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Vetto, ok l’incrocio tra le provinciali 513 e 57

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Continua l'impegno della Provincia per risolvere i punti più critici della viabilità. Nei giorni scorsi, grazie a un intervento della Provincia ed ai fondi della Regione, sono stati ultimati i lavori che hanno completamento ridisegnato l'incrocio a Vetto tra le provinciali 513R (ex Anas) e 57 per Ramiseto, che creava non pochi problemi agli automobilisti sia sul fronte della sicurezza (a causa di una curva con scarsa visibilità) sia per quanto riguarda la scorrevolezza (si creavano spesso code essendoci un'unica corsia per i mezzi che, provenendo da Castelnovo Monti, dovevano proseguire per Vetto oppure svoltare a sinistra per Ramiseto). Inoltre, la "57" correva parallelamente alla "513R" in contropendenza fino a raggiungere la quota della ex statale in uno svincolo molto stretto, ad angolo acuto, pericoloso per l'utenza e molto difficile da affrontare per i mezzi pesanti.
L'intervento curato dalla Provincia, ed in particolare dagli ingegneri Valerio Bussei (progettista) e Alessandro Donelli (direttore dei lavori) del Servizio progettazione strade, ha in pratica ridisegnato l'innesto della 57 nella 513R, con un incremento del raggio di curvatura della stessa strada provinciale oltre ad un adeguamento della larghezza della piattaforma stradale per tutto il nuovo tratto, operazioni rese possibili scavando nella montagna che costeggia la strada. I lavori - per un importo di circa 600.000 euro - sono stati eseguiti dalla Sogecos di Castelfranco Emilia (aggiudicataria dei lavori l'impresa Chiavarino di Celleno): iniziati nel settembre 2003, si conclusi poco prima di Natale.
Per quanto riguarda la 513R, si è provveduto a costruire una terza corsia di accumulo per consentire la svolta in direzione Castelnovo Monti - Ramiseto, senza creare rallentamenti alle direzioni Vetto - Ramiseto, Castelnovo Monti - Vetto e Vetto - Castelnovo Monti: ciò si è reso possibile attraverso una risagomatura della scarpata di monte con la realizzazione di un muro di sostegno di controripa, ottenendo anche un miglioramento del raggio di curvatura e della visibilità dell'attuale curva della ex statale.
Per quanto riguarda la 57, si è invece superato il dislivello altimetrico mediante la costruzione di un rilevato che, sul ciglio di valle, è sostenuto da un muro di sostegno a gravità realizzato in terra rinforzata con inerbimento naturale. L'altezza di tale opera risulta variabile da 2 a 8 metri in corrispondenza dell'intersezione a raso tra la strada provinciale e la ex statale.
Particolare attenzione è stata dedicata all'inserimento paesaggistico dell'opera, studiando il tracciato in modo da minimizzare i rilevati e seguendo il più possibile l'andamento orografico del territorio e delle strade esistenti. Questa concezione ha guidato anche la scelta delle tecnologie di realizzazione del corpo stradale dato che l'opera di confinamento del rilevato della provinciale è stata realizzato in "terra rinforzata" con inerbimento naturale. Anche l'opera di sostegno è stata rivestita in pietra naturale al fine di inserirla in modo più appropriato nel contesto ambientale esistente. Nel progetto erano altresì previsti i lavori inerenti a sistemazione dell'illuminazione pubblica; adeguamento della segnaletica orizzontale e verticale; sistemazione e integrazione delle caditoie per la raccolta delle acque meteoriche.
Le caratteristiche dimensionali e tipologiche del muro di monte sono tali da minimizzare gli scavi e di conseguenza i tempi di realizzazione delle opere ed i relativi disagi per l'utenza.