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Anche in montagna il progetto di inclusione “All inclusive sport”

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E' con grande piacere che vogliamo raccontare una storia, una bella storia che si sta realizzando nella nostra provincia e anche in montagna. Si tratta di un piccolo, ma grande progetto che permetterà per ora a cinque ragazzi con varie problematiche di essere inseriti nelle attività sportive delle società disposte ad accoglierli.

Grazie a Onda della Pietra, a Eleonora Gussetti (supertutor per la montagna),  Caterina Biasotti, Erika Grasselli, Michela Zanni, Imer Iori (istruttori dell'Onda che stanno frequentando a Reggio il 1° corso per diventare tutor),  anche in montagna avremo la possibilità di inserire questi cinque ragazzi nelle discipline sportive che sceglieranno praticate dalle società che si sono rese disponibili.

Tutte le società sportive della montagna sono chiamate a rendersi disponibili per soddisfare le richieste dei ragazzi e delle famiglie interessate: già da oggi si può contare sul quelle aderenti al Quadrifoglio (Rugby Falchi di Matilde, Atletica Castelnovo Monti , Onda, Atletico Montagna, Appennino Volley Team).

Per ragioni economiche per ora solo cinque ragazzi potranno avere questa opportunità e già dai prossimi giorni Damiano potrà fare sport seguito dal suo tutor presso l'Onda della Pietra.

Per allargare questa  possibilità a tutti i ragazzi che lo chiederanno abbiamo anche avviato una raccolta fondi presso la reception di Onda della Pietra cui tutti sono invitati a contribuire.

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Che cosa è "All inclusive sport".

All inclusive sport (www.darvoce.it/allinclusive) è la più ampia iniziativa di rete della provincia di Reggio Emilia impegnata ad inserire bambini e ragazzi con disabilità nelle società sportive del territorio. Il suo obiettivo è creare le condizioni perché i bambini e i ragazzi con disabilità possano praticare sport con i coetanei e partecipare alla vita delle società sportive del loro territorio.

In che modo?

Creando un’alternativa ai percorsi sportivi dedicati esclusivamente ai diversamente abili, puntando piuttosto sul loro inserimento in più ampie società sportive “inclusive”, capaci di ospitare tutti, grazie alla presenza di tutor di sostegno correttamente formati.

Un progetto piccolo, ma ambizioso, che sta concludendo la sua fase sperimentale e che mira, nel lungo periodo, a provocare un cambiamento culturale.

Ci racconta Federica Severini, responsabile dell’area progettazione sociale di DarVoce, centro servizi per il volontariato di Reggio Emilia: “Siamo partiti tre anni fa con le associazioni di volontariato che si occupano di disabilità come il GIS (Genitori per l’Inclusione Sociale), la Fa.Ce (Famiglie Celebrolesi) e Valore Aggiunto: chiedevano che i loro ragazzi potessero fare sport il pomeriggio con gli amici, proprio come i compagni di classe. Insieme a loro, abbiamo messo in rete tanti soggetti che si occupano di sport e disabilità e abbiamo mappato le società sportive della provincia di Reggio, scoprendo che molte di loro sono aperte all’inclusione, ma nella pratica non si sentono preparate per accogliere i ragazzi diversamente abili in squadra”.

All inclusive sport ha così dato il via ad un programma di formazione per tutor sportivi, che conta oggi 45 iscritti: man mano che si liberano risorse economiche, queste vengono impiegate per inserire i ragazzi con disabilità nelle società sportive, affiancando a ciascuno di loro un tutor di sostegno, ingaggiato per favorire l’integrazione e la progressiva acquisizione di autonomia dell’atleta nel gruppo.

Per fare questo All inclusive sport si avvale di figure di coordinamento, i cosiddetti supertutor: professionisti impegnati da anni nell’inclusione sportiva, che offrono il loro tempo al progetto per orientare le famiglie nella scelta della società sportiva e per accompagnare i tutor nel loro percorso di crescita accanto ai rispettivi atleti con disabilità.

In questo momento All inclusive sport sta dialogando con oltre 70 società sportive “aperte all’inclusione” nella provincia di Reggio Emilia e sta seguendo l’inserimento di 20 fra bambini, ragazzi e adulti nel nuoto, nello judo, nel calcio, nel rugby, nel basket, nell’atletica, seguendo i desideri e le inclinazioni dei ragazzi.