Home Cronaca “Così mi hanno salvato la vita: la sanità funziona”

“Così mi hanno salvato la vita: la sanità funziona”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Vi scrivo per far conoscere e ricordare le eccellenze del sistema sanitario nazionale. Il giorno 4 settembre 2017 ho avuto un malore di grave entità mentre ero a Castelnovo ne' Monti per commissioni. Essendomi sentita male all'interno di un esercizio pubblico la gestrice interveniva prontamente allertando il 118. I volontari e professionisti del pronto soccorso del nostro nosocomio intervenivano tempestivamente riconoscendo immediatamente la gravità della situazione; dal pronto soccorso del S.Anna venivo mandata presso l'ospedale di Reggio Emilia in elicottero e di qui presso l'ospedale civile di Baggiovara, dove nella notte dello stesso giorno venivo operata d'urgenza e con successo. Se le mie condizioni di salute hanno permesso il mio rientro a casa in condizioni tutto sommato buone, è grazie a questi professionisti e volontari che quotidianamente prestano servizio presso il nostro nosocomio rendendolo un eccellenza per il territorio. Ringrazio anche la signora Tognoni per la prontezza nell'allertare i soccorsi, per ultimo ma non in ordine di importanza lo staff della unit stroke dell'ospedale di Baggiovara. Ancora grazie a tutti loro.

 (Manuela P.)

 

9 COMMENTS

  1. Condivido appieno il pensiero della signora salvata, lo capisca chi di dovere che avere un presidio come il nostro ospedale non sono denari buttati, ne vedo sprecare troppi per cose inutili, forza montanari, teniamo duro con le nostre idee, i sassi hanno ormai capito, speriamo che capiscano anche altri.

    (Simone g)

    • Firma - simone g
  2. Complimenti a tutti, veramente! Mi sorge però un dubbio: se la signora non fosse stata dipendente dell’azienda i soccorsi sarebbero stati così rapidi? Lo dico per esperienza personale visto che ho passato ben 8 ore al pronto soccorso su una sedia.

    (Lino e)

    • Firma - lino e
    • Io non sono dipendente dell’azienda ma in più occasioni, guarda un po’, ho avuto lo stesso trattamento della signora Manuela. Per favore evitiamo commenti di bassa lega che portano solo inesistenti ombre di dubbio su strutture e personale di eccellenza che tutti noi dovremmo ringraziare per la loro dedizione e professionalità. Saluti.

      (Sergio)

      • Firma - Sergio
  3. E’ evidente, caro signor Lino, che le sue condizioni erano decisamente diverse da quelle della signora in questione, lei ha potuto stare seduto in una carrozzina mentre la signora ha rischiato la vita. Le ricordo inoltre, visto che mi pare che lei non sia a conoscenza di questi elementi, che nel momento in cui arriva una chiamata di intervento non si conoscono i dati anagrafici di chi si va a soccorrere! I professionisti arrivati sul luogo valutano le condizioni cliniche e non nome e cognome.

    (Silvia)

    • Firma - Silvia
  4. Signor Lino, voglio sperare che questo commento “le sia scappato” per la troppa stanchezza accumulata seduto sulla sedia del pronto soccorso. Le consiglio di cercare in internet i motivi per cui una persona viene operata d’urgenza e ricoverata in unit stroke, contare fino a 10 e scrivere un bel commento di scuse alla signora Manuela e al personale sanitario.

    (Elisa)

    • Firma - Elisa
  5. Non volevo offendere nessuno, chiedo scusa alla signora Manuela e a tutto il personale sanitario, ma quando si va in certi posti non si sta mai bene, con questo non voglio paragonare le sofferenze di ognuno, ma 8 ore sono snervanti, credetemi.

    (Lino e)

    • Firma - lino e
  6. A leggere certi commenti, c’è da perdere la fiducia nell’umanità. Perché in un paese normale, con una sanità normale, una persona non sta seduta otto ore su una sedia. Se la sanità funzionasse correttamente, le emergenze sarebbero, certo, trattate con urgenza, ma non si dovrebbero nemmeno verificare simili situazioni indecenti.

    (Un lettore)

    • Firma - Un lettore