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“Remunerazione e benefit per i dirigenti: regole di un mercato che a noi non piace”

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Durante le Assemblee, sia per aziende private che a partecipazione e controllo pubblico, viene portata all’approvazione dei soci, la “Relazione sulla remunerazione”. Questo è recentemente avvenuto anche per una SpA Multiutility della quale tacciamo il nome avendo questa ben altri problemi da affrontare dopo l’esito delle elezioni amministrative.

“Non per furore iconoclasta – così si è espresso il sottoscritto, microazionista per scelta ideologica di tale società a controllo pubblico - ma per rispetto a Platone, Aristotele e padre Aldo Bergamaschi, voglio rendere onore ai tanti giovani e non più giovani (donne e uomini) che, pur di lavorare affrontano i disagi di un trasferimento o mobilità quotidiana; lo fanno per uno stipendio e senza benefit accessori. Noi siamo chiamati a votare la “Relazione sulla remunerazione” che alla voce “Benefit non monetari di …….”, così recita:

<Anche per il 2016, i trattamenti non monetari per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche devono essere in linea con quelli del mercato, includendo non solo “strumenti di lavoro” e l’auto ad uso promiscuo, ma anche coperture previdenziali ed assicurative, fra cui le polizze c.d. “D&O” relative ad ipotesi di responsabilità civile e/o penale per fatti direttamente connessi all’esercizio delle funzioni di dirigente e di Amministratore, l’assicurazione infortuni extraprofessionali, le contribuzioni a fondi di previdenza e assistenza sanitaria contrattuali, un’assistenza sanitaria integrativa con estensione al nucleo familiare. In tale ambito, oltre alla possibilità di rimborso delle spese sostenute per istruzione (propria o di famigliari a carico),  nel limite e in sostituzione degli importi percepibili a titolo di retribuzione incentivante, si evidenzia anche quella di attribuzione di un alloggio senza obbligo di dimora o trattamenti simili, strumenti che vengono utilizzati nell’ambito dei Principi sopra esposti.                                                                                                           L’utilizzo di tali trattamenti viene valutato caso per caso>
Il sottoscritto ha sollevato obiezioni sull’auto ad uso promiscuo (aggiungendo che, salvo smentita, è certo che questa non sia una utilitaria), sul  tipo di abitazione <senza obbligo di dimora> (sic!?) dubitando  sia un miniappartamento, sull’assicurazione extraprofessionale, sull’assistenza sanitaria integrativa al nucleo familiare e sul rimborso delle spese sostenute per istruzione propria o di famigliari a carico….

Mentre fuori le maestranze dimostravano, i soci di maggioranza, ergo i Sindaci (che non godono di tali privilegi, così come gran parte di tali privilegi non li hanno i parlamentari), come da “copione già scritto” ed in nome delle regole di “un mercato che a noi non piace”, hanno votato a favore anche della relazione sulle remunerazioni di una azienda a controllo pubblico.

Coloro che avevano fatto quella azienda con “le mani e le artriti” e che dopo l’orario di lavoro si ritrovavano a discutere di opere da realizzare per portare i servizi anche nelle zone più disagiate, ricompensati solo dall’essere chiamati col termine più bello del glossario italiano, “compagni” (cum panem – mangiare lo stesso pane), dal cielo di Giove, là dove Dante colloca i Giusti, osservavano sconsolati….

“Avi che c’è volete fa (che ci volete fare) acsè in al regoli del merchee  (così sono le regole del <mercato>). Voi l’avevate detto: “Quando la politica è debole, perde di credibilità ed allora prevalgono le “scellerate” regole della finanza e degli oligarchi”. Non vi abbiamo ascoltato, perdonateci”

Amaramente

 

(Il portavoce del tavolo Ernest Hemingway,  Mario Guidetti)