Home Cronaca La “festa dei popoli” a Castelnovo ne’ Monti

La “festa dei popoli” a Castelnovo ne’ Monti

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Africa

L'8 di ottobre l’amata pennichella domenicale dei castelnovesi è stata bruscamente dis-turbata dalle note e dalla vista di uno stranissimo corteo. Operai? Non solo. Disoccupati? Non proprio. Devoti? Forse in parte. Dissidenti? Ebbene sì! Dissidenti: da questo clima generale di paura e chiusura, che ci sta facendo perdere il gusto di incontrare e accogliere l'altro, a prescindere dal colore, dal conto in banca, dalla fede religiosa, politica...calcistica, da dove provenga e verso dove stia andando.

Al ritmo incalzante della Banda musicale di Felina, abbiamo camminato insieme fino alla nostra meta: una “piazza virtuale”, creata nel Centro Interparrocchiale di Castelnovo ne' Monti, in cui ci aspettavano angoli di tutto il mondo, quelli che incontriamo ogni giorno per la strada, in negozio, in chiesa, al lavoro, a scuola…: l'Albania affiancata alla Croce Verde (in cui prestano servizio giovani provenienti da quel paese), l'Ucraina, abbinata alla Caritas, la Romania, accanto a “Vogliamo la Luna”, il Marocco, con l'associazione islamica “Al Bayt”, l'India dei sikh e infine l'Africa subsahariana, sostenuta dal Gaom, il cui presidente Alberto Campari è stato tra i promotori di questa iniziativa.

Albania

Questi erano solo i gruppi visibili, ma molte altre realtà locali hanno collaborato dietro le quinte nella fase organizzativa, e qui sta un altro dei pregi di questa iniziativa.

Bravissimi Alberto e Simone, che da un capo all'altro della sala si passavano la “linea” come esperti  cronisti (a proposito, ma dov'erano i media locali?) per dare voce ad ogni gruppo etnico. In ogni stand: manufatti variopinti, piatti tipici, cartine geografiche, foto, video e una squadra d'accoglienza in abbigliamento tradizionale, pronta a spiegare ai visitatori usi e costumi della propria terra, tra una focaccia e un bicchiere di the.

Danza africana

Intenso e commovente il discorso letto da Stephane a nome di tutti i profughi africani, espressivo di una profonda gratitudine ai Comuni ospitanti, ma anche di una dolorosa consapevolezza della complessità che l'accoglienza oggi comporta per tutti i cittadini, soprattutto quelli italiani.

Al termine, un appello coraggioso a rinnovare un patto di solidarietà tra i popoli.

Romania

Forse l'allegra confusione della “piazza” non ha reso giustizia ai musicisti a cui era stata affidata la colonna sonora del pomeriggio: gli studenti del Merulo, diretti dal M° Mirco Ferrarini e il gruppo de“Gli improvvisati”. Ma chi poteva immaginare una partecipazione così numerosa e vivace, e inoltre che l'iniziativa dei giovani africani, lanciati in due danze travolgenti, contagiasse poi anche gli altri (dall'est Europa al Maghreb), fino a coinvolgere tutti quanti, italiani e non, giovani e anziani, sani e malati, musulmani e indù, cristiani cattolici e ortodossi… in un'unica coloratissima danza collettiva?

Marocco

Al centro dei vari“flussi migratori”, un grande albero (eterno simbolo di fecondità) aspettava che i passanti scrivessero su ogni foglia una parola collegata al tema famiglia. Perché? Perché costruire comunione e generare vita risponde al desiderio più profondo di ogni essere umano. Solo ripartendo da qui, il nostro mondo potrà correggere la rotta e avere un futuro luminoso. Grazie a chi ci ha permesso di toccarlo per un pomeriggio.

(Suor Antonella, casa della carità di Cagnola)

5 COMMENTS

  1. Suor Antonella ha reso molto bene l’atmosfera e il clima di festa che si respirava quel pomeriggio. Una “piazza” colorata, allegra, in cui si incontravano, si mescolavano parole, pensieri, tradizioni, cultura, cibo danze e… Vita. Una bella e coinvolgente festa, che ha lasciato in tanti la voglia di pensare e programmare la prossima. Grazie a Alberto e Maria Rosa che hanno avuto l’idea e a tutti coloro che l’hanno resa possibile.

    (Cinzia Formentini)

    • Firma - CinziaFormentini
  2. Grazie per l’organizzazione della bellissima festa a cui la comunità rumena ha partecipato. Siamo stati felici di avere presentato la nostra terra e di avere fatto assaggiare i nostri cibi, apprezzati da tutti i popoli. Grazie ancora.

    (Cristina Mereuta)

    • Firma - cristinamereuta
  3. Un meravigliosa idea per stare tutti assieme, conoscere le nostre tradizioni e pietanze, descrivere i nostri costumi e le nostre vite lontane della nostra patria. Nonostante la festa organizzata in ultimo momento, il nostro stand del paese Romania era il primo paese presentato, era meraviglioso e per anno prossimo faremo ancora del nostro meglio. Grazie per averci dedicato questa gioia…

    (Delia Florea)

    • Firma - Delia Florea
  4. Che bello rileggere l’evento dal punto di vista di Suor Antonella. Anch’io ero presente e sono tornata a casa commossa da tanta sentita partecipazione. Fra tanti eventi vissuti con un po’ di superficialità, giusto per riempire una domenica, la festa dei popoli si è distinta per la profondità del messaggio e per l’emozione (…che ho letto negli occhi di tanti). E’ bello oggi incontrare tanti visi prima sconosciuti per le strade della montagna e riconoscerli non più come anonimi immigrati ma come persone piacevoli, conosciute ad una festa… e come ottimi cuochi che mi hanno offerto la loro cucina 🙂 Che sia il primo di una lunga serie di eventi!

    (Cristina Ferrarini)

    • Firma - Cristina Ferrarini
  5. Il mondo è un libro e chi non viaggia ne conosce solo una pagina… In un solo pomeriggio abbiamo avuto modo di leggere tante pagine di questo libro. Grazie di cuore a chi ha avuto l’idea e chi ha lavorato per renderla possibile.

    (Raja)

    • Firma - Raja