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Quarta dimensione ora è realtà a Cavola

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Domenica 16 luglio alle ore 11 , a Cavola si è svolta la tanto attesa inaugurazione dell'Associazione culturale-ricreativa e biblioteca Quarta Dimensione.

Il progetto, annunciato il dicembre scorso e abbozzato da un nucleo di 18 fondatori si è dato immediatamente l'obiettivo di creare una biblioteca all' interno della sede, raccogliendo i libri donati da paesani, amici, conoscenti senza però dimenticare l'obiettivo prioritario: dare vita ad un punto d'incontro per la gente, per recuperare la nobilissima arte della conversazione, per crescere culturalmente e socialmente col mondo che cambia, per sperimentare esperienze nuove, scaricare lo stress o semplicemente scappare un attimo da casa e stare con se' stessi; tutto ciò grazie a culture tradizionali e innovative. Ecco anche perché il nome Quarta Dimensione: se tre dimensione formano un volume la Quarta, senza scomodare Euclide ed Einstein, può essere il contenuto che ciascuno di noi vi può trovare.
Se inizialmente nelle intenzioni dei fondatori c'era la voglia di combattere la noia e l'Alzheimer a poco a poco si è intravista anche la possibilità di far nascere e crescere la passione della lettura nei bambini: per la prima volta nella piccola frazione di Cavola i bambini hanno un angolo tutto per loro con tanti libri a disposizione da sfogliare non solo per dovere ma anche per piacere.
Non si tratta di combattere la tecnologia che avanza ma di convivere pacificamente con essa alternando più spesso libri e cellulari, libri e tablet, libri e computer.
La cerimonia si è aperta con il tradizionale taglio del nastro da parte della presidente PaolaBelli quindi il parroco don Stefano Borghi, che ha sostenuto fin dall'inizio il progetto e ha concesso il locale in uso gratuito, ha impartito la benedizione.
Il sindaco Vincenzo Volpi è intervenuto apprezzando gli obiettivi dell'associazione e valorizzando le tante iniziative locali che impediscono al nostro territorio di spegnersi.
Quindi Paola Belli ha tenuto il suo discorso ringraziando le tantissime persone che reso concreto un sogno dedicando tempo, fatica, viaggi, spese affinché la biblioteca fosse fruibile fin dalla chiusura delle scuole. Ha proseguito raccontando aneddoti che hanno reso anche divertente e avventurosa la faticosa impresa: essere riusciti a riportare a casa il vecchio meccanismo dell'orologio della torre campanaria della chiesa, come è stato possibile avere una stagista che fa il progetto di alternanza scuola lavoro archiviando i libri, come con due viaggi in camioncino è stato possibile completare l'arredamento attingendo ad una struttura abbandonata.
Infine ai numerosi visitatori è stato offerto un aperitivo e un simpatico segnalibro a ricordo della giornata speciale.
Mentre il pubblico si aggirava tra gli scaffali commentava e si complimentava, una simpatica orchestrina locale accompagnava la festosa mattinata.