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Assemblea consultiva permanente riserva di biosfera Mab-Unesco Appennino tosco-emiliano

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Il 19 febbraio p.v., alle ore 15, presso la stazione sperimentale per l’industria delle conserve alimentari (Ssica) in via F. Tanara, 31, a Parma, si terrà l'assemblea consultiva permanente riserva di biosfera Mab-Unesco Appennino tosco-emiliano.

Si auspica un’ampia partecipazione di sindaci, amministratori e funzionari di comuni e agenzie pubbliche, imprenditori, docenti e dirigenti scolastici, rappresentanti di università ed enti di ricerca, rappresentanti di associazioni del mondo economico, culturale e ambientalista.
L’incontro sarà inoltre finalizzato anche a stimolare la piena collaborazione di tutti i soggetti attivi nella riserva di biosfera nel perseguirne gli obiettivi di sviluppo sostenibile mediante progetti e iniziative, dando voce, a titolo esemplificativo ad alcuni soggetti che si stanno dimostrando particolarmente attivi ed impegnati. Infine, anche grazie alla partecipazione delle Regioni, Emilia-Romagna e Toscana, si definirà meglio la missione specifica della riserva di biosfera e gli indirizzi per il prossimo futuro.

Obiettivi dell’incontro:
1) comunicare e condividere i contenuti del “rapporto di autovalutazione”, redatto a fine 2017 su richiesta del comitato tecnico nazionale Mab, che riporta ciò che è successo nella riserva Mab dalla sua designazione;
2) indicare le prospettive future:
la missione essenziale di questa riserva MaB è il potenziamento del capitale umano dell’Appennino, nel e per l’Appennino. È un’azione soprattutto culturale, finalizzata all’arricchimento della formazione, già presente per le agenzie educative deputate a questo, attribuendovi un “di più” di conoscenza e sentimento sul rapporto uomo-biosfera e sullo sviluppo sostenibile. Una azione culturale in grado di generare, consapevolezza, senso di orgoglio e di appartenenza, caratteristiche indispensabili per realizzare le potenzialità dell’Appennino, sviluppando progetti ambientalmente compatibili, di qualità sociale e culturale, in dialogo aperto e positivo con tutti i più ampi processi di globalizzazione. Si vuole affermare, diffondere e condividere il pensiero di un futuro positivo, mettendo in relazione comunità e territorio dell’Appennino;
la forma e la sostanza della governance della nostra Riserva di Biosfera (e del piano d’azione che verrà presto definito) è il rinnovo e la pratica di un patto di collaborazione che ha il suo centro nel sistema pubblico locale, ma ha motori e propulsori diffusi nel mondo economico, nell’imprenditoria, nell’associazionismo e nella cultura. In questo insieme ampio e in espansione, in questa fase ancora iniziale, col Parco nazionale e altre istituzioni, compete ai comuni, ai sindaci e ai consigli comunali una particolare responsabilità, come a una sorta di "quota d'oro" del progetto MaB Appennino.
L’idea di governance dovrà mettere in opera il valore aggiunto della collaborazione e della cooperazione. In un territorio caratterizzato da un’estrema frantumazione e quasi dispersione delle attività e dei soggetti e delle soggettività istituzionali, imprenditoriali e culturali, questa è una potenzialità da sfruttare al meglio, pena l’emarginazione, l’irrilevanza, l’incapacità di fare massa critica.

Unesco sviluppa dagli anni 70’ il programma Mab che mette in connessione persone e natura in centinaia di siti in tutto il mondo, con una visione comune: lo sviluppo sostenibile, quale strumento fondamentale per la pace tra i popoli. Le riserve della biosfera sono aree dove si vuole associare la conservazione dell’ecosistema e la sua biodiversità con l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali con la partecipazione delle comunità locali. Ciò richiede attività di ricerca, controllo, educazione e formazione. Essenziale è il capitale umano, la risorsa, il fine e lo strumento principale dell’operare dell’Unesco. Nel mondo esistono 669 riserve di biosfera, di cui 15 in Italia, la riserva mondiale della biosfera Appennino tosco-emiliano è stata riconosciuta dall’Unesco il 9 giugno 2015.
Il ruolo di coordinamento è affidato al Parco nazionale affiancato dal comitato di gestione e dall’assemblea consultiva permanente, allo scopo di garantire a tutti i portatori d'interesse partecipazione e trasparenza sull’operato della riserva di biosfera. Il 19 febbraio 2017 si è insediata l’assemblea consultiva permanente presso il centro internazionale "Loris Malaguzzi", presenti il ministro dell'ambiente Gianluca Galletti e gli assessori all'ambiente delle due regioni, Emilia-Romagna e Toscana, Paola Gazzolo e Federica Fratoni. Ad oggi circa 50 soggetti pubblici e privati fanno parte all’assemblea la cui adesione è libera previa richiesta formale.