Home Cronaca A Collagna è ufficialmente nata la biblioteca del Comune di Ventasso: prossima...

A Collagna è ufficialmente nata la biblioteca del Comune di Ventasso: prossima tappa l’ingresso nella rete provinciale

34
1

In un pomeriggio di bel tempo, è stata recentemente, ufficialmente, inaugurata la biblioteca di Ventasso, situata a Collagna, presso il centro civico, di fianco al Municipio.

All'esterno, prima i saluti delle autorità e poi la presenza di Bruno Tognolini, che ha intrattenuto per un po' la folta rappresentanza di cittadini intervenuti. Quindi, per chi lo desiderava, insieme ad uno spuntino, un giro di visita all'interno delle varie sale della neonata biblioteca, quantitativamente piuttosto ben fornita di libri (circa 30mila i volumi presenti: un numero di tutto rispetto, soprattutto in raffronto alla realtà in cui si situa), frutto per la maggior parte della donazione fatta anni fa da Benito Gambarelli, padre di don Augusto, archivista diocesano, anch'egli presente all'occasione.

Mediante una convenzione, il Comune di Ventasso è giunto a mettere a disposizione della cittadinanza un ottimo servizio. Che però, ora, nonostante (anzi: proprio per) tutto il lavoro compiuto, ne richiederà tanto altro, se l'obiettivo è quello - dichiarato - di entrare nella rete bibliotecaria provinciale (a cui in montagna attualmente sono collegati solo Castelnovo ne' Monti, Carpineti e Casina - oltre a Canossa, Viano e Baiso, che però non fanno più parte dell'Unione). Ciò permetterà di usufruire di utili servizi quali ad esempio il prestito interbibliotecario: in pratica, una vera comodità soprattutto per chi risiede più lontano dalle (ovviamente più fornite) biblioteche cittadine, in quanto l'utente, anzichè sorbirsi un lungo viaggio, può chiedere di vedersi recapitato presso la biblioteca il libro che non trova a Collagna mediante semplice consultazione degli appositi cataloghi internet, che ci dicono se il tale titolo c'è o meno e se è o meno disponibile.

Attualmente l'orario di apertura è parecchio ridotto: solo due ore, dalle 16 alle 18, il sabato pomeriggio. Inoltre, tutto il patrimonio attende di essere sistemato a scaffale secondo i dettami della scienza biblioteconomica; e non sarà cosa da poco l'inserimento, la catalogazione di tutti i testi a computer. Ma quanto già fatto dovrebbe stimolare fortemente a proseguire questo percorso.

Perchè è attraverso iniziative come queste che si dà, più in generale, speranza alla nostra montagna e a chi la abita e la vuole abitare "come si deve".

Questi intanto gli appuntamenti predisposti per questo periodo.

(Foto del servizio: Redacon)

 

1 COMMENT

  1. “Non sarà cosa da poco”. No, infatti, considerando che, presumibilmente, a causa del blocco del turnover non ci saranno impiegati comunali disponibili né ci saranno soldi in cassa per pagare qualcuno che lo faccia. Con il taglio della spesa pubblica e il patto di stabilità l’unica è sperare nel volontariato. La differenza è che gli impiegati e i soldi per pagare i lavoratori creano reddito, benessere economico e pagano pensioni. Il volontariato è bello, ma non crea né reddito né benessere (se non nella mente di chi lo fa), né paga pensioni. L’ultima spiaggia: l’alternanza scuola-lavoro, cioè lavoro non retribuito.

    (Commento firmato)

    • Firma - Commento firmato