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Annalisa e Grazia: due donne assessore per il Comune di Casina

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Non uno, ma due. Il Comune di Casina provvede al rimpasto della giunta con l'ingresso di due nuove assessore. Una scelta maturata calibrando competenze professionali, nuove idee, condivisione del programma e, naturalmente, il fatto di essere donne dato che la legge Delrio individua in una soglia del 40% il minimo femminile in ogni giunta comunale.

Annalisa Violi, 62 anni, di Paullo, già infermiera professionale, e Grazia Filippi, 52 anni, funzionario amministrativo presso il Comune di Reggio, nata a Milano, ma a Casina ha trascorso lunghi periodi d’infanzia - qui, vive la madre - sono i profili delle due nuove assessore che entreranno in giunta a Casina.

Soddisfatto il sindaco Stefano Costi che, per la selezione dei profili si era anche avvalso di un avviso pubblico, reso noto poco più di un mese fa, ricevendo – oltre all’attenzione dei media nazionali – nove candidature. “Entrano in giunta due volti nuovi, con entusiasmo, condivisione e idee. Dico benvenute a Grazia e Annalisa nell’amministrazione comunale. Un grande grazie agli assessori Bergianti e Leuratti che hanno scelto di dare loro spazio, facendo un passo di lato, e mantenendo comunque alcune deleghe in appoggio agli stessi assessori. Sono arrivate, però, persone competenti che ci aiuteranno a portare avanti il programma: per il bene del Comune credo che abbiamo trovato la soluzione migliore. La presenza femminile è, ora, garantita da due ottimi profili, cosa che ci risultò impossibile al momento della composizione di giunta lo scorso luglio, quando furono diverse le persone che non poterono accettare. Ringrazio, anche, le nove cittadine  che si sono messe in gioco rispondendo all’appello pubblico e che hanno manifestato la volontà di essere coinvolte sul territorio”.

L’assessora Annalisa Violi, 62 anni, di Paullo, candidata alle ultime elezioni nella lista Casina Bene Comune, avrà le deleghe alla salute, sociale e associazionismo. Dichiara: “Per ricoprire questo nuovo incarico metterò a disposizione impegno ed entusiasmo che ho maturato in tanti anni di lavoro come infermiera professionale, nel servizio domiciliare infermieristico che si avviava in quegli anni. Tengo a precisare che arrivo ora perché seri motivi di salute mi hanno portato ad assentarmi in campagna elettorale. Ora sono certa di potere dare il mio contributo”.

L’assessora Grazia Filippi, avrà le deleghe alla scuola, cultura, sport, edilizia privata e urbanistica e pari opportunità si è candidata dopo aver letto il bando “segnalatomi da alcune colleghe di lavoro e, da subito, la cosa mi ha piacevolmente impressionato. Lavorare per il bene comune è una sfida che ogni cittadino dovrebbe sentire. Il territorio di Casina ha una grandissima potenzialità, tra storia matildica e ‘sapori’ che lo contraddistinguono. Questi possono essere valorizzati sia in un ambito più vasto e in rete con la città e il resto della montagna, sia attraverso le storie di chi ci abita,  tra il passato contadino e e il presente della contemporaneità. Darò continuità alle esperienze di eccellenza degli anni scorsi e nel rispetto di quanto già programmato: eventi quali la Fiera del Parmigiano Reggiano... con  qualche novità”.

Al centro la nuova giunta di Casina (Cineroli, Violi, Costi, Filippi, Manfreda) e ai lati Bergianti e Leuratti i due assessori che hanno "fatto un passo di lato" per favorire l'ingresso delle due nuove assessore

La giunta risulta completata dal sindaco Stefano Costi, che manterrà le competenze a bilancio, personale e affari generali, dal vicesindaco Maurizio Cineroli, che ha le deleghe alle attività produttive, turismo e promozione del territorio, sicurezza e agricoltura, da Tommaso Manfreda, lavori pubblici ambiente e protezione civile.

A fare un passo di lato sono stati gli assessori Corrado Bergianti e Giorgio Leuratti “con il sindaco Stefano Costi abbiamo condiviso di fare un lavoro di gruppo e, anche la nostra scelta va in questa direzione: è fondamentale garantire la continuità. Manterremo alcuni incarichi per appoggiare le attività degli assessori cui diamo il benvenuto”. A Bergianti è affidato l’incarico di coadiuvare gli assessori sulla scuola e a, Leuratti, quelli di sport ed edilizia privata e urbanistica.

Un'ultima curiosità, sino a ieri erano 1182 i Comuni italiani dove, ancora, non era rispettata la legge sulle quote rosa, alcuni altri anche in montagna. Anche se, va detto, che tra ristrettezza dei numeri riservati negli amministratori e impegno richiesto non sempre è facile ottemperare alla norma.

8 COMMENTS

  1. Buon lavoro alle due assessore. Un plauso a chi ha voluto fortemente la presenza femminile. Per una volta l’opposizione ha ottenuto un successo per il bene di tutto il paese. Bel segnale hanno dato anche Leuratti e Bergianti che hanno accettato, di buon grado, di fare un passo indietro per permettere il rispetto della legge e per un bel segnale di civiltà. Da cittadina di Casina e da donna grazie a opposizione e giunta.

    (Monica)

    • Firma - Monica
  2. Finalmente siamo arrivati all’epilogo di questa vicenda che anche personalmente mi ha interessato molto, sia perché sono una donna, ma anche perché sollevare a Costi il problema dell’illegittimità della sua giunta è stato oggetto del mio primo intervento, durante il mio primo consiglio comunale (si sa che le “prime volte” non si dimenticano mai). Tuttavia da parte della maggioranza la mia osservazione era stata vista solo come proveniente da una ragazza di 25 anni e in generale dalla minoranza, vista ovunque, in modo stereotipato, come preposta sempre e solo a produrre critiche sterili. Farsi ascoltare e far capire che siamo tutti (minoranza e maggioranza) seduti in consiglio comunale con il medesimo scopo, seppur con differenti punti di vista, non è semplice. Forse, se ci avessero ascoltato a luglio, Casina non sarebbe stata obbligata a ripartire da zero con una nuova giunta dopo 9 mesi di mandato. Tutti i diritti che le donne hanno conquistato nel corso della storia devono essere vissuti e scolpiti nell’attuale società civile. E a prescindere dai modi e dai tempi, oggi a Casina ha vinto la legge. Ora i nostri migliori auguri per un proficuo lavoro vanno ai nuovi assessori, con l’auspicio che l’amministrazione possa in futuro considerare di più le nostre parole, le nostre idee e possa vedere le osservazioni che le rivolgiamo come collaborazione, suggerimenti e consigli, perché si dice che se la critica è falsa deve essere ignorata, se la critica è ignorante bisogna sorriderle, ma se la critica è giustificata bisogna imparare da essa.

    (Giada Rabotti, Consigliere comunale gruppo “Per Casina”)

  3. Visto che il sindaco è riuscito a “trovare le quadra” mi chiedo se non hanno nulla da dire quanti avevano criticato la sua decisione di affidarsi ad un avviso pubblico, definendola “un inutile tentativo pianificato per non trovare nessuno…” e verrebbe altresì da domandare a chi ha parlato a suo tempo di “violazione di una legge chiara e nitida…”, riguardo alle vicende casinesi, come interpreta il fatto che “sino a ieri erano 1.182 i comuni italiani dove, ancora, non era rispettata la legge sulle quote rosa”, riprendendo le parole finali di questo articolo, ossia una percentuale che sfiora il quindici per cento su un totale di circa 8.000 entità comunali (di fronte a questi numeri viene abbastanza spontaneo chiedersi se non esista effettivamente un qualche problema nella applicazione della norma in questione, che andrebbe forse considerato da parte di chi ha titolo per poterlo fare).

    (P.B.)

    • Firma - P.B.
  4. Mi permetto di rispondere alla giovanissima esponente della minoranza: ha vinto la legge, ma ha perso la cittadinanza. Il discorso “c’è una norma e come tale va applicata” è assolutamente legittimo ed è giusto dare corso alla legalità, tante volte ignorata. Tuttavia, malgrado i regolamenti e le normative, la sostanza politica della vicenda (che forse sarebbe meglio definire farsa) è che la volontà degli elettori viene calpestata in maniera evidente. Vorrei invitare a riflettere su un dato, a mio avviso eclatante: viene escluso dalla giunta il primo degli eletti (Leuratti) per far posto a persone che la popolazione non ha scelto. Le pari opportunità sono una cosa sacrosanta, ma applicarle in questo modo a mio avviso è ancora più umiliante: significa che le donne non hanno la possibilità di giocare alla pari in una competizione elettorale e quindi devono essere inserite per legge. Chiaramente ora il PD di Casina continua a dichiarare “avevamo ragione”, dimenticando un saggio detto popolare che sintetizza molto bene chi siano i possessori di questa ipotetica ragione. Io credo che questo sia un gesto grave nei confronti della democrazia rappresentativa, che prevede che gli elettori scelgano i propri rappresentanti. Davanti a questi episodi come non giustificare chi chiede una democrazia “diretta”, senza mediazioni, sui cui rischi credo che gli esponenti PD nazionali ammoniscano da tempo? Forse il Partito Democratico di Casina avrebbe fatto bene a riflettere un momento sulle implicazioni della battaglia, prima di intraprenderla. Probabilmente, dopo la sconfitta, va bene anche una vittoria di Pirro.

    (PR)

    • Firma - PR
    • Pienamente in accordo con lei; è stato da subito anche il mio pensiero, sia come donna che come cittadina di Casina. Il voto della cittadinanza è stato così disatteso e tale legge trovo che, invece che favorire la parità tra i generi, in realtà segni ancora di più un distacco.

      (Lg)

      • Firma - lg
  5. Non sono i suoi 25 anni che non le onorano credibilità, è la spocchia con cui si erge a paladino della legge, che automaticamente mal dispone. Senza contare il sacrosanto diritto degli elettori di Leuratti a sentirsi negati in un diritto. Ma il famoso rinnovamento in casa PD dove è finito?

    (Serb)

    • Firma - Serb
  6. Caro PR, condivido da sempre i suoi interventi: chiari, essenziali, fini e soprattutto… veri! Sottoscrivo in pieno anche questo, con un rammarico: troppo fine. La maggioranza della cittadinanza casinista… ehm, pardon, casinese, forse nemmeno si sta rendendo conto del basso colpo inferto al loro libero esercizio di voto espresso in cabina elettorale. La memoria politica è spesso troppo corta. Pienamente concorde anche sulla questione delle pari opportunità. E’ persino un falso grammaticale “la sindaca”, “la assessora”! Fatemi il piacere!

    (Una che in casa porta i pantaloni)

    • Firma - Una che in casa porta i pantaloni