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Confcooperative provinciale sul punto nascita: “Siamo a fianco delle imprese della montagna e del S. Anna”

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CONFCOOPERATIVE: "OCCORRE RILANCIARE"

E' questo il titolo con il quale un diffusissimo quotidiano reggiano ha aperto nei giorni scorsi un ampio articolo in cui ha raccolto alcune opinioni - riservando attenzione particolare proprio a quella di Confcooperative - sul parere negativo, giunto dalla commissione tecnica del Ministero della Salute, rispetto alla proroga del funzionamento del punto nascite dell'Ospedale Sant'Anna di Castelnovo ne' Monti.
E' ben noto che Confcooperative è un sindacato d'impresa (il più rappresentativo, nella nostra provincia, fra le diverse associazioni) ed è noto il suo lavoro a sostegno della cooperazione in generale e delle sue cooperative. Sono noti tanti suoi progetti e i tanti servizi, così come la sua attività di confronto con le istituzioni, le altre forze imprenditoriali, i confronti (anche accesi, talvolta) con altri soggetti (stazioni appaltanti, sindacati, amministrazioni locali) a tutela degli interessi, degli investimenti delle cooperative associate e dei cooperatori.
Proprio a fronte di questo profilo di "sindacato dell'impresa cooperativa", in questi mesi di dibattito sul futuro del Sant'Anna, e in particolare del punto nascite, qualcuno si sarà probabilmente chiesto quali siano le ragioni che hanno indotto Confcooperative ad intraprendere una battaglia a tutela di questo presidio, che in apparenza ha ben poco a che fare con le dinamiche imprenditoriali ed economiche della cooperazione e dell'Appennino reggiano.
In sintesi e per punti, allora, crediamo sia fondamentale condividere le ragioni di questo impegno.

CONFCOOPERATIVE A FIANCO DEL SANT'ANNA PERCHE':

- Le imprese, per noi, sono persone. Le cooperative non sono realtà astratte: sono generate e costruite da persone, da quei soci che mettono in campo, insieme alle loro famiglie, tanto lavoro, investimenti, rischi, valori solidaristici, educando all'impegno diretto e personale chi ad esse si avvicina. Sono una delle grandi risorse dell'Appennino reggiano e lo sono e lo resteranno sino a quando i loro soci potranno vivere grazie ad adeguati servizi sanitari, sociali, scolastici, di orientamento al lavoro. Difendendo i soci e le loro famiglie si difendono le cooperative e il futuro dell'Appennino.

- Una montagna in cui si nasce, è una montagna in cui più facilmente si vive e si rimane. Senza la sua gente, l'Appennino non può vivere e non può crescere. C'è una storia originale, ci sono tradizioni, prodotti, ambienti che hanno un forte tratto distintivo nelle nostre montagne, e può tutelarli, valorizzarli, promuoverli e difenderli solo chi li vive.

- La montagna reggiana è un patrimonio per tutti. I valori che esprimono le persone e le imprese della montagna sono un grande fattore competitivo per tutto il territorio provinciale e per tutto il Paese. Il valore aggiunto che si genera in montagna ha un tratto unico e distintivo, e va difeso  dagli appiattimenti e dalle concentrazioni che, nel tempo, mortificano proprio le identità e le unicità che tutto il mondo riconosce al nostro Paese, ai nostri prodotti (a partire dal Parmigiano Reggiano e ancor più da quello di montagna) e ai nostri servizi (pensiamo agli "asili più belli del mondo").
 
- L'Ospedale è punto di vita e di competitività.  Togliere servizi all'Appennino significa impoverirlo di opportunità e di condizioni di sviluppo non solo per chi lo abita, ma anche per chi volesse investire in queste aree, generando nuova impresa e nuovo lavoro. Per questo va difeso come risorsa per il futuro dei giovani e come elemento di attrazione per il rilancio della montagna reggiana, per le sue imprese e per le sue comunità.

- La sfida è aumentare il bacino di utenza. Il Sant'Anna, con il suo Punto nascite, può essere punto di riferimento per altre aree dell'Appennino modenese e parmense, ma può esserlo, innanzitutto, per tanta parte del territorio che va dal capoluogo provinciale al capoluogo montano. Il miglioramento della viabilità non può essere considerato a senso unico, cioè come facilitazione dei collegamenti con l'area cittadina. Al contrario, una migliore viabilità rende più facilmente raggiungibile anche Castelnovo ne' Monti, le sue scuole, le sue imprese, i suoi esercizi commerciali e il suo ospedale, migliorando le condizioni di vita anche a valle.

Potremmo aggiungere tanti altri argomenti che hanno spinto Confcooperative a schierarsi a difesa del punto nascite e a sostegno di un potenziamento dell'Ospedale di Castelnovo ne' Monti, ma crediamo che queste siano sufficienti per sottolineare le ragioni di un impegno che, ci auguriamo, sia condiviso dalle nostre associate nel territorio montano, perchè è proprio guardando al loro lavoro e ai loro soci che abbiamo scelto questa strada.

Siamo un sistema di imprese, ma siamo anche un movimento di persone e di idee, perchè ogni impresa cooperativa nasce da un'idea e vive grazie alle persone.

Matteo Caramaschi (Presidente Confcooperative Reggio Emilia)
Giovanni Teneggi  (Direttore Confcooperative Reggio Emilia)

 

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