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Giornata mondiale senza tabacco 2016

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Giornata Mondiale Senza Tabacco 2016
Giornata Mondiale Senza Tabacco 2016

La Lega Italiana per la lotta contro i tumori di Reggio Emilia ha organizzato una serie di importanti attività in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco 2016. Il tabagismo è uno dei maggiori fattori che contribuisce a provocare problemi di salute, specialmente il carcinoma del polmone, l'enfisema e le malattie cardiovascolari. Le attività proposte da Lilt saranno nelle giornate di lunedì 30 maggio e martedì 31 maggio: anche per il 2016 la Lilt ha fortemente voluto sostenere e diffondere la Giornata Mondiale Senza Tabacco della Organizzazione Mondiale della Sanità, con attività di sensibilizzazione e informazione sul fumo di sigaretta in alcuni luoghi della città e provincia (ospedali, piazze, biblioteche).

Il programma delle due giornate prende dunque il via il 30 maggio 2016: dalle 9.00 alle 11.00 la Lilt sarà presente con stand informativi davanti agli Ospedali di Guastalla, Castelnovo Monti e Scandiano, dove sarà possibile effettuare la misurazione del monossido di carbonio nel respiro, attività molto importante per definire l’abitudine al fumo, per valutare la necessità di farmaci, per incoraggiare il percorso per smettere di fumare: sarà curata da operatori Sert, Luoghi di Prevenzione – Lilt Reggio Emilia e alcuni educatori degli istituti superiori della provincia di Reggio.

Martedì 31 maggio gli stand informativi saranno davanti agli Ospedali di Correggio, Montecchio e Reggio Emilia, sempre con la possibilità di effettuare la misurazione del monossido di carbonio. Alle ore 9.30, davanti all’Arcispedale Santa Maria Nuova, partirà il Gruppo del Cammino a cura dell’Azienda Usl, Uisp Reggio Emilia e Cral Sanità.

Queste iniziative si inseriscono in un contesto più ampio che vede un forte impegno degli Ospedali nella lotta contro il fumo che si traduce in un’applicazione puntuale della normativa sui divieti di fumo e nell’offerta di informazioni e supporto per smettere di fumare.

È da anni infatti che le Aziende Sanitarie della nostra provincia lavorano per rendere gli Ospedali un luogo di cura, e un luogo di lavoro per i propri dipendenti, libero da fumo e salutare. Il divieto di fumo, applicato da tempo in tutti i locali all’interno dell’ospedale, è stato infatti recentemente esteso alle aree esterne ai principali ingressi all’Ospedale.

Inoltre è stato rafforzato il supporto dato ai fumatori per smettere di fumare che possono rivolgersi a Luoghi di Prevenzione per intraprendere un percorso di disassuefazione dal fumo. Esistono, oltre al Centro Antifumo di Luoghi di Prevenzione, altri 5 centri distribuiti sul territorio provinciale.

Per ulteriori informazioni su sede e modalità di accesso, consultare il sito web www.LILT.it o le sezioni dedicate a come smettere di fumare sul sito dell’Azienda Usl (sezione “Come fare per” http://www.ausl.re.it/come-fare/smettere- di-fumare) e dell’Azienda Ospedaliera - IRCCS (http://www.asmn.re.it/stop-al- fumo).

Nella sede di Luoghi di Prevenzione (Padiglione Villa Rossi, Campus San Lazzaro, Via Giovanni Amendola) è in programma un Seminario per docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, dalle ore 9.30 alle ore 13.00: da qualche anno per Luoghi di Prevenzione la Giornata Mondiale Senza Tabacco è un appuntamento per dare priorità e voce alle iniziative di promozione della salute, in particolare rivolte ai giovani. Il programma del convegno prevede interventi di Ermanno Rondini Presidente Lilt Reggio Emilia, Cristina Marchesi, Direttore Sanitario Ausl Reggio Emilia, Antonietta Cestaro, Referente Educazione alla Salute Ufficio Scolastico Provinciale.

Si parlerà del nuovo piano regionale della prevenzione con Emanuela Bedeschi, Responsabile del Piano della Prevenzione di Reggio Emilia, del ruolo della scuola e dei Dirigenti scolastici nella attuazione delle politiche per la promozione della salute, con Maria Dall'Asta, Presidente Coordinamento Dirigenti scolastici di Reggio Emilia , del ruolo degli Enti locali nella programmazione degli interventi legati alle politiche di Promozione della Salute, della programmazione di Paesaggi di Prevenzione in Regione Emilia-Romagna e a Reggio Emilia con Sandra Bosi, responsabile tecnico-didattico di Luoghi di Prevenzione (per informazioni: Luoghi di Prevenzione, tel. 0522 32655, [email protected]).

Infine, sempre martedì dalle ore 11.00 dallo stand informativo davanti all’Arcispedale S. Maria Nuova il gruppo degli operatori inizierà un percorso itinerante attraverso i punti principali del centro storico per diffondere informazioni relative al fumo di sigaretta, con la prima tappa davanti alla Biblioteca Panizzi.

Alcuni dati

Dai dati PASSI risulta che in Emilia-Romagna fuma sigarette quasi un terzo (29%) degli adulti 18-69enni, cioè circa 845mila persone, un valore lievemente più alto rispetto a quello nazionale del 27%. L’abitudine al fumo inizia precocemente: i dati dell’indagine sugli adolescenti HBSC 2014 riportano che fuma sigarette l’1% degli 11enni, il 5% dei 13enni e il 29% dei 15enni, percentuali che salgono al 31% tra i 18-24enni e al 35% tra i 25-34enni. Dopo i 50 anni la prevalenza di fumatori diminuisce progressivamente: 24% tra i 50-69enni, 11% tra i 70-79enni e 5% dopo gli 80 anni. Fumano di più gli uomini, 32%, rispetto alle donne, 25%.

Nel periodo 2008-2014, i fumatori sono complessivamente in diminuzione; il calo è più evidente nella fascia di età tra i 18 e i 49 anni, tra le donne e tra le persone con alta istruzione e senza difficoltà economiche.

L’abitudine al fumo è più diffusa tra le persone con bassa scolarità (32%) e presenza di difficoltà economiche (fino al 40% in presenza di molte difficoltà); è inoltre più alta tra le persone con cittadinanza italiana.

Tra le persone con patologie croniche i fumatori sono il 28%; in particolare fuma un terzo (32%) delle persone con patologia respiratoria cronica e un quarto (25%) di quelle con una patologia cardiocircolatoria o con diabete.

Circa un quarto (26%) dei fumatori 18-69enni è un forte fumatore (20 sigarette o più al giorno), mentre solo il 3% è un fumatore occasionale (meno di una sigaretta al giorno).

In Emilia-Romagna il 40% dei fumatori ha dichiarato di aver provato a smettere di fumare negli ultimi 12 mesi; di questi, l’80% ha ripreso a fumare, il 12% non fuma più da meno di sei mesi (cioè è un “fumatore in astensione”) e l’8% è riuscito nel tentativo in quanto ha smesso da più di 6 mesi.

Nel 2014 quasi tutti gli ex fumatori (93%) hanno riferito di essere riusciti a smettere di fumare da soli; è esigua la percentuale di chi ha fatto ricorso a farmaci e cerotti (1%), alla sigaretta elettronica (1%) oppure si è rivolto a corsi organizzati dai centri antifumo delle Aziende Sanitarie (1%), creati per offrire supporto a chi vorrebbe smettere di fumare ma non riesce da solo.

In Emilia-Romagna, la maggior parte degli intervistati di 18-69 anni ritiene che il divieto di fumare nei luoghi pubblici sia sempre rispettato (77%) e che lo sia anche nei luoghi di lavoro (80%).

Nel periodo 2008-2014 la percentuale di persone che dichiarano che nelle loro case si può fumare (ovunque o in certe stanze/situazioni) mostra una forte diminuzione, un comportamento rilevante soprattutto nelle abitazioni in cui vivono bambini: in Regione nella maggior parte (88%) delle abitazioni in cui vive un minore sotto i 14 anni non si fuma, rispetto al 75% delle abitazioni in cui non vive un minore.

Solo la metà (51%) dei fumatori ha riferito di aver ricevuto il consiglio di smettere di fumare da parte di un operatore sanitario, percentuale che cresce con l’età dei pazienti. Tra le persone con patologie croniche, i fumatori che hanno ricevuto il consiglio di smettere di fumare salgono al 68%.