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Spongata o Zelten? Lo scopriamo a Castello il primo dell’anno

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rossenaL’associazione culturale Matilde di Canossa vi invita al Castello di Rossena domenica 1 gennaio alle ore 15,30  per incontrare la professoressa Angelina Magnotta, autrice del volume “La spongata e lo Zelten tra Via Francigena e Via Teutonica. Storie di dolci, donne, cavalieri e pellegrini”. Un pomeriggio per inaugurare il nuovo anno tra storia e tradizioni.

La spongata, dolce che vanta origini medievali, evoca il passato e non ha subito rivisitazioni in età moderna, conservando intatto il suo carattere originario, fatto di un impasto ricco e profumato di frutta secca, di miele e di spezie.

La spongata era il dolce dei pellegrini, perché ricco di calorie, e quindi adatto a sostentare durante il faticoso cammino dei pii viandanti, ma anche perché poteva essere conservato a lungo e costituiva quindi una riserva di cibo. Attraverso le vie di pellegrinaggio ha potuto così diffondersi in terre lontane, modificandosi cammin facendo in modo più o meno sostanziale, sino a superare anche le Alpi, per divenire il germanico “Zelten”.

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La professoressa Magnotta, con puntuale e rigoroso riferimento alle fonti documentarie, ha ricostruito il percorso della spongata a partire dalla sua area tipica, quella lunigiana e quella emiliana, dove il dolce con il tempo ha dato origine a una gamma di varianti locali che costituiscono gelose prerogative delle diverse popolazioni delle vallate che le hanno espresse, ciascuna delle quali ritiene la sua versione della spongata sia quella “originale”: da Pontremoli a Sarzana; da Monchio a Pracchiola; da Berceto a Corniglio; da Brescello a Crema e così via. L’evento ha il patrocinio della Società Reggiana di Studi Storici. Al termine piccola degustazione di spongate tradizionali.

Per info: 0522 878.974; 366.89.69.303 [email protected]  www.castellorossena.eu Facebook: CastelloDiRossena

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Chi è Angelina Magnotta

Preside di ruolo nei Licei, incaricata dal Ministero della Pubblica Istruzione a Firenze, presso l'Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, con responsabilità di progetti educativi nazionali ed internazionali, ha diretto numerosi corsi in aula e nei laboratori sincroni on line, per l'immissione nei ruoli di presidi e di docenti. Ideatrice nel 2005 ed iniziatrice (con la presentazione del dossier Bartali, nel 2006, alla Commissione dei Giusti di Gerusalemme), del riconoscimento del Campione come Giusto tra le Nazioni, avvenuto il 23.09.2013, ha scritto sulla vicenda il libro Gino Bartali e la Shoah, edito dal Consiglio Regionale della Toscana nel 2011.

Studiosa di storia locale, ha pubblicato, nel 2013, il saggio storico-gastronomico, La Spongata e lo Zelten tra Via Francigena e Via Teutonica, nel quale ricostruisce il percorso del bimillenario dolce lungo le vie antiche e medioevali. E' autrice di numerosi contributi, concernenti per lo più la scoperta di siti e di reperti, pubblicati dal Centro Studi Romei di Firenze, dal Centro Lunigianese di Studi Giuridici, dal Centro Aullese di Studi Lunigianesi, dalla Deputazione di Storia Patria di Parma e Piacenza, oltre che da alcuni periodici (Vita Apuana, Il Corriere Apuano, Il Caudino), anche di area parmigiana (Assaggiami Parma, QuiForum). Dal 2003 al 2012, complessivamente, è stata animatrice, docente e direttrice dei corsi nell'Università della Terza Età di Pontremoli-Lunigiana.

E' corrispondente del periodico Il Caudino, socia onoraria del Museo Gino Bartali di Firenze, ispettrice onoraria per i Beni Culturali della Lunigiana e socia dell'Accademia Italiana della Cucina. Cofondatrice e presidente dell'Archeoclub d'Italia, sezione comprensoriale Apuo Ligure dell'Appennino Tosco-Emiliano, ha analizzato le coppelle portate recentemente alla luce, sulle quali ha pubblicato l'opera Il Parco Lunigianese delle Incisioni Rupestri e altri scritti (2014), patrocinata dalla Presidenza nazionale degli Archeoclub d'Italia e dalla Sezione Apuo-Lunense di Italia Nostra.