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Simposio internazionale a Marola (ex seminario) su “Religione ed ecologia” sabato 25 novembre dalle ore 9

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È di ieri l'appello di Papa  Francesco alla Conferenza di Bonn sul cambiamento climatico.
Proprio su questi temi,per sabato 25 novembre,il Parco Nazionale organizza, al Seminario di Marola (RE), dalle ore 9, un simposio internazionale: una mattinata di discussione sugli imperativi ambientali, etici e spirituali dei nostri tempi. Stimati studiosi e relatori dall’Italia e dagli Stati Uniti parteciperanno alla riflessione approfondita sulle implicazioni dell’enciclica ‘Laudato Si’ e altri approcci sulla sfida ambientale.

L’iniziativa è stata progettata con il contributo del professor Eric Holmlund, docente associato di Studi ambientali del Paul Smith's college, Università degli Adirondack dello Stato di New York.
Il Symposium internazionale su "Religione ed Ecologia" vedrà la partecipazione di diversi studiosi, tra i quali il Prof.  Alberto Melloni, docente di Storia delle religioni presso l’ Università di Modena e Reggio-Emilia, il Prof.  Curt Stager, Paul Smith’s College (New York, USA), il Prof. Bill Vitek, Clarkson University (USA).
“Abbiamo l’obiettivo – spiega Holmlund – di fornire alla comunità dell'Appennino tosco-emilano nuove informazioni sulle conoscenze scientifiche acquisite, sulla filosofia e sulla storia, in modo che queste possano aiutarci a comprendere e agire al meglio. Abbiamo invitato a partecipare studiosi provenienti dagli Stati Uniti e dall'Italia per confrontarsi su alcuni dei temi più significativi e impegnativi del nostro tempo. L’obiettivo è quello di rispondere all’accorato appello di Papa Francesco, contenuto nell’enciclica ‘Laudato Sì’, dove ha esortato tutte le persone - quelle di fede e non - a unirsi per proteggere e prendersi cura del nostro pianeta. E’ necessario, infatti, che personalità diverse impegnate nella scienza del clima, nella filosofia ambientale e nella storia delle religioni condividano importanti riflessioni, priorità e risposte potenziali alla crisi ambientale. Molti di noi pensano che la religione e la scienza occupino due ambiti diversi e distinti; in realtà queste coesistono nello stesso spazio e hanno priorità comuni. Come promotori di questo simposio, siamo consapevoli che né la scienza né la religione da sole sono abbastanza potenti per risolvere la crisi ambientale. Dobbiamo usare le conoscenze, i metodi e le intuizioni per arrivare a parlare alle nostre comunità e portare più persone possibili a impegnarsi per creare soluzioni e risposte alla crisi ambientale che ci accomuna”.

“Vogliamo promuovere– spiega il presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli – un confronto di idee per la salvezza della vita sul pianeta, accogliendo l’invito dell’ Enciclica Laudato Si’ ,rilanciato ieri dal Papa,a “entrare il dialogo con tutti riguardo la nostra casa comune”. La donazione dell’antico eremo benedettino della Pietra di Bismantova da parte della Chiesa (vedi nota a piè pagina) impegna il Parco Nazionale ad andare oltre i doveri d’ufficio del recupero architettonico e a misurarsi con le frontiere culturali dell'erica e della religione,cioè coi limiti della politica, della scienza e della tecnologia che sembrano da sole incapaci di vincere la sfida.
Per un cambiamento che coinvolga la mente e il cuore degli uomini e delle donne del pianeta le grandi  religioni che in parlano a miliardi di fedeli e seguaci in tutto il mondo dicono parole e possono dare contributi essenziali”.

NOTA: il recupero dell'Eremo di Bismantova
Il complesso immobiliare dell’antico eremo di Bismantova, vissuto a lungo dai padri benedettini fino a qualche decennio fa, è stato donato al Parco Nazionale dell’Appennino tosco - emiliano dalla Parrocchia di Ginepreto e dalla Diocesi di Reggio Emilia il 19 maggio ultimo scorso. Contestualmente è stato presentato alla Regione Emilia – Romagna un progetto per il suo recupero architettonico e funzionale che è stato accolto e finanziato per 493.000 € con fondi europei (PSR). L’impegno inserito nell’atto di donazione e confermato nel progetto approvato è quello di realizzare “un centro di documentazione, testimonianza e servizi ispirati all’etica della custodia del creato sulla spiritualità e la geologia di Bismantova, nel rispetto della natura e delle speciali caratteristiche del luogo”.