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A Casina si ricordano i giorni della Storia. Con una mostra sulle foibe

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La nuova Amministrazione comunale di Casina ha inteso fin da subito attivarsi per non dimenticare alcuni eventi importanti della storia nazionale e lo ha fatto e lo farà coinvolgendo in primis le scuole del territorio, in quanto è in particolare alle giovani generazioni che deve pervenire il monito della storia: il giorno della memoria, il giorno del ricordo, il 25 aprile.

Tre giornate da non dimenticare. Il 27 gennaio è stato giorno della memoria. Sono state fatte alcune proposte alla scuola che si è dimostrata molto sensibile ed attenta, sollecitando anche la biblioteca comunale a lavorare a supporto.

“L’olocausto è una pagina della nostra storia dalla quale non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria” ha affermato Primo Levi. Quest’anno ricorreva il 72° anniversario dell’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz che ha offerto al mondo lo sguardo su efferati crimini ed orrori inenarrabili, frutto di odio, razzismo, discriminazione, disprezzo della vita umana in nome di assurde ideologie che purtroppo si sono affermate in un secolo non molto lontano, il '900.

Tutte le vite sono degne di essere vissute ed è importante fare memoria ai ragazzi che devono sapere cosa e quali sono state le malvagità commesse dall’uomo. "Bisogna ricordarle per evitare che si possano ripetere", spiegano dalla scuola.

10 febbraio è il Giorno del Ricordo. Altri efferati crimini, nel passato sottaciuti dalla storia sono stati commessi sul confine orientale dell’Italia. L’istituzione del Giorno del Ricordo nel 2004 è stato il segno di una volontà politica di segnare lo spartiacque tra il passato ed il presente per arrivare anche qui alla riappropriazione della memoria.

Le foibe, grande tragedia del popolo italiano, un dramma del '900 che dobbiamo imparare a conoscere per non dimenticare quelle terre martoriate: Venezia Giulia, Istria, Fiume, Dalmazia.

Una pulizia etnica per l’eliminazione fisica degli italiani che doveva dimostrare alle grandi potenze che quelle terre erano abitate in maggioranza da slavi e quindi pretendere che quei territori, appartenuti all’Italia, venissero ceduti alla Jugoslavia.

La scuola di Casina ha lavorato fin dal 2006 su questi temi, avendo come testimone diretto nelle classi di quell’anno Graziano Udovisi, miracolosamente scampato alla tragedia di una foiba, e continua oggi ad essere sensibile, a distanza di più di dieci anni, con un’importante mostra offerta alla visione anche della popolazione: “Esodo” sulle tristi vicende del confine orientale: ”tragedia nella tragedia”. La mostra, già presentata alle scuole di Quattro Castella, avrà inaugurazione sabato 11 febbraio 2017 alle ore 9,00 presso la scuola media di Casina e resterà aperta fino al 17 febbraio con possibilità di prolungare l’evento a richiesta.

Il 25 aprile, anche questa ricorrenza sarà dall’Amministrazione Comunale di Casina ricordata con iniziative che saranno messe a fuoco nel prossimo futuro.

"Auspichiamo - spiegano gli organizzatori - che la visione della mostra e la presenza del signor Marino Signan, presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, ad illustrarla nelle classi,  possa interessare alunni, insegnanti e comunità territoriale".