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“Grazie nonna, perchè mi hai insegnato a vivere”

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Alle volte, i saluti, hanno il sapore di un post. Che, magari, viene letto da molto lontano. Così, Giorgia Borghi, studentessa Carpinetana, ha inteso ricordare l'amata nonna. Con parole colme di molteplici significati - tra essi il ruolo dell'anziano nelle famiglie del nostro Appennino -  che abbiamo condiviso di riproporre per i nostri lettori.

 

* * *

Ciao nonna,

Come stai?
Sono un po’ in ritardo, lo so... ma lo sai che io arrivo sempre dopo.
Chissá se potrai leggere queste mie parole, magari in paradiso hanno messo il wi-fi o magari sei proprio qui accanto a me, mentre le scrivo.
Volevo ringraziarti, dirti grazie per tante cose.
Grazie per avermi cresciuta, per avermi insegnato a voler bene e a fare del bene.
Grazie per avermi insegnato come ci si prende cura di un fiore, come si fa la tinta ai capelli e come si piegano i cappelletti, anche se poi, alla fine, i miei erano tutti storti.
Grazie per avermi insegnato come si ricalca un disegno sulla stoffa e come si ricama un fiore di diverse sfumature, solo Dio sa quanti fili mi hai fatto infilare dentro quei tanti aghi diversi che avevi. 

Ti ricordi quando mettevi me e il nonno davanti alla stufa con enormi mucchi di lana sfusa? Dicevi che dovevamo farci degli “ordinati” gomitoli.. non erano mai ordinati, ma alla fine ti andavano bene comunque.
Grazie per tutte le cotolette ai funghi, i cannelloni, i tortelli e le tue meravigliose torte nere, che solo tu sapevi fare.
Grazie per tutti i “ciao Amore” ogni volta che entravo urlando dalla porta “Buongiorno vecchia mia”, per ogni “dai Nana, non mi fare le foto che sono brutta” anche se lo hai sempre saputo che per me eri la nonna più bella del mondo.

Sai, lo faccio ancora, entro ancora in camera e ti do il buongiorno, come se fossi ancora qui, come se in cambio potessi ancora sentire il tuo “ciao Amore”, come se nulla fosse cambiato, anche se in realtà, qui è cambiato tutto.
Grazie per ogni treccia o acconciatura strana che sperimentavi sui miei capelli, eri l’unica che poteva toccarli, non me le dimentico sai le tue code di cavallo, non poteva assolutamente esserci un capello fuori posto, tiravi talmente tanto che a opera conclusa i miei occhi erano paragonabili a quelli dei cinesi.
Grazie per ogni sorriso, per ogni tuo meraviglioso sorriso che sarà per sempre parte di me.

Sai, anche se non te l’ho mai detto, sono infinitamente grata alla vita che ha scelto te come la mia nonna, sono infinitamente grata alla vita che mi ha permesso di stare accanto e crescere insieme a una Donna come te, la mia Donna, la mia Nonna.
So che un giorno ti riabbraccerò, ti riempirò ancora una volta di tutti quei bacini che ti piacevano tanto, ti metterò la nostra crema preferita e ci sdraieremo insieme sul divano per vedere quelle eterne fiction spagnole che non hanno mai fine.

Ci faremo la nostra pizza della domenica sera e faremo una partita a briscola o a solitario, ti ricordi com’ero felice quando riuscivamo a completarlo.
Mi hai reso tanto felice nonna, mi hai insegnato a lottare come solo tu sapevi fare, mi hai insegnato che nella vita c’è sempre un motivo per andare avanti.
Vorrei poterti riavere, anche solo per un istante, per dirti che ti voglio bene, che avrei voluto stringerti la mano mentre andavi, che sono forte e lo sarò anche per te, che lo sarò soprattutto per te.

Abbi cura di splendere Amore Mio, vola alto e sii felice.

Arrivederci,

è una promessa.

 

La tua Nana

8 COMMENTS

  1. Cara Giorgia, la tua lettera mi ha commosso, per il fatto di essere riuscita ad esprimere sentimenti così intensi e profondi senza cadere nella banalità. Una lezione di vita a cui noi tutti dovremmo guardare e, soprattutto, mettere in pratica. Grazie. Saluti.

    (Sergio)

    • Firma - Sergio
  2. Io parlo da nonno di tre nipotine abbastanza cresciute, non so se sono riuscito a insegnare qualcosa a loro, non certamente con la sensibilità della nonna di Giorgia, certamente loro, in quest’epoca tecnologica da impazzire, a me hanno insegnato molto. Certamente i nipoti sono sempre meravigliosi per i nonni, anche quando giocano e non studiano, preoccupano quando sono troppo seri. Lo sfogo di Giorgia è un quadro ricco di emozioni che dà forza a piccole cose che spesso passano inosservate, mentre sono legami intergenerazionali che danno il senso di continuità della vita. Tutti vorrebbero avere una nipote come Giorgia e una nonna come la sua. Grazie Giorgia per questa tua esternazione che per un momento risveglia la sensibilità che alberga dentro di noi. Brava!

    (s.b.)

    • Firma - s.b.
  3. Grazie, Giorgia, grazie ancora per queste parole bellissime, che qualsiasi nonna come me vorrebbe sentirsi dire; parole dolci e confortanti, parole che vengono dal cuore, parole d’amore puro incondizionato. Tua nonna è stata davvero molto fortunata ad avere una nipote come te, un giorno forse sarai madre e forse nonna… se saprai trasmettere anche tu tutto questo amore, allora tua nonna avrà fatto centro! Buona vita, Giorgia (invidio molto la tua nonna, per averti avuta accanto).

    (a.t)

    • Firma - a.t
  4. Brava, Giorgia, che belle parole per la tua nonna! Volevo dirti che faccio la stessa cosa con la mia adorata mamma che non c’e più da 3 mesi: ogni mattina entro nella sua camera, alzo la tapparella e le do il buongiorno, la aggiorno sulla condizione del tempo e le parlo delle cose che mi vengono in mente in quel momento! Grazie per la tua sensibilità.

    (Santina Costi)

    • Firma - Santina Costi