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Casina, l’opposizione d’accordo col ministro per dire stop alle stragi della strada

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La Lista civica "Civetta" non può che essere entusiasta dal successo ottenuto nella conferenza "In-Sicurezza sulle strade ... Quali soluzioni per fermare le stragi?" tenutasi il 15 novembre a Casina nel Castello di Sarzano: per le oltre 130 persone che riempivano la splendida sala conferenze, per il gruppo di relatori, tutti presenti alla serata, fra cui ricordiamo il Ministro per i Rapporti con il Parlamento on. Carlo Giovanardi e il sen. Fausto Giovanelli, per il coinvolgimento e la discussione sostenuta dai diversi interventi del pubblico molto sensibili alla tematica e infine per i tanti giovani presenti.
La serata si è aperta con i saluti delle autorità: il neo Presidente della Comunità Montana, Leana Pignedoli, il Commissario Provinciale della Croce Rossa Italiana, avvocato Stefano Giovannini, e il sindaco del Comune di Casina, Carlo Fornili.
"A guardare bene in questa sala colma ci sono pure gli angeli dei vostri figli" ha introdotto il moderatore della serata, il giornalista Gabriele Arlotti, con riferimento ai tanti genitori presenti, membri dell'Associazione dei familiari delle vittime della strada.
Una discussione che è entrata subito nel vivo con la presentazione dei risultati del questionario della "Lista Civetta" realizzato nei mesi scorsi e che coinvolgeva nell'indagine ben 181 giovani, statisticamente rappresentativi del territorio montano. Fra i dati emerge come i giovani spendano moltissimo nel fine settimana; infatti, circa il 43% degli intervistati spende tra i 30 ed i 40 euro in una sola serata di divertimento. Un dato preoccupante se si considera che il 54% del campione considerato è composto da giovani tra i 18 ed i 22 anni.
"Come possono i giovani spendere così tanto?", si è chiesto Pietro Gentili nel presentare i risultati del questionario. Ma non è finita perché il 49% dei giovani dichiara di aver abusato nel consumo di sostanze alcoliche nell'ultimo mese, allarmante se osserviamo come nell'ultimo anno solo il 49,4% non ha guidato in stato di ebbrezza. Ancora, il 53% non beve un solo bicchiere di vino in tutta la settimana e nel fine settimana gli astemi diventano il solo 8,8%; e i controlli delle forze dell'ordine? L'86% degli intervistati nella sua vita non ha subito nemmeno un controllo con l'ausilio dell'etilometro. Sul piano propositivo i giovani scelgono l'autobus per le discoteche visto che il 39,7% lo riterrebbe un efficace strumento per migliorare la sicurezza sulle strade. E gli alcolici? Oltre il 72% dei giovani riterrebbe utile porre un divieto alla vendita di sostanze alcoliche dopo un certo orario che per oltre l'83% è antecedente alle ore 2 esprimendo così, indirettamente, l'esigenza di ottenere un forte aiuto da parte delle istituzioni e degli organismi preposti per fermare il fenomeno: i giovani quindi confermano che hanno bisogno di regole per essere aiutati. Il dato è confermato dalla sostanziale approvazione, il 56,4%, del disegno di legge n. 4180 sulle "stragi del sabato sera", poi non approvato alla Camera dei Deputati, che prevedeva la chiusura dei locali dalle ore 3 ed il divieto di vendere alcolici dalle 2".
Carlo Giovanardi da molti anni sta "combattendo" la battaglia contro le "stragi del sabato sera". "Per un solo voto non è stato approvato il disegno di legge n. 4180", ha commentato il ministro con riferimento al provvedimento che lo vedeva fra i principali firmatari -; si trattava di una normativa che avrebbe potuto fare molto per la sicurezza stradale. Invece, si è costretti a tornare ritorna indietro nel tempo, visto che il potere di scelta rimane nelle mani dei sindaci portando ad una confusione generale a livello nazionale sulla definizione degli orari. Ed ecco che alcol, droghe, musica da sballo e orari assurdi costituiscono un mix determinate sugli incidenti stradali del fine settimana".
Giovanelli, sostenendo che le posizioni politiche non devono entrare in conflitto con la legislazione sulla sicurezza stradale, si è detto in accordo sulle posizioni dell'esponente del governo tanto da dichiarare la sua sostanziale approvazione al disegno di legge n. 4180; infatti lui stesso è tra i primi firmatari di una iniziativa parlamentare per introdurre il codice penale per i recidivi che si mettono al volante con percentuali di alcol nel sangue oltre il limite consentito.
L'ispettore capo Roberto Rocchi della Polizia Stradale ha presentato dati allarmanti sul fenomeno delle "stragi del sabato sera" nel 2003, al venerdì e sabato notte sono avvenuti il 46,4% degli incidenti mortali tra le ore 22 e le ore 6. "Il personale è purtroppo insufficiente per poter intervenire in modo uniforme sul territorio della provincia reggiana - ha affermato l'ispettore - si deve incentivare maggiormente l'educazione stradale, partendo anche dai genitori, e la sensibilizzazione. Da questa conferenza devono emergere proposte concrete sul tema". La dott.ssa Anna Maria Ferrari, primario del pronto soccorso dell'A.S.M.N. di Reggio Emilia e responsabile del dipartimento emergenza-urgenza della provincia, si è soffermata sull'impatto degli incidenti stradali sui giovani: "Sono la prima causa di morte nei maschi sotto i 40 anni: la relazione è stretta con l'uso di motocicli e automobili; l'alcol è sempre il maggior fattore determinante visto che da un'indagine del 2003 da parte dell'Istituto Superiore di Sanità il 67% dei giovani intervistati nelle scuole superiori fa uso di sostanze alcoliche".
Carla Mariani Portioli, membro dell'Associazione Europea Familiari e Vittime della strada, si è definita "utente finale delle stragi". "La principale causa di queste morti è da ricercare nell'alcool, all'origine di oltre il 40% degli incidenti mortali. Ed ecco che nella comprensione dei pericoli insiti nell'alcol, nella velocità, negli orari assurdi vi è forse da riporre la soluzione per arginare il fenomeno delle "stragi del sabato sera".
La serata è diventata un'importante occasione per discutere di sicurezza stradale fra chi vive in prima persona il problema: rappresentanti del governo, delle forze dell'ordine, delle strutture di assistenza sanitaria, dei rappresentanti le famiglie vittime della strada, dei giovani. Una conferenza che, inserita nella Settimana Europea del Ricordo indetta dal 15 al 21 novembre dall'Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada, ha cercato di sensibilizzare soprattutto i giovani a riflettere sul problema dei tanti morti sulle strade. "E nel futuro - hanno concluso quelli della Lista Civetta - si deve continuare ad 'educare' per formare una vera e propria 'cultura della strada' tenendo conto dei fondamentali suggerimenti dati dai giovani nel questionario; primo fra tutti l'autobus per le discoteche e la regolamentazione della distribuzione di alcolici. Vogliamo che questa conferenza diventi un appuntamento annuale che possa dare una 'voce' a tutti quelli che sono coinvolti nella sicurezza stradale per coinvolgere e coordinarsi con l'obiettivo di limitare e cercare di comprendere il fenomeno delle 'stragi del sabato sera'".