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Sospensione estiva delle attività del punto nascita e della pediatria al S. Anna? L’AUSL smentisce

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Il comitato Salviamo le Cicogne aveva lanciato ieri 23 giugno, con un comunicato, un allarme circa la possibilità che durante il periodo estivo si sospendessero le attività del punto nascita e della pediatria all'ospedale S. Anna di Castelnovo ne' Monti.

A stretto giro di posta, nel pomeriggio, l'ufficio stampa dell'AUSL invia una risposta di ben cinque pagine, firmata da 13 medici della direzione del Dipartimento materno-infantile delle due aziende sanitarie pubbliche (fino al 1° luglio sono ancora due), che smentisce la notizia affermando che "non ci risulta che siano state prese decisioni alcune". A seguire i medici colgono la palla al balzo per evidenziare l'estrema difficoltà nel reperire pediatri e ginecologi e per ribadire tutte le ragioni tecnico-scientifiche che giustificano la scelta di chiudere i punti nascita al di sotto degli standard previsti, prevedendo contestualmente un modello di organizzazione che garantisca il miglio percorso a puerpera e nascituro in ogni punto del territorio provinciale.

Poco dopo il comitato Cicogne invia alle redazioni una errata corrige per dire che c'è stato un qui pro quo, che la loro nota critica non era riferita agli "operatori sanitari a cui va la nostra massima stima ed il nostro incondizionato sostegno per continuare ad operare in una situazione come quella attuale", ma agli amministratori e politici.

Alla fine della quèrelle non ci sono passi avanti sulla questione che rimane ferma al palo aspettando... Godot. Aspettando insomma che la commissione regionale emetta il vaticinio e che l'assessore Venturi decida se inviare a Roma la richiesta di deroga.

Resta sospesa nell'aria la richiesta della senatrice Leana Pignedoli che qualcuno si decida a venire a spiegare alla gente di questa montagna quale futuro si prospetti per l'ospedale S. Anna. Sarebbe davvero cosa utile.

4 COMMENTS

  1. La verità è che i medici, per primi, non vogliono venire a lavorare a Castelnovo Monti e le lobbies dei medici, si sa, sono molto potenti. Più di quanto possiamo immaginare. Ergo, non credo sia solo una questione riconducibile ai noti politici, ma anche ad una precisa presa di posizione di chi, alla fine, deve spostarsi dalla città per venire a prestare servizio presso il nostro ospedale. Come se la strada da Reggio Emilia a Castelnovo Monti, fosse più lunga di quella che da Castelnovo Monti porta a Reggio Emilia.

    (MB)

    • Firma - MB
  2. Caro “A.L.”, ho letto tutto prima di scrivere, non si preoccupi. In effetti la dirigente parla di chiusura totale perché 5 Ostetricia sono troppe in provincia. L’estate passerà senza chiusura come pensavano le cosiddette “Cicogne”, poi arriverà l’autunno e l’inverno e… voilà. Era solo allarmismo e basta. Poi speriamo che non chiuda, ma chi lo sa.

    (Andrea)

    • Firma - Andrea