Home Economia Difficoltà per il gelo per l’agricoltura montana

Difficoltà per il gelo per l’agricoltura montana

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Il gelo dei giorni scorsi ha creato non poche complicazioni all'agricoltura dell'alto crinale.
Il presidente di sezione della Coldiretti Razzoli Fiorenzo, titolare di un'azienda zootecnica di Minozzo che conta 150 capi, ha rilevato un calo della produzione del latte pari al 10%.
«Abbiamo raggiunto temperatura molto rigide, anche -15/-20, che hanno reso difficili tutte le operazioni di mungitura e pulizia quotidiane – dichiara Razzoli. Ci siamo attrezzati con delle apparecchiature per il riscaldamento della sala mungitura perché altrimenti non saremmo riusciti a gestire gli impianti e ad utilizzare l'acqua per le normali attività».

Aumentano i costi e cala la produzione per le imprese agricole montane che, oltre tutto, si trovano a svolgere con difficoltà il loro lavoro e con i continui rischi di rotture alle attrezzature.
«La mia bolletta dell'Enel – afferma Razzoli - ha risentito di un aumento del 70% nei mesi di gennaio e febbraio a causa delle apparecchiature per il riscaldamento che facevo funzionare continuamente. Qui in montagna – commenta – sono tutti più o meno nelle mie condizioni». «Per fortuna è arrivata la neve perché stavano risentendo del gelo anche i terreni scoperti.»

«Per fortuna è arrivata la neve – continua il direttore della Coldiretti Giorgio Grenzi – anche perché è sempre gradita dalla campagna invernale: rimpingua le falde e, come si dice, "sotto la neve pane"! Certo però che il gelo è un'altra cosa. La Coldiretti, infatti, è già in contatto con l'amministrazione provinciale e la Comunità montana per organizzare un incontro di confronto sulla situazione dei danni"