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Alla scoperta dell’Appennino con asinelli e sacco a pelo

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Per otto giorni una ventina di ragazzi di tutt’Italia cammineranno tra natura e storia promuovendo un turismo sostenibile

 

Venti ragazzi con zainetto sulle spalle, sei asinelli che trasportano viveri e rifornimenti e tre guide esperte ad accompagnarli. Tra le valli dell’Appennino reggiano è cominciato il 16 luglio “La Pietra del Gigante”, un campo estivo itinerante nel quale i giovani provenienti da tutt’Italia camminano per circa 12 km al giorno tra le bellezze naturalistiche della nostra zona.

Partiti dalla Madonna di Pietra Volta, in provincia di Modena, i giovani camminatori per otto giorni vivranno a stretto contatto con la natura e con gli asinelli che trasporteranno tende, sacchi a pelo e cucina da campo. Organizzato all’interno della Compagnia dei Cammini, la più grande associazione di viaggi a piedi in Italia, “La Pietra del Gigante” è nata grazie all’iniziatica del reggiano Massimo Montanari, una guida esperta che da anni accompagna con i suoi asini famiglie e scolaresche nell’Appennino.

Un modo alternativo per far conoscere le nostre terre in modo totalmente sostenibile, come spiega lo stesso Montanari. “I ragazzi provengono da tutt’Italia: due da Lugano, cinque da Roma, tre da Milano… Il più delle volte rimangono impressionati dalla bellezza delle nostre terre e continuano a venire negli anni successivi, accompagnati dai loro genitori per visitare i luoghi che hanno esplorato a piedi”.

Un turismo a impatto “zero” anche perché gli asini brucano l’erbaccia dai sentieri e trasportano i viveri di cui i ragazzi hanno bisogno senza la necessità di macchine o pulmini. Molto spesso, inoltre, chi partecipa vive in città e raramente ha avuto occasione di avere un rapporto diretto con gli animali, con la natura o il campeggio. “Grazie a esperienze di questo tipo, i giovani diventano più responsabili. Il rapporto che si instaura con gli asini è fondamentale e dà valore aggiunto al nostro cammino. A turno, infatti, i ragazzi guidano gli asinelli, danno loro da mangiare e li mettono nei recinti mobili”.

La giornata dei piccoli esploratori inizia presto. “Dopo la colazione, verso le 7.30, partiamo subito per raggiungere la meta prestabilita”. Bargetana, Ligonchio, Sologno, Valle del Secchia, Costa dei Grassi sono alcune delle tappe che il gruppo farà, portando turismo in luoghi sempre più isolati, colpiti dalla crisi e dalla mancanza di lavoro.

“Ogni sera ci fermiamo in una diversa struttura, scelta in base alla disponibilità e alla capacità di ospitare un gruppo numeroso come il nostro. Lavoriamo sempre con strutture selezionate, che svolgono il loro lavoro con amore e sapienza. Un campo come il nostro porta turismo sano e sostenibile – conclude Montanari -  deve essere promosso per permettere la rinascita dei nostri luoghi unici che spesso non apprezziamo abbastanza”.