Home Cronaca Castelnovo ne’ Monti, bilancio 2005 approvato

Castelnovo ne’ Monti, bilancio 2005 approvato

3
0

Approvato il bilancio e a mezzanotte buonanotte suonatori. Ieri sera il Consiglio comunale di Castelnovo ne' Monti ha archiviato, con voto a maggioranza (12 contro 6), la pratica.

Una riunione (partecipata dai soliti quattro gatti) in cui sono state sostanzialmente ribadite le posizioni, quelle di maggioranza e di minoranza, già espresse nei giorni scorsi.

Assenti Ferrari (Voce della montagna, minoranza) e Favali (maggioranza), bloccati dall'influenza, la discussione ha trovato subito in apertura l’impennata di vivacità con una scambio tra Luigi Bizzarri, Castelnovo trasparente, minoranza, e Nuccia Mola, assessore all'ambiente. Si parlava della raccolta differenziata dei rifiuti. L’argomento è tornato in Consiglio dopo il rinvio deciso la scorsa volta. Ha detto il primo: “La proposta della maggioranza è insufficiente, non la possiamo accettare, voteremo il nostro odg”. Ha risposto la Mola leggendo qualche stralcio del documento proposto dalla maggioranza ulivista. Bizzarri l’ha rampognata per gli arzigogoli linguistici: “Dite che ‘impegnate il sindaco a pensare di sperimentare’… ma, scusa, il sindaco non pensa da solo? O deve ‘impegnarsi’ per farlo?”. Sorrisi in sala. Odg comunque respinto (anche se alcuni consiglieri della maggioranza stavano alzando la mano per sbaglio): 11 contro 6 (Prc e Lista civica).

Subito in apertura, intanto, il sindaco Marconi aveva proposto di inviare, la mattina dopo (stamattina per chi legge), un telegramma al Santo Padre di auguri di pronta guarigione. Unanimità. Unanimità - dopo qualche aggiustatina ad alcune parole del documento - anche per un odg inserito seduta stante, letto da Mola, che perora la causa della liberazione di Giuliana Sgrena.

Bilancio. Il Prc, per voce del capogruppo Luigi Bizzarri, ritira i propri emendamenti. Per protesta. “Non siamo stati messi in grado – denuncia il consigliere – di visionare compiutamente il bilancio del Comune”. Sotto tiro la ragioniera responsabile, che poi in assemblea sarà chiamata dal sindaco a spiegare. Aggiunge Bizzarri: “Qui si fa torto al diritto delle minoranze di essere messe in grado di svolgere il loro lavoro”.

L’incipit dell’intervento successivo, quello del capogruppo della Lista civica, Umberto Casoli, non cambia linea di discorso: “Anche noi lamentiamo carenza d’informazione”, dice. E porta un altro esempio. “Abbiamo chiesto al segretario comunale di sapere la situazione finanziaria della Cogelor (si tratta, come noto, della società proprietaria del Teatro Bismantova, i cui soci sono lo stesso Comune di Castelnovo, per una quota circa del 65%, e la Comunità montana, per la quota restante, nda). Ci è stata ‘girata’, per risposta, una nota dell’amministratore della stessa società. La quale rende noto di non ‘ritenere opportuno fornire dati ancora provvisori e parziali’. Dico io: ma stiamo scherzando? Dove succede che il dipendente nega al proprietario l’accesso ai dati che chiede?”. Preso di mira, in questo secondo caso, è anche l’operato del direttore generale/segretario comunale.

Casoli prosegue poi con le critiche della propria parte politica alle scelte operate dall’Amministrazione comunale nella redazione del bilancio 2005 (ampi stralci in un documento pubblicato nei giorni scorsi da questo giornale).

Walter Davoli, capogruppo di maggioranza, risponde impostando il discorso più sulla politica nazionale, da cui “dipendono alcune scelte che avremmo evitato come quella sull’Ici. Ci è dispiaciuto, ma davvero non abbiamo potuto fare diversamente”. “Un governo centralista e facitore di tagli delle tasse che hanno favorito solo i già possidenti ha approvato una finanziaria che, nel nostro comune, ha comportato un buon taglio di risorse. Abbiamo inteso preservare le fasce più deboli, i servizi sociali. Non abbiamo fatto come fa Berlusconi, come ho letto sulla stampa (dichiarazioni di Bizzarri, nda)”.

Robertino Ugolotti: “Davoli ci ha portato lontano. Torniamo qui. Parliamo dell’impegno sul turismo, ad esempio. L’ufficio Iat alla domenica è chiuso, come ci ha anche fatto notare la stampa. Il centro giovani è una cosa tutta da rivedere, anzi, possiamo dire che è un progetto fallito”.

Paolo Ruffini, assessore competente, rilevando che Ugolotti dà atto comunque dell’impegno profuso nel settore e dei tentativi che si fanno per dare delle risposte, ribadisce l’impegno per sostenere il settore: “Non esiste un solo turismo, ma più turismi; e dobbiamo scoprire e valorizzare la varie vocazioni”.

Dopo un breve intervento di Marcello Malagoli, a difesa del governo centrale, con alcune considerazioni di contrasto a quelle di Davoli, prende la parola Clementina Santi (assente l’assessore Claudia Corbelli, ne fa in certo senso le veci, essendone stata predecessore), che è anche assessore a cultura e turismo in Comunità montana, per rispondere sul progetto del museo delle campane. “A lei, dott. Casoli (che aveva sollevato l’argomento, chiedendo se era il caso di “sovvenzionare, di fatto, un privato che, in più, non ne ha neanche bisogno”, nda), che ritengo peraltro persona sufficientemente sensibile ai temi culturali, rispondo che varie ragioni hanno pesato nella scelta di far intervenire il pubblico. Il progetto intanto vedrà l’impegno finanziario al 50% e la realizzazione resterà a disposizione per cento anni”.

Di qui si è poi scivolati sulla “migrazione” di Archeomontagna da Castelnovo a Carpineti. Sempre la Santi: “Sì, subito ho pensato che si fosse trattato di un’incomprensione, un equivoco con l’assessorato alla cultura di Castelnovo. Ma poi, valutando bene in un’ottica più complessiva, devo dire che la sede a Carpineti non toglierà nulla all’operatività e ad un discorso di valorizzazione delle risorse dell’intera montagna”. Casoli di rimando: “Ma qual è stato di preciso il fraintendimento? Loro volevano una sede e non gli è stata data… E poi, certo – ironicamente – visto in un’ottica più complessiva concordo: meglio Carpineti della Calabria…". Qualche momento di ilarità. Serve anche questo.

Si sono poi susseguiti altri interventi. Alla fine, come dicevamo in apertura, il bilancio è stato approvato. Dopo cinque ore e mezzo di discussione tutti a casa.