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La “cometa della Befana” sull’Appennino reggiano

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Ben visibile anche dal nostro Appennino la cometa Machholz, così chiamata dal nome dello scopritore californiano. Alta sull'orizzonte, la visione è favorita da queste giornate terse, ed anche dalla circostanza della fase di luna calante (quasi di luna nuova, che si verificherà il 10 gennaio).

Di magnitudine 4, in teoria è visibile anche ad occhio nudo, già dalla prima serata. In realtà, trattandosi di un corpo celeste piuttosto evanescente, e considerato che spesso ci si trova in mezzo a luci ed illuminazioni varie, un buon binocolo è l'ideale - anche per il sufficiente campo che abbraccia - per l'osservazione. Che consigliamo a tutti.

Anche per sollevare lo sguardo, una volta tanto, dalle troppe miserie quotidiane.

Per identificare la zona di cielo (l'astro è vicinissimo al bell'ammasso delle Pleiadi, nella costellazione del Toro) rimandiamo al seguente link: www.lestelle-astronomia.it/cielomese3/C2004Q2_0501.jpg.