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Felina, arriva Alberto Angela

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A margine del partecipatissimo incontro con Alberto Angela, tenutosi a Felina lo scorso 25 luglio (compreso all’interno dello “Show festival”), la nostra redazione ha posto qualche domanda al noto conduttore televisivo di programmi divulgativi.

Dopo aver atteso una buona mezz’oretta per foto, autografi e dediche cui il nostro s’è sottoposto con molta disponibilità, ecco il resoconto della breve intervista.

Dott. Angela, potrebbe essere interessato, in futuro, ad una produzione televisiva sul nostro Appennino? Le suggeriamo anche un soggetto: la conquista romana della montagna reggiana.
“Perché no? L’Italia è un libro di storia aperto, non solo di geologia od altro ma appunto anche di storia. E quando queste diverse realtà si uniscono si trovano più facilmente delle vicende da riscoprire e raccontare. E spesso anche molto interessanti. Il nostro è un paese molto vasto; con pazienza, arriveremo anche qua”.

Da di fuori cosa le era già noto della nostra zona? Emergenze naturalistiche, o altro... O il nostro è un territorio per lei anonimo?
“Devo dire che da qui sono passato ma non conosco nei dettagli la zona. Diciamo che è sicuramente una fascia di cerniera tra realtà molto diverse. Da una parte e l’altra di questi rilievi si trovano storie molto differenti. Ogni volta che ho visto un borgo, una piccola cittadina, mi sono accorto che dietro vi è spesso una storia molto antica. La popolazione qui è sempre stata stanziale, quindi ci sono tradizioni tramandate. Ricordo di aver trovato nell’Appennino modenese (vostri vicini, quindi) delle interessanti testimonianze di usanze locali. Insomma, il vostro territorio è come una spugna: vi sono conservate molte tradizioni e molte realtà della storia che sicuramente non vanno perdute (e ben vengano quindi tutti i gruppi che se ne occupano, anche a livello di volontariato); ma soprattutto questo è per il futuro un grande patrimonio”.

Allora – insistiamo - proprio il fatto che molte tradizioni si sono conservate dovrebbe essere una molla e un motivo in più per tornarci a trovare…
“Eh, noi abbiamo un numero limitato di puntate… ma… lemme lemme… ci arriveremo”.

E se ne va, ridacchiando.