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Catia Marcucci da Ventasso al press office del Festival internazionale del Giornalismo di Perugia

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È la ramisetana Catia Marcucci l’unica reggiana selezionata, tra oltre 500 candidati provenienti da tutto il mondo, per la XII edizione del Festival internazionale del Giornalismo #ijf18 in corso dall'11 al 15 aprile a Perugia. Catia, che è di Montedello di Ventasso, è attiva nel mondo della comunicazione da diversi anni e conta collaborazioni con testate provinciali e regionali. Per il terzo anno è stata scelta, assieme ad altri volontari, come rappresentante del press office della manifestazione che ogni anno richiama migliaia di persone nel capoluogo umbro.

“Sono onorata e felice di poter ripetere una esperienza unica come è il Festival – commenta Catia a Redacon –, dalla quale mi auguro di potere crescere professionalmente e culturalmente grazie ai professionisti di fama internazionale con cui potrò entrare in contatto e agli eventi a cui potrò partecipare”.

“Una città medievale di rara bellezza, un festival innovativo e mai scontato, aperto a tutti, capace di aggregare e coinvolgere intelligenze, energie, entusiasmi senza confini. La XII edizione del Festival Internazionale del Giornalismo ospiterà 5 giorni di dialoghi, confronti, workshop, interviste, spettacoli, musica e documentari. – Spiega Catia, che prosegue – Più di 300 eventi nel centro storico di Perugia, oltre 700 speaker da 44 paesi, tutto a ingresso libero e in live streaming. Tutti i contenuti del Festival saranno disponibili anche on-demand sulla piattaforma media.journalismfestival.com e su YouTube”.

“Un mondo in continuo cambiamento, un giornalismo che affronta sempre nuove sfide dalla rivoluzione digitale alle guerre non ‘accessibili’, ai movimenti di protesta e alle democrazie in crisi, all’attacco ai giornalisti nel cuore stesso dell’Europa. Tra gli argomenti dell'edizione 2018: disinformazione, cambiamento climatico, cyber guerra e propaganda, intelligenza artificiale, alt-right e populismo, crisi umanitarie, giornalismo investigativo, reddito di base, fiducia nei media, migrazioni, fact-checking e debunking, data journalism, engagement, start-up, alfabetizzazione alle notizie, giornalismo locale, molestie sessuali sul luogo di lavoro, diversità e inclusione, servizio pubblico, business model, libertà di espressione, filantropia nei media, e tanto altro ancora”.