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Castelnovo e l’Appennino reggiano rappresentati a Roma al primo incontro della “federazione aree interne”

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Nella giornata di lunedì 18 settembre scorso il sindaco di Castelnovo ne' Monti e presidente dell'Unione dei comuni, Enrico Bini, ha partecipato a Roma, a Palazzo Chigi, sede della presidenza del Consiglio dei ministri, alla prima riunione interlocutoria per arrivare alla creazione di una "federazione delle aree interne".

L'area dell'Appennino reggiano è stata nel 2016 la prima in regione ad essere selezionata per entrare nella strategia nazionale aree interne, un progetto di lungo termine finalizzato, tramite apposite risorse, a ridurre l'esclusione sociale in specifici luoghi “periferici”, promuovendo la fornitura di beni e servizi pubblici integrati adattati ai contesti.

“L'incontro di Roma – spiega Bini – è stato appunto l'occasione per aprire un confronto tra le prime aree interne individuate a livello nazionale nelle varie regioni: credo sia stato molto importante perchè abbiamo diversi temi comuni che ci troviamo a dover affrontare, come ad esempio la salvaguardia e il rafforzamento dei servizi essenziali per mantenere il livello demografico dei territori, la necessità di creare un terreno fertile per la nascita di nuove opportunità lavorative per mantenere i giovani, il sostegno a settori chiave per la valorizzazione socio-economica del territorio, dall'istruzione, al turismo, alla valorizzazione delle risorse naturali e ambientali, di cui queste aree sono il più delle volte estremamente ricche. Confrontarsi e mettere sul tavolo idee e programmi tra aree distanti ma simili è davvero una scelta strategica. Abbiamo ad esempio parlato della possibilità di prevedere anche uno status normativo ad hoc per queste zone, sui servizi e la loro salvaguardia”.

L'incontro a Roma ha coinvolto i sindaci delle "prime aree" selezionate e i rappresentanti del comitato tecnico aree interne, ed è stato presieduto dall'on. Enrico Borghi, consigliere della presidenza del Consiglio dei ministri per l'attuazione della strategia nazionale, e coordinato da Sabrina Lucatelli, coordinatrice del comitato nazionale aree interne.

L'intenzione di questo gruppo di lavoro è monitorare l'efficacia degli interventi che entrano ora nella fase attuativa, sostenendo la Strategia nazionale anche, come accennato da Bini, con eventuali modifiche normative da realizzare per facilitarne l'applicazione. Attualmente la strategia nazionale aree interne interessa 72 aree pilota in tutta Italia e prevede la riorganizzazione dei servizi essenziali (ad esempio scuola, sanità, trasporti) per i quali sono stati stati stanziati 800 milioni di fondi europei da Stato e regioni.

Una comunità di progetti che scrivono un'agenda politica da condividere e mettere a sistema nell'interesse collettivo. “Le ricadute del progetto aree interne – conclude Bini – si esprimono anche in processi e interventi molto concreti sul territorio. Insieme ai comuni di Villa Minozzo e Ventasso ad esempio, anche Castelnovo ne' Monti ha ottenuto appositi finanziamenti, grazie al fatto che i territori aderenti al programma hanno la priorità nei bandi, per la realizzazione di nuove centrali a biomasse. A Castelnovo sarà realizzata una centrale poco lontana dal Centro Coni, che alimenterà tramite teleriscaldamento tutti gli edifici pubblici della zona: ad esempio lo stesso centro Coni, la palestra e le scuole del Peep Pieve, il nido 'Arcobaleno'”.