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Il Credito Cooperativo Reggiano approva il bilancio 2016 e aderisce al Gruppo Cassa Centrale Banca

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Il direttore generale Pierluigi Ganapini

I soci del Credito Cooperativo Reggiano, giunti numerosi presso il Palazzetto dello sport di Scandiano domenica 7 maggio, hanno approvato il bilancio dell’esercizio 2016 e deliberato all’unanimità l’adesione della banca al Gruppo Cassa Centrale Banca Spa con sede a Trento.

Scegliendo Cassa Centrale Banca, il Credito Cooperativo Reggiano prosegue lungo un percorso già tracciato, confermato dalla condivisione progettuale e dalla stretta collaborazione strategica e operativa col Gruppo Ccb, già da lunga data partner in prodotti e servizi. Attraverso l’adesione a Cassa Centrale Banca, Cccr sceglie di rimanere fedele a se stessa e mira ad accrescere la sua centralità quale unica banca locale del territorio reggiano. Una banca solida ed autonoma, inserita in una struttura ancor più coesa ed efficiente grazie alle evidenti economie di scala ed opportunità connaturate nella scelta di aderire ad un grande gruppo bancario nazionale.

“Il rapporto con Cccb  è forte e di reciproca stima e fiducia. La nostra banca, già oggi, realizza con Cassa Centrale Banca l’80% di tutte le sue attività, configurando la scelta nel solco della continuità e della affidabilità operativa. Cassa Centrale Banca ha presentato un progetto industriale innovativo ed adeguato ad interpretare la nostra visione strategica e il nostro modo di essere vicini al territorio. La partenza della piena operatività del gruppo sarà il 1° luglio 2018. Cassa Centrale Banca avrà un patrimonio di 1 miliardo di euro che con tutte le adesioni sarà sicuramente superiore, ed un capitale libero per il rischio superiore ai 700 milioni di euro. Una volta terminate tutte le adesioni da parte delle Bcc italiane, le prime evidenze numeriche ci dicono che la nostra banca diventa socia di un gruppo bancario con un Cet1 ratio, primario indicatore di solidità, del 16,3%, il più alto in Italia tra i gruppi bancari, e sarà il 7° gruppo bancario italiano per attivi, posizionandosi appena al di sotto del gruppo Bnl-Paribas e al di sopra del gruppo Banca Popolare dell’Emilia-Romagna e del Credito Emiliano. La solidità, l’efficienza e la capacità di generare reddito saranno quindi declinazione di tale dimensione. Nel rispetto di ben definiti indicatori di sana e prudente gestione, alle singole Bcc socie verrà garantita un’autonomia idonea al presidio del loro territorio di riferimento. Questo permetterà alla nostra banca e ai suoi soci di coniugare l’anima generatrice di banca cooperativa del territorio, davvero vicina ai bisogni delle famiglie, delle piccole e medie imprese locali con le regole ferree e i requisiti economici e patrimoniali richiesti dalla Banca Centrale Europea. Stiamo quindi attraversando una fase storica di autentica evoluzione strutturale e di mentalità strategica, unica nel suo genere, che dovrà essere colta in ogni ambito per far si che la nostra banca sia esempio e modello di banca del territorio a dimensione europea”.

I risultati della gestione, esposti dal direttore generale Pierluigi Ganapini, evidenziano una raccolta diretta pari a 401,2 milioni (+4,74%), una raccolta indiretta pari a 163,2 milioni (+8,17%) per una raccolta totale da clientela di 564,4 milioni (+4,74%), mentre gli impieghi lordi alla clientela si sono attestati ad euro 358,2 milioni (+2,99%). In aumento anche il capitale sociale pari a 30,4 milioni (+1,16%), accompagnato dalla crescita costante del numero dei soci, giunti a quota 7.819 a fine 2016 (+243), a testimonianza della fiducia riposta nella banca.

Il rapporto sofferenze lorde/impieghi lordi è pari al 9,88% con una copertura delle sofferenze pari al 57,37%, mentre la copertura totale sui crediti non performing è salita al 45,41% con un incremento di oltre 3,8 punti percentuali rispetto allo scorso anno.

L’esercizio si è chiuso con un utile pari ad euro 94.332, dovuto ai maggiori accantonamenti sul credito in un’ottica di una sempre più attenta e prudente valorizzazione degli attivi.

Il patrimonio netto a fine 2016 risulta pari a 36,6 milioni, mentre i coefficienti di vigilanza evidenziano un Cet1 pari a 12,60% e un total capital ratio pari a 12,60%, confermando l’adeguatezza degli indici patrimoniali.

11 COMMENTS

  1. CCR, “la banca che piace a me”, mi creda, Fg, in CCR frequenti, parli con i cordiali e rispettosi collaboratori e si renderà conto che in CCR, vicina al territorio, alle famiglie, alle imprese, applicano i principi del credito mutualistico di prampoliniana memoria. Serenità,

    (Mario Guidetti)

    • Firma - Mario Guidetti
  2. Nel ringraziare Redacon che dà la possibilità ai lettori di esprimersi e dialogare, vorrei, col rispetto dovuto alla sua opinione, ricordare ad Fg che, illo tempore, CCR fu sì sanzionata (non pesantemente) dalla Banca d’Italia ma che i membri del vecchio CdA lasciarono con signorilità e se ne andarono senza che “le mani fossero sporche di marmellata”. Lo stesso ex CdA favorì l’insediamento del nuovo CdA, anche per tutto questo, ed altro ancora, ribadisco: “CCR è la banca che piace a me”. Ad maiora, serenità.

    (Mario Guidetti)

    • Firma - Mario Guidetti
  3. In soldoni la multa di Banca d’Italia ammonta a duecentomila euro, tanto come gli utili oggi a bilancio, ma di cosa sta parlando, le pare una cosa normale? Le dò ragione sulla gentilezza dei dipendenti, ma sarebbe meglio approfondire le scelte dei dirigenti, quantomeno inadeguate. La saluto cordialmente e si informi meglio.

    (Fg)

    • Firma - Fg
  4. Gentile Fg, mi creda, mi ritengo informato ed in grado di “spaccare il capello in quattro” nell’analisi dei bilanci (non per farne vanto ma sono “costretto” ad argomentare questa affermazione: iscritto Ordine dei giornalisti, consigliere nazionale Ordine dei giornalisti – membro del gruppo informazione economica dell’Ordine). Ma proprio perchè “nessuno è nato imparato”, mi stimola la sua affermazione “sarebbe meglio approfondire le scelte dei dirigenti, quantomeno inadeguate” – mi vuole/può esplicitare meglio, elencando fatti concreti? io ho trovato solo azioni positive. Cordialità.

    (Mario Guidetti)

    • Firma - Mario Guidetti
  5. Caro signor giornalista, veda quello che scrive Enrico Lorenzo Tidona, “Gazzetta di Reggio” del 11.2.2014 a proposito di inadeguatezza della precedente governance della banca, ora pensa che un capo officina in qualità di presidente, un impiegato promosso direttore generale possono invertire le sorti di una banca mi sembra un utopia; per adesso devono sperare che le cause fatte verso le famiglie vadano sempre a buon fine, altrimenti i risicati utili torneranno rossi, allora le tornerà la prampoliniana memoria.

    (Fg)

    • Firma - fg
  6. Caro Fg, la prego, non sia ingeneroso nei confronti del presidente Maffei e del direttore generale Ganapini che, a mio avviso, stanno operando con “serietà, professionalità ed umanità” – citare un articolo del 2014 senza poi analizzare fino in fondo i bilanci degli anni successivi mi pare “strumentale” – altre sono le banche che non hanno applicato nè applicano i citati principi. CCR lo sta facendo e credo continuerà a farlo godendo della stima e della fiducia dei quasi 8mila soci. Il tempo comunque è galantuomo, quindi vedremo se (come io non auspico) avrà ragione lei oppure il sottoscritto. Ad maiora e… adelante, hasta la victoria, del bene, siempre.

    (Mario Guidetti)
    Ps: asetticamente rilevo che non ha risposto alle domande/invito che le avevo rivolto – il tempo sia lieto a lei ed alle persone che le sono care.

    • Firma - Mario Guidetti
  7. Caro Guidetti, i fatti e la quotidianità spingono ad un giudizio che non è per niente ingeneroso da parte di FG ma a mio avviso fin troppo benevolo nei confronti dei due citati personaggi, lei parla di “serietà,professionalità ed umanità…” io, per esperienza vissuta ed attuale, parlo di cinismo, viltà e sprezzo del buon senso. Vede Guidetti, la vita quotidiana è ben lontana dalle sue amene citazioni in latino. Una nota a margine: lei sa cos’è per esempio l’anatocismo? e qui mi fermo. Il tempo le sia lieto e magari lo sfrutti per qualche approfondimento. Cordialità.

    (LF)

    • Firma - LF
  8. Premesso che rilevo, con favore, che ora siamo in tre, tranquillizzo subito LF nel confermare che so benissimo cos’è l’anatocismo e che in tal caso chi ne fosse vittima sicuramente in tribunale le sue ragioni vengono riconosciute, senza se e senza ma. Per quanto attiene alla “fusione”, l’autonomia di CCR è ora e lo sarà in seguito (collaborazione strategica ed operativa è cosa ben diversa da una fusione. Auspico che si superi, a schiena diritta, il vezzo di non firmarsi per esteso, personalmente ci metto la faccia, ovviamente tale non è per i miei interlocutori ai quali auspico di essere folgorati sulla via di Damasco e che i loro convincimenti siano superati dal prendere atto dei risultati positivi di CCR. Qualora fossero interessati ad un confronto vis a vis autorizzo Redacon a fornire loro la mia e.mail.

    (Mario Guidetti)

    • Firma - Mario Guidetti