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In partenza il “XIII campo di studio sul lupo”

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In partenza, nell’Appennino reggiano, il “XIII campo di studio sul lupo”, organizzato dall’associazione “Canislupus Italia” di Firenze, e guidato dall’esperto Giovanni Grossi. Il campo si svolgerà nelle giornate di venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 febbraio, con base logistica a Sologno, nel comune di Villa Minozzo.

Durante le tre giornate si effettueranno escursioni, in particolare alle pendici del Monte Cusna (2123 mt) e lungo il sentiero Spallanzani, cercando segni di presenza del lupo, e si potranno seguire le piste degli animali, utilizzando anche la tecnica del “wolf-howling”.

Le escursioni saranno finalizzate alla conoscenza dell’ambiente, all’avvistamento della fauna selvatica (con ottime possibilità di avvistamenti, soprattutto di caprioli), e alla ricerca di tracce e segni di presenza del lupo. Il responsabile del campo, Grossi, terrà una presentazione di approfondimento sul lupo e ci saranno momenti di confronto con i tecnici del Parco nazionale, che illustreranno i primi risultati del progetto “Life Mirco - Lupo” (tra le azioni svolte nel progetto vi è la cattura e la sterilizzazione dei soggetti risultati geneticamente ibridi). In programma anche una presentazione naturalistica di Massimo Gigante vicepresidente della SRSN (società Reggiana di scienze naturali).

Previste due notti fuori casa, venerdì e sabato, con pernottamento presso l’ostello “La Scuola” di Sologno (www.ostellolascuola.com), pranzi al sacco e cene a un punto ristoro (in via di definizione). Il campo, per un massimo di 15 persone, è aperto a tutti (bambini e ragazzi, però, devono essere accompagnati da un adulto). Iscrizioni entro lunedì 20 febbraio, contattando il numero 333.13.51.351 oppure scrivendo una mail a: [email protected].

Canislupus Italia (CLI) è un’associazione onlus, nata nel 1999 come CSDL (Centro per lo Studio e la Documentazione sul Lupo), che affronta temi naturalistici e offre, alle persone interessate al lupo e alle problematiche legate alla sua convivenza con la zootecnia, la possibilità di approfondire le proprie conoscenze sulla specie attraverso la partecipazione diretta ad attività di campo. L’associazione mira a diffondere informazioni corrette ed equilibrate sul lupo ed entrare a far parte attiva di un network di persone interessate alla conservazione della biodiversità e delle ruralità del nostro Paese. In particolare, promuove la divulgazione d’informazioni corrette sul lupo organizzando attività nelle scuole e campi studio, sia in Italia sia all’estero.

L’associazione si rivolge ad enti pubblici per progetti di studio, sensibilizzazione sociale e supporto nella mitigazione del conflitto con il mondo della pastorizia; a studenti universitari per l’assistenza in stage, tesi e dottorati; a scuole di ogni ordine e grado per iniziative didattiche. Organizza campi, incontri didattici ed escursioni dedicate, con lo scopo di favorire una corretta conoscenza del più importante predatore italiano e, più in generale, di mettere a fuoco le tematiche legate alla conservazione e alla gestione del patrimonio faunistico e ambientale. Dedica particolare attenzione alla prevenzione dei danni che il lupo può causare al patrimonio zootecnico, questione di cruciale importanza tanto per l’economia rurale quanto per la tutela della specie, e che rappresenta oggi la maggiore sfida per la conservazione dei grandi carnivori.

L’associazione annovera soci attivi e simpatizzanti in tutta la penisola e promuove sul suo forum lo scambio di informazioni, immagini, esperienze e risultati di ricerche riguardanti il lupo e altri temi di carattere naturalistico (http://www.canislupus.it).

Programma dettagliato del campo.

Venerdì 24 febbraio: ritrovo alle ore 13,00 presso l’ostello “La Scuola” di Sologno. I partecipanti sono pregati di provvedere autonomamente al pranzo prima dell’appuntamento;

– scarico bagagli e formalità;

– partenza per un’escursione lungo il sentiero Spallanzani che, dall’alveo del fiume Secchia, sale fino alla pietra di Bismantova nei pressi dei Gessi Triassici (http://www.parcoappennino.it/pagina.php?id=43). Il percorso prevede una durata di 4 ore. Durante il percorso, senza sottrarre tempo all’escursione, ed in via facoltativa, si potrà provvedere ad una raccolta rifiuti lungo il sentiero;

– ore 20,00 circa, cena presso la trattoria di Sologno alla presenza della dott.ssa Canestrini e del dott. Molinari, esponenti del Wolf Apennine Center (WAC), nonchè zoologi ricercatori esperti di lupo;

– a seguire presentazione didattica sul lupo con immagini, documenti e dibattito con i tecnici del Parco.

Sabato 25 febbraio: partenza, dopo colazione, prevista alle ore 8,00;

– escursione alle pendici del monte Cusna, principale vetta dell’appennino Tosco-emiliano;

– pranzo al sacco;

– continuazione dell’escursione. In caso di neve a terra ci saranno buone possibilità di compiere tracciature di lupi (snow tracking);

– cena in tipica trattoria;

– dopo cena, serata didattica e sessione notturna di wolf howling.

Domenica 26 febbraio: partenza, dopo colazione, prevista alle ore 8;

– trasferimento in auto, dall’alto Appennino, verso la collina reggiana. La zona, sebbene antropizzata, è ricca di ungulati e dei loro predatori: qui non troveremo più le faggete caratteristiche delle quote più elevate, ma roverelle e prati stabili;

– escursione nei pressi di un sito di (rendez vous) utilizzato in passato dal lupo per la crescita dei cuccioli;

– visita presso il Rifugio Matildico (http://www.rifugiomatildico.it/), struttura che si occupa del recupero della fauna selvatica in provincia di Reggio Emilia;

– a metà pomeriggio saluti e chiusura del campo.

volantino campo studio lupo

 

2 COMMENTS

  1. Studiare il lupo? A che scopo, per vedere i suoi movimenti? Purtroppo si sa cosa fa: due settimane fa i lupi hanno sbranato un asino di un mio amico dentro un recinto e in proprietà privata. Questo è il guadagno di avere voluto a tutti i costi ripopolare queste belve feroci; a pagarne il prezzo sono sempre le persone che vivono e lavorano con sacrificio in questo Appennino dimenticato, tranne che per farci pagare delle tasse!

    (Commento firmato)

    • Firma - anonimo
  2. Mi dispiace per l’asino sbranato, anche io so di tanti cani sbranati nei cortili nella mia zona (Carpineti). E se mentre questi amici dei lupi che vanno a fare le gitarelle in cerca del lupo venissero attaccati e qualcuno si beccasse dei morsi o peggio? Cosa direbbero poi i signori amici dei lupi? Il lupo è un predatore e come tale mangia carne e attacca gli animali che lui pensa di riuscire ad abbattere, quindi anche un bambino potrebbe essere una preda, io non ci credo alla favola che il lupo non attacca gli esseri umani. In branco, col freddo e la fame i lupi attaccano chiunque.

    (Max Carpineti)

    • Firma - max carpineti