso rispetto al “confronto costruttivo” e alla “collaborazione”.

Quanto al pensare che “occorre trovare sempre più unità di intenti operativi e amministrativi”, non so se debba interpretarsi come l’incoraggiamento a mettersi tutti insieme, nelle piccole o medie realtà, formando una sola ed unica lista. Mi perdonerà l’autore del commento se ho frainteso le sue parole, ma è una tesi che ho già sentito e che a me non pare francamente l’ideale, perché il confronto costruttivo lascerà pian piano, ed inevitabilmente, il posto ad una sostanziale assenza di confronto.

(P.B.)

8 COMMENTS

  1. Che Fiocchi e la Manicardi fossero di sinistra si era capito. Però non rispettare gli elettori è mancanza di coerenza verso chi ha espresso la propria idea col voto. Poi con la “nuova” amministrazione ci sarebbe una minoranza con solo 1 consigliere. Se vi sembra una cosa normale…

    (Montanaro)

    • Firma - Montanaro
    • La situazione di Villa rispecchia esattamente quella della politica italiota. Si era capito che Fiocchi e la Manicardi erano di sinistra, così come si era capito che Renzi e Verdini fossero massoni. Il rispetto degli elettori, visto che in parlamento dall’inizio della legislatura, hanno “cambiato casacca” 387 deputati, non c’è mai stato. L’unico coerente è Massimiliano Coloretti di “Progetto per Villa” che continuerà da solo a fare la sua onesta opposizione. Chissà se alle prossime elezioni gli elettori di Villa, già troppe volte traditi, se ne
      ricorderanno? Ad ogni buon modo, meglio soli che male accompagnati. E intanto, purtroppo, si va sempre più verso “il pensiero unico”! E no, non sembra proprio una cosa normale.

      (Angelo Riccobaldi)

      • Firma - angeloriccobaldi
      • Signor Riccobaldi, nessuno mette in discussione l’onestà di Coloretti, ma in Consiglio comunale non è ad oggi pervenuta da parte sua alcuna proposta per il territorio e per i suoi cittadini. Al contrario “Villa Virtuosa”, sin dai primi Consigli comunali, ha presentato ordini del giorno su temi ambientali, sul turismo, sull’agricoltura. Proposte riconosciute buone e votate all’unanimità dal Consiglio, quindi anche da Coloretti, e che oggi si stanno traducendo in progetti e azioni. Noi ci siamo rimboccati le maniche sin da subito, interpretando il mandato ricevuto dagli elettori come missione per il territorio. Coloretti che cosa ha fatto? Niente di più che sterili polemiche sui giornali. Ben lontani da quell'”occuparmi con attenzione delle problematiche dei cittadini”, che ha dichiarato ieri a “Prima Pagina”! Voi citate continuamente i nostri elettori “traditi”, ma quelli di “Progetto per Villa” si accontentano di questo ruolo, certamente più comodo e facile? E guardi, di pensieri ce ne sono tanti e anche molto diversificati. Non ci sarà “pensiero unico” ma auspicabilmente l’intelligenza e la maturità per trarne sempre la migliore sintesi.

        (Lucia Manicardi)

        • Firma - LuciaManicardi
  2. Per avere il confronto non serve necessariamente essere all’opposizione, anzi, forse è la posizione peggiore. Stando all’opposizione si imparano ben poche cose della vita comunale, se non quando le decisioni sono già state prese, allora dove sta il confronto? Forse il criticare e dire di no a prescindere in Consiglio comunale è il confronto? Chi ha qualche esperienza in merito sa bene quanto si conti stando in minoranza. Bisognerebbe fare vita attiva nei Consigli comunali, nelle assemblee, per capire come funzionano le cose e ai Consigli, purtroppo, vedo ben poche presenze, oltre a quelle dei consiglieri, idem per le assemblee. Resta innegabile il fatto che i risultati della politica delle parti contrarie ha prodotto i risultati che possiamo vedere tutti quanti. Prendersi la briga di entrare in maggioranza, con tutte le problematiche che assillano attualmente i comuni, non è la scelta più agevole, è invece prendersi maggiori responsabilità. Non dimentichiamo che i problemi purtroppo non sono nè di destra nè di sinistra, sono semplicemente da risolvere o quantomeno da attutirne gli effetti e bisognerebbe cercare di fare questo con l’aiuto di tutti, indipendentemente dallo schieramento. Alla fine del mandato resta sempre l’esame del voto per giudicare chi ha fatto o non ha fatto bene, però sarebbe bello esprimerlo sui fatti, sui risultati e non in funzione dei colori delle bandiere politiche. Per finire, se invece di polemizzare si cominciasse a partecipare concretamente alla vita comunale, spronando gli amministratori facendo delle proposte, esponendo le proprie idee, forse allora sì che le cose potrebbero cambiare davvero.

    (Antonio Manini)

    • Firma - AntonioManini
  3. Signora Manicardi, le proposte si possono fare e possono essere ben accette anche stando dalla propria parte. Diventa semplice criticare le opposizioni con solo 1 Consigliere. Se il voto non ha più una regola, andare a votare non è più un diritto, è un dovere; e si vede da anni.

    (Montanaro)

    • Firma - Montanaro
    • Signor “Montanaro”, quello che è semplice è criticare sempre e solo chi fa, meglio ancora se nell’anonimato e dietro a una tastiera. Se si vuole rendere utile inizi ad organizzarsi per le prossime elezioni, mettendoci faccia nome e cognome. Io l’ho fatto, partendo dal nulla e in una situazione difficilissima come quella che era, ed è, a Villa Minozzo, e assumo le mie responsabilità, anche al costo di scelte difficili ed impopolari. Penso che questa sia una buona regola. La saluto.

      (Lucia Manicardi)

      (red)

      • Firma - LuciaManicardi
  4. Faccio un mestiere che mi obbliga a rimanere anonimo. Chi non la pensa come il “Palazzo” non è visto di buon occhio. E’semplicemente per questo che mi nascondo dietro alla tastiera. Non sicuramente per paura di esprimere le mie opinioni.

    (Montanaro)

    • Firma - Montanaro
  5. Nei commenti ne ho visto sparire alcuni della prima boutade, si sa, con questa redazione la Manicardi può controllare tutto. Pieno sostegno a Montanaro!

    (P.R.)

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    “Questa redazione” non è controllata da alcuno, i commenti vengono pubblicati ove siano considerati un contributo alla discussione e non si rivelino fonti anonime, come uno erroneamente pubblicato e successivamente tolto. Inoltre la signora Manicardi non ha la possibilità di pubblicare o meno commenti, tanto per la cronaca.

    (red)

    • Firma - P.R.