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Conosciamoli meglio: Voreppe

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Favoriti dall'indirizzo europeo, che si propone una sempre maggior fratellanza tra le diverse nazioni, i gemellaggi sono diventati anche per Castelnovo un'occasione per conoscere nuovi amici e tradizioni, all'interno di uno scambio di visite e cortesie che ha creato ormai una fitto calendario di iniziative.

Il primo comune straniero con cui Castelnovo è entrato in contatto è stato quello francese di Voreppe, situato in una vallata alpina a poca distanza da Grenoble. Si tratta di un paese a vocazione prevalentemente agricola, fiero del proprio artigianato locale, tra cui il più celebre prodotto è di natura gastronomica: sono infatti famosi i biscotti di Chalais, opera delle laboriose suore domenicane, decorati ognuno in modo diverso.

Nel corso dei tempi, Voreppe si è dimostrata in grado di seguire le trasformazioni industriali senza deturpare lo scenario da valle incantata che aveva già colpito Honorè de Balzac, che così lo descrive ne ' Il medico di campagna': 'ad ogni momento il paese muta di aspetto e il cielo di luce: le montagne cambiano colore, le loro fiancate cambiano sfumature, le valli cambiano forma'. Le bellezze paesistiche, così decantate dallo scrittore e che hanno attirato anche altri illustri ospiti, quali Stendhal, Stravinski e Liszt, si affiancano alle testimonianze storiche: originato da un borgo medioevale che ancora oggi è il cuore del paese, rimangono ancora esempi di architettura romanica in alcune suggestive chiese e certose. Quasi nessuna traccia rimane invece dei Galli Allobrogi, originari del nord-ovest, i primi ad insediarsi stabilmente in questa zona, verso il 700 avanti Cristo; il loro lascito riguarda più probabilmente la sfera della tradizione orale, degli usi e costumi tipici che un gruppo di castelnovini si è incaricato di verificare personalmente a inizio ottobre.
Tra le manifestazioni di solidarietà tra i comuni gemellati, infatti, c'è stata anche quella di allestire alcune mostre itineranti: 'In ordine alfabetico' è il titolo della mostra che, organizzata lo scorso anno a Castelnovo, raccoglie un'opera per ogni artista della località appenninica, pittore, scultore o fotografo che sia. Queste stesse testimonianze verranno trasportate in un primo tempo a Voreppe, per poi passare ad Illingen, cittadina tedesca del sud-ovest gemellata con Castelnovo da una manciata d'anni, in seguito a contatti culturali originati da un'esibizione del coro Bismantova. Come ben sottolineato dal responsabile tedesco per i gemellaggi nel momento della firma del patto, queste iniziative non sono solo formalità: 'per me Castelnovo non è solo un posto qualsiasi su una cartina, ma un posto bellissimo dove vivono degli amici'. Questo è lo spirito che guida i gemellaggi, e ancora una volta l'arte si dimostra un passepartout tra culture diverse, in grado di parlare direttamente al cuore di persone che vengono da culture, lingue e tradizioni diverse, un risultato, questo, affiancato forse soltanto dagli scambi enogastronomici, i cui stand, sempre presenti alla Fiera di San Michele, rimangono infatti quelli più attesi e graditi.