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“Quel sindaco… ultimo imperatore”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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La precedente amministrazione comunale aveva predisposto una serie di attività: la sostituzione di una parte delle vecchie lampade a con delle lampade Led ad altissima efficienza, la sistemazione del viale di accesso al cimitero di Casina con la regimazione delle acque piovane e, infine, l’adeguamento degli impianti termici elettrici e antincendio della scuola media. Si completava un ciclo di manutenzione straordinaria avviata dall’amministrazione Rinaldi che riguardava la sistemazione dei cimiteri e delle scuole da un lato e d’altro, venivano attivate di una serie di misure per aumentare l’efficienza energetica del comune iniziando dalla spesa più importante quella dell’illuminazione pubblica.

Da quello che ci è stato comunicato, il sindaco Costi ha cancellato la sistemazione del cimitero e della scuola media, rinunciando, in questo caso, ad un finanziamento di € 140.000 richiesto dall’amministrazione precedente e concesso all’attuale amministrazione.

L’amministrazione sostiene di avere idee e progetti diversi più importanti. Nel cimitero verrà l’accesso laterale e verranno costruiti nuovi loculi. Va benissimo. Ottimo. Il problema che non si interviene sul viale di accesso ormai disastrato, inoltre, quando piove forte l’acqua inonda le zone dei loculi. Si lascia il cimitero in uno stato di abbandono e degrado evidente.

Per la scuola media, l’amministrazione preso atto che non è possibile il suo adeguamento sismico (in realtà molto costoso ma non impossibile) ha deciso (sembra) di optare per la demolizione e ricostruzione dell’edificio. Il costo dell’operazione è di circa tre milioni di euro. Se lo stato concede le risorse va benissimo. Il dibattito tra lo stato e l’Europa è in corso non sappiamo come finirà. Il governo comunque parla di un periodo di 10-15 anni per distribuire gli interventi. È nostra convinzione che le scuole medie abbiano una priorità diversa rispetto agli edifici scolastici storici e magari in zone come quelle dell’Italia centrale o della Sicilia. Si preferisce la gallina posta in un futuro incerto al uovo più modesto ma ugualmente necessario oggi.

Per i lampioni ad oggi, non sono state avviate le operazioni di sostituzione. L’amministrazione ha garantito comunque che il programma va avanti. Vedremo. In ogni caso, se si fosse attuato il programma in luglio, come previsto, il risparmio energetico per qualche decina di migliaia di euro l’avremmo avuto già quest’anno.

Un articolo, pubblicato pochi giorni fa su una testata giornalistica, non ha mancato di destare perplessità, in particolare per le parole utilizzate dal sindaco Costi: "La creazione di una nuova casa della salute a Casina è da escludere in quanto sarebbe chiaramente in netto contrasto con la struttura ospedaliera di Castelnovo ne’ Monti, creando non pochi problemi ad entrambi i comuni; diversa sarebbe la possibilità di individuare una struttura che raggruppi i poliambulatori...".

È evidente che il primo cittadino di Casina non abbia ben chiaro il concetto di “Casa della salute”, fraintendendone, con dichiarazioni pubbliche, ruolo e funzioni.

È quindi opportuno precisare che non si tratta di una struttura alternativa e concorrente al polo ospedaliero di Castelnovo ne' Monti, come ha sostenuto il sindaco, ed è altrettanto errato pensarla come una sede poliambulatoriale.
Ma cosa sono queste case della salute che tanto fanno parlare di loro ovunque?
Sono semplicemente luoghi di riferimento del cittadino per le cure primarie, di orientamento ai servizi e di completamento di percorsi diagnostici e terapeutici che non necessitano dell'assistenza ospedaliera.

Inoltre il progetto affonda le sue ragioni nell'apportare un presidio assistenziale sanitario anche in quelle fasce orarie non coperte oggi dalla presenza del medico di famiglia, in vista della probabile futura cessazione del servizio territoriale di guardia medica. Nel nostro progetto all’interno della Casa della Salute di Casina troverebbero sede, oltre ai medici per il servizio di guardia, anche la medicina mentale e gli assistenti sociali, che ad oggi sono ospitati presso il Municipio, nonché ambulatori per visite mediche specialistiche, che risparmierebbero al cittadino spostamenti lunghi e alle volte difficoltosi.

La nostra idea non prevede la costruzione di una nuova struttura a sé stante, bensì l’ampliamento della sede della Croce Rossa, fiore all’occhiello del volontariato della nostra comunità e punto di riferimento per tutte le sedi Cri dei comuni vicini. Un servizio, pertanto, che si porrebbe a completamento di una realtà consolidata e virtuosa come lo sono la Cri e l’Avis locale.

La Regione Emilia Romagna, come più volte ha sottolineato pubblicamente il presidente Bonaccini, anche recentemente, vede con favore la creazione di queste strutture: il bando in questione prevede, infatti, la copertura finanziaria dell'intera opera fino a 500.000 euro.

D'altronde è opportuno evidenziare come vicino a noi si sia già provveduto alla realizzazione di queste strutture (ad esempio a Puianello e in generale in tutta la provincia, per un totale attuale di una decina di Case della Salute) e come altri comuni del Reggiano si stiano muovendo in tale direzione.

Doveroso è, quindi, domandare al sindaco Costi se il suo rifiuto all'idea nasca in visione di un'opera più grande ed ambiziosa oppure, come noi temiamo, per la mancata comprensione del progetto e scarsa lungimiranza in tema di salute e servizi al cittadino.

È evidente scorgere in questo suo "No alla Casa della salute" un pericolo di perdita di un’occasione unica ed irripetibile.

Quando si diventa sindaco si vuole spesso marcare la discontinuità. Questo porta a quello che definiamo la sindrome dell’ultimo imperatore, (nell’antica Roma le effigi dell’imperatore precedente venivano sostituite da quello in carica la Damnatio memoriae) quello che hanno fatto in precedenza non va bene noi faremo meglio e di più. Ma si sa l’ottimo (ammesso che lo sia davvero) è nemico del bene.

(Gruppo consiliare “Per Casina”)

 

4 COMMENTS

  1. In quanto a scarsa lungimiranza la vostra lista è stata seccamente giudicata dal popolo sovrano e destituita come Tarquinio il superbo. In quanto a comprensione, può essere Costi stia comprendendo cose ben più importanti e magari anche ereditate dalla precedente amministrazione.

    (Serb)

    • Firma - Serb
  2. Leggo con interesse questo intervento del gruppo consiliare “Per Casina”. Finalmente dopo mesi, invece delle solite polemiche su questioni più che marginali per la popolazione di Casina (quote rosa e devoluzione del gettone di presenza) si comincia a parlare di problemi concreti. Sulla scuola media a mio avviso si fa un po’ di confusione: prima si parla del rifiuto di adeguare impianto termico, elettrico e sistema antincendio per poi proseguire sul discorso legato all’adeguamento sismico (“molto costoso ma non impossibile”). Alcune domande, che curiosamente non trovano risposta in questo lungo e prolisso intervento, sono “Quanto costerebbe questo adeguamento?” “Quale ne sarebbe l’efficacia?” Piccola nota: nel 2012, a seguito del sisma dell’Emilia il Comune di Casina ha chiesto l’intervento per il ponte della Canala, quando tutti sanno che lo stato di degrado era precedente al terremoto (il ponte è stato poi “riparato” dalla bonifica dopo diversi mesi). Come mai allora non si ragionò (come si legge nell’articolo) che era meglio lasciare le risorse alle zone più decisamente colpite? E’ molto interessante anche la polemica sulla Casa della Salute: personalmente ritengo che la situazione di Casina dal punto di vista assistenziale sia privilegiata. In 15 minuti si raggiunge l’ospedale S. Anna e in 30 minuti il Santa Maria Nuova. Inoltre la sezione della Croce Rossa offre un servizio di grande professionalità, unito ad una conoscenza profonda della realtà locale. Una Casa della Salute sarebbe un ulteriore immobile in carico al Comune di Casina, con conseguenti costi di gestione che andrebbero a pesare sul bilancio comunale. Già la ex scuola elementare di Migliara e quella di Leguigno versano in uno stato che ne rende difficile la vendita e il recupero. Ricordiamo anche che la scelta di togliere la biblioteca dal municipio ne ha sì ampliato gli spazi, ma ne ha aumentato anche i costi di gestione. E durante l’amministrazione Rinaldi, giustamente, è stata costruita l’ala nuova della scuola elementare ed è stata acquisita la casa cantoniera. In questo scenario (e in una stagione di tagli verso i Comuni) non ci sembra una scelta lungimirante andare ad assumersi l’onere di un ulteriore immobile. Riguardo al ritardo nella sostituzione dei lampioni a led, conosciamo bene il furore ambientalista del Pd di Casina, che vuole fare del nostro Comune l’avamposto della green economy, senza considerare le ricadute sui cittadini, come dimostra la vicenda dei pannelli fotovoltaici. Infine una nota di stile: la damnatio memoriae l’hanno probabilmente decisa i cittadini che hanno negato il voto a Rinaldi. La cittadinanza, che in una democrazia si esprime, ha scelto di cambiare. Dispiace notare come invece delle buone intenzioni predicate dopo la sonora sconfitta, il Pd si
    sia chiuso in un sordo risentimento. Dalle prove poco entusiasmanti di questi mesi non ci sembra un gruppo “pronto ad amministrare”.

    (PR)

    • Firma - PR
  3. Possibile che si continuino ancora a diffondere delle notizie solo parzialmente vere? La sistemazione del cimitero è stata ridimensionata nell’importo di spesa perchè è stata necessaria una rettifica di bilancio. La rettifica di bilancio è stata approvata in consiglio comunale all’unanimità, questo vuole dire con voto favorevole anche da parte della stessa minoranza che qui sembra non sapere che cosa stia dicendo. Forse alla minoranza brucia il fatto che la rettifica di bilancio che ha tolto risorse ai lavori dei cimiteri si sia resa necessaria per coprire le perdite dei pannelli fotovoltaici. Perdite generate nei primi 6 mesi dell’anno dalla precedente amministrazione che si ostina ancora a ribadire quanto sia stato redditizio l’investimento nel fotovoltaico. I cittadini sono stanchi di ricevere informazioni tendenziose, siate più trasparenti, ora che siete nella minoranza!, non continuate a sollevare polveroni inutili su questioni sterili solo per offuscare le idee.

    (BR)

    • Firma - BR